Alla notizia dell’uccisione di Antonio Taibi, il maresciallo dei Carabinieri ucciso oggi sull’uscio della sua abitazione da Roberto Vignozzi, ex postino ora in pensione, il mondo della politica ha fatto sentire la sua vicinanza all’intera famiglia della vittima. Angelino Alfano, Ministro dell’Interno, ha ritenuto opportuno ricordare il duro e spesso pericoloso lavoro dei Carabinieri nel corso di una telefonata al Generale dell’Arma, Tullio Del Sette. “E’ con commozione che mi unisco al dolore della famiglia del maresciallo dei Carabinieri, Antonio Taibi”, ha poi aggiunto, unendosi al lutto che oggi ha colpito l’intera Arma. Il messaggio di cordoglio è giunto anche da parte del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, che ha manifestato la sentita vicinanza alla moglie ed ai due figli del maresciallo vittima di un “brutale assassino”. Ad intervenire anche il Governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, che in una nota ha fatto sapere l’intenzione di sostenere la famiglia del carabiniere ucciso, Antonio Taibi, utilizzando il fondo di solidarietà che tradizionalmente viene riservato alle vittime del lavoro.



Aveva 47 anni il maresciallo dei Carabinieri, Antonio Taibi, vittima della follia omicida di Roberto Vignozzi, ex postino 72enne. Il carabiniere è stato ucciso a Carrara nella mattina di oggi, 27 gennaio, mentre si trovava sulla porta della sua abitazione dopo aver aperto inconsapevolmente al suo assassino. Il killer, dopo aver commesso il delitto si sarebbe dato alla fuga per poi costituirsi poco dopo. Il movente del delitto sarebbe da rintracciare nel rancore che l’ex postino ora in pensione avrebbe covato nei confronti del carabiniere, ritenuto dallo stesso responsabile della condanna ai danni di due figli, entrambi tossicodipendenti ed attualmente agli arresti domiciliari. “Ha rovinato i miei figli”, ha dichiarato il killer dopo essersi consegnato alle Forze dell’Ordine. Proprio ieri, entrambi i figli di Vignozzi erano stati condannati dal Tribunale di Massa nell’ambito di un’indagine legata a reati di droga e che sarebbe stata portata avanti probabilmente proprio dal maresciallo ucciso questa mattina. Secondo le prime ricostruzioni sulle dinamiche dell’omicidio avvenuto nel centro storico di Carrara, il killer avrebbe suonato alla porta del carabiniere avanzando una scusa e presentandosi sotto falsa identità, quindi avrebbe aperto successivamente il fuoco. L’ex postino si sarebbe dato alla fuga a piedi per poi consegnarsi poco dopo l’omicidio. Il carabiniere ucciso, Antonio Taibi, lascia moglie e due figli, rispettivamente di 16 e 21 anni.

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