Emergono novità importanti in merito al giallo sulla morte di Giulia Di Sabatino. Nella giornata di ieri, la sorella maggiore della 19enne di Tortoreto, i cui resti furono recuperati sulla A14, è stata sentita per la seconda volta in Procura. La ragazza era già stata ascoltata all’indomani della tragica vicenda come persona informata dei fatti e ieri è tornata al cospetto degli inquirenti fornendo informazioni utili al proseguimento delle indagini. Le dichiarazioni della sorella di Giulia sono state ritenuto importanti al fine di comprendere ulteriormente i rapporti tra la giovane vittima ed il ragazzo 25enne conducente della Panda rossa. Secondo le indiscrezioni, la sorella avrebbe avanzato la possibilità di alcune amicizie in comune tra Giulia Di Sabatino ed il ragazzo della Panda, il cui nome è iscritto nel registro degli indagati. La tesi del suicidio appare sempre più lontana per la famiglia Di Sabatino: anche la sorella, sentita in Procura per la seconda volta, avrebbe ribadito la tesi avanzata dai familiari e negato al tempo stesso la presenza di biglietti d’addio lasciati da Giulia prima della tragica sera dello scorso 31 agosto.
Dopo la puntata di ieri sera a Chi l’ha visto? il caso di Giulia Di Sabatino ha vissuto alcune ultime novità che riguardano sopratutto la posizione di uno dei due indagati, il 25enne con la Panda Rossa che ha accompagnato la ragazza al cavalcavia dove poi è caduta la notte tra il 31 agosto e il 1 settembre 2015. In studio da Federica Sciarelli è intervenuto il legale del ragazzo, Ernesto Picciuto, sottolineando che “il mio assistito ha già detto tutto agli inquirenti, spiegando perché non si è presentato subito. Il fatto che sia stato l’ultimo a vederla e che poi lei si è suicidata lo ha sconcertato”. Ha poi raccontato come sono andate le cose quella tragica notte, secondo la versione del ragazzo: si sarebbero incontrati casualmente in un locale, poi i sarebbero appartati in casa del 25enne dove avrebbero avuto un rapporto sessuale non protetto, poco distante dal cavalcavia. A quel punto poi, avrebbe lasciato Giulia proprio nel luogo dove è poi morta attorno all’alba, ma di non sapere cosa poi le sia successo, quando è andato via era viva. Dopo la puntata la madre di Giulia, come lecito che sia, non ha voluto credere a questa versione.
Il giallo sulla morte di Giulia Di Sabatino, la giovane appena 19enne precipitata in circostanze poco chiare dal cavalcavia dell’A14 proprio nel giorno del suo compleanno, approda anche stasera 27 gennaio nella trasmissione di Rai 3, “Chi l’ha visto?”. Le ultime notizie sul caso, fanno riferimento alle indagini in corso: nella mattina di ieri hanno avuto inizio le nuove perizie tecniche sul cellulare della giovane vittima. Si tratta di accertamenti irripetibili e che mirano aflla ricerca della verità su quanto accaduto la sera del 31 agosto, quando Giulia Di Sabatino perse la vita. Al vaglio degli inquirenti, ci sarebbero migliaia di foto e centinaia di messaggi Whatsapp contenuti sul cellulare della vittima. Intanto, questa sera nel corso di “Chi l’ha visto?” interverrà il legale del ragazzo della Panda rossa.
Il caso di Giulia Di Sabatino, affrontato questa sera a Chi l’ha visto?, potrebbero vedere una svolta, dopo gli esiti di due esami che verranno compiuti sui resti del corpo della ragazza caduta dal cavalcavia sull’A14 lo scorso 31 agosto 2015. Un mistero suo suicidio, istigato, o addiriiruta omicidio che potrebbe essere svoltato con l’esame tossicologico e quello sul dna seminale trovato nelle mutandine di Giulia. Il primo esame svolto dai carabinieri Ris di Roma servirà a capire se realmente, come ha affermato la madre della ragazza nell’ultima puntata di Chi l’ha visto, Giulia abbia assunto sostanze stupefacenti di sua sponte o se invece sia stata drogata dall’eventuale colpevole. L’esame sul dna invece servirà a capire se il rapporto sessuale che l’indiziato numero 1, il 25enne che con la sua Panda rossa ha accompagnato al cavalcavia quella notte tragica, ha ammesso di aver avuto quella notte con Giulia non sia stato una violenza sessuale. I nodi critici sono ancora molti, con gli esiti in mano degli esami forse qualcosa si potrà chiarire.
Le indagini continuano ma il caso di Giulia Di Sabatino non arriva ad importanti svolte, ancora quantomeno: la ragazza che il giorno del suo compleanno, il 31 ottobre 2015, cadde dal cavalcavia sull’A14 ancora non riesce ad avere giustizia, e non si riesce a comprendere se effettivamente si tratti di suicidio, istigazione al suicidio o qualcos’altro. Stando alle ultime novità, sono iniziati gli accertamenti sul cellulare della ragazza disposti dalla Procura della Repubblica di Teramo (fonte Rete8) per poter capire se esistono delle possibili tracce su quell’ultima giornata. Al vaglio ci sono centinaia di messaggi WhatsApp e circa 5mila foto. Comprende quali sono stati i movimenti in quella ultima giornata sarebbe essenziale per comprendere meglio se l’accusato, il venticinquenne che con la sua Fiat Panda Rossa è indagato per essere l’ultimo ad averla accompagnata fino al cavalcavia e che avrebbe avuto un rapporto sessuale con Giulia. Questa sera a Chi l’ha visto? si tratteranno le ultime novità.
Sulla morte di Giulia Sabatino, 18 anni, quasi 19, non c’è ancora nessuna risposta. Questa sera nella puntata di Chi l’ha visto? verrà fatto un approfondimento su questo caso in cui le domande iniziano ad aumentare. In studio interverrà anche l’avvocato dell’uomo della panda rossa. Dopo gli sviluppi della settimana scorsa, l’avvocato potrebbe fornire qualche spiraglio per capire meglio che cosa sia successo quella sera fra il 31 agosto ed il 1 settembre del 2016. Il proprietario di quella panda rossa di cui si è tanto discusso negli ultimi giorni si sarebbe fatto vivo con gli inquirenti solo dopo molto tempo. Si cercava inoltre un possibile testimone che potesse fornire qualche particolare in più, che potesse far capire se la caduta di Giulia di Sabatino dal cavalcavia sia stata realmente un incidente oppure se riguardi un omicidio. Non si sa ancora se l’avvocato del principale indagato del caso potrà fornire alcuni dettagli sulle ultime ore vissute dalla vittima.