Le novità sul giallo di Guerrina Piscaglia, la donna misteriosamente scomparsa il primo maggio del 2014 da Ca’ Raffaello, riguardano oggi Padre Graziano. Il frate di origine congolese, in carcere dallo scorso aprile con le gravi accuse di omicidio volontario e occultamento (o distruzione) di cadavere, dal prossimo lunedì 1 febbraio cambierà vita. Dopo quasi due mesi di attese, infatti, il celebre braccialetto elettronico è finalmente arrivato e questo aprirà le porte del carcere di Arezzo e concederà ufficialmente gli arresti domiciliari al religioso, che dal prossimo lunedì sarà ospitato nel convento dei premostratensi a Roma. La notizia è stata cominciata allo stesso indagato ed ai suoi due legali da parte del presidente della Corte d’Assise di Arezzo nella mattinata di oggi 29 gennaio, durante l’udienza. Il presunto assassino di Guerrina Piscaglia, dunque, tra pochi giorni inizierà una nuova vita lontano dal carcere e da Arezzo, dove tornerà solo in vista delle future udienze.



Potrebbe esserci una grossa svolta nel caso di Guerrina Piscaglia, la donna scomparsa ormai da mesi e per la quale un solo uomo è a processo, ovvero Padre Graziano: dopo mesi di ricerche e di risultati nulli, una indiscrezione dal tribunale di Arezzo pubblicata poco fa da Ansa riferisce che Padre Graziano da lunedì 1 febbraio sarà scarcerato e trasferito ai domiciliari, presso il convento romano dei premostratensi: mentre è in corso la terza udienza del processo a carico di Padre Gratien Alabi, il prete congolese di 45anni accusato dell’omicidio di Guerrina. Notizie data ai suoi legali, visto che la novità sarebbe la presenza di quel braccialetto elettronico che già due mesi fa avrebbe dovuto essere consegnato al sacerdote ma che da Roma ancora non arrivava. Quel braccialetto era stato inserito come condizione imprescindibile per la scarcerazione di Padre Graziano, e ora sembra che sia giunto il momento.



Continuano le ricerche del corpo di Guerrina Piscaglia a Ca’ Raffaello, precisamente nella zona del cimitero di San Gianni, lo stesso luogo in cui vennero rinvenuti dei resti ossei nell’aprile del 2015. Vengono messe in campo questa volta alcune apparecchiature sofisticate che grazie agli infrarossi sarebbero in grado di rilevare le temperature delle salme. In questi ultimi giorni è tornato anche a far parlare di sè Padre Gratien che si trova ancora nel carcere di Arezzo. Anche la famiglia di Guerrina Piscaglia, la casalinga scomparsa il 1 maggio del 2014, ha voluto far ascoltare la propria voce. Il marito Mirco ed il suocero Benito Alessandrini sono intervenuti in diretta a Pomeriggio 5, dichiarando di essere perplessi sulla figura di Padre Gratien. “Era gentile, socievole, sempre disponibile”. Queste sono le definizioni del religioso su cui entrambi gli uomini concordano, confermando che non aveva mai avuto un comportamento sospetto. In particolare Benito Alessandrini ha voluto aprire una parentesi riguardo alla deposizione che aveva fatto durante il processo, e in cui aveva detto che la moglie Giovanna aveva vistoGuerrina Piscaglia andare verso la canonica. Già smentita dagli avvocati di Padre Gratien, il suocero di Guerrina Piscaglia ha dichiarato ancora una volta che l’affermazione è vera. “da casa mia si vede la strada in salita: basta andare in fondo alla recinzione e si vede tutto. Mia moglie ha detto il vero”. 

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