All’età di 33 anni e a distanza di 24 ore dal suo giuramento come sindaco di Temixco, nello stato di Morelos in Messico, Gisela Mota Ocampo è stata uccisa da quattro killer. Le news su quanto accaduto in una delle cittadine tra le più tristemente note per problemi di criminalità organizzata e narcotraffico, nelle ultime ore hanno fatto il giro dei media di tutto il mondo. L’obiettivo di Gisela Mota, sindaco per solo un giorno, ribadito con forza anche nel corso della sua campagna elettorale, è venuto meno nel giro di 24 ore. La donna aveva incentrato tutte le sue promesse sull’intento di “ripulire” dai narcos la pericolosa cittadina industriale del Messico che conta circa 90 mila abitanti. La prima ricostruzione in merito all’assassinio di Gisela Mota a distanza di 24 ore dal suo insediamento come primo cittadino di Temixco, parla di un vero e proprio conflitto a fuoco tra la sua scorta ed i quattro killer. Questi ultimi avrebbero bussato alla porta della sua abitazione dando il via alla tragica sparatoria nella quale sarebbero rimasti uccisi anche due degli aggressori (gli altri due sarebbero invece stati arrestati). Dopo la diffusione della notizia, non sono mancate le parole di solidarietà da parte del governo dello stato centrale messicano di Morelos che ha stigmatizzato l’uccisione della Mota come un “attacco vile e traditore”.