Il ministro Lorenzin vuole vederci chiaro in merito ai casi di donne morte di parto negli ultimi giorni. Sono cinque le giovani vittime che hanno perso la vita nel corso della loro gravidanza ed in circostanze che descriverebbero complicazioni rare. Al dolore dei familiari, si associa ora la voglia di fare chiarezza sui casi che dallo scorso 25 dicembre hanno portato alla morte di ben cinque donne, con i loro rispettivi bambini che portavano in grembo (ad eccezione di un caso nel quale i medici sono riusciti a mettere in salvo la sua bambina). Ma chi sono le donne morte di parto e che hanno portato il ministro Lorenzin ad un necessario intervento? A perdere la vita nel giorno di Natale era stata la 34enne Anna Massignan, presso l’ospedale di San Bonifacio dove è stato praticato un cesareo d’urgenza dopo essere stata precedentemente dimessa. Il 26 dicembre era toccato ad Angela Nesta, 39enne, insieme alla sua bambina, presso l’ospedale Sant’Anna di Torino. La procura del capoluogo torinese ha già aperto un’indagine sul caso, ipotizzando il reato di omicidio colposo. Tre giorni dopo altre due donne sono morte di parto: si tratta della blogger 35enne Marta Lazzarin, deceduta a Bassano del Grappa durante il travaglio per espellere il feto già morto alla 27esima settimana di gravidanza, ed una 23enne di Foggia, morta in casa dopo aver messo alla luce la sua bambina, fortunatamente messa in salvo dai medici. L’ultima vittima di questa lunga lista, è Giovanna Lazzari, trentenne, morta insieme al suo bambino agli Spedali Civili di Brescia tra il 30 ed il 31 dicembre. Dopo i numerosi casi di donne morte di parto, il ministro Lorenzin ha istituito una vera e propria task force per i necessari controlli che saranno compiuti presso gli ospedali protagonisti di questi tragici decessi.



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