Dopo l’uccisione del boia più tristemente celebre dell’Isis, il britannico Jihadi John, arriva purtroppo un nuovo messaggio con la presenza del considerato erede dell'”illustre” predecessore che minaccia ancora la Gran Bretagna e il suo premier David Cameron. In un nuovo video diffuso online e scovato dall’agenzia internazionale Site, si vedono cinque presunte spie britanniche che nella consueta tuta arancione dei prigionieri condannati a morte, sono inginocchio con dietro i miliziani dell’Isis che nelle parole di un perfetto inglese del leader del commando minaccia quanto segue. «David Cameron, quel “imbecille” che ha deciso di combattere lo Stato Islamico, deve stare attendo come tutta la Gran Bretagna»: minacce contro Londra che vanno ancora verificate ma che in maniera inquietante ricordano nei modi e nelle parole proprio quelle del boia più famoso del Califfato di Daesh.



Sono usciti in giornata i dati Eurostat sul rapporto presentato dal Mise che intendeva indagare il Cruscotto congiunturale trimestrale per l’evoluzione dell’economia italiana rispetto alle concorrenti in Europa. I dati non sono cattivi e riguardano l’intero anno solare 2015: si dimostra in questi che l’Italia è in crescita e ha ingranato la ripresa nel modo giusto, dall’ultimo cruscotto emergono infatti una serie di segnali positivi di ripresa dell’economia, con particolare riferimento alla fiducia di famiglie e imprese, ai consumi e all’occupazione. Questo dice il Mise (Dati del Ministero dello Sviluppo Economico) che però registra anche una lentezza nel recuperare tutte le perdite della crisi e per mettersi al pari dei big in Ue sull’industria e sul tema del lavoro. Il livello ancora da migliorare nettamente, stando ai dati, è quello dell’occupazione giovanile che dal minimo registrato durante la crisi ha recuperato ma non ancora al top con gli altri paesi europei.

Dopo una fine 2015 di grande allerta per la presenza dello smog nell’aria che non lasciava scampo e che ha costretto vari provvedimenti contro l’inquinamento da parte delle principali amministrazioni delle città maggiori, in questi primi giorni del 2016 con l’arrivo di pioggia, vento e neve i valori di Pm10 stanno tornando nella norma. A Roma per prima cosa, l’aria si è ripulita con i dati delle centraline di ieri che mostrano tutti livelli sotto il limite fissato per legge, assicura l’Arpa del Lazio. A Milano i tre giorni di stop totale del traffico e sopratutto l’arrivo del brutto tempo sta permettendo un ritorno rapido alla normalità: a Napoli invece il blocco del traffico che era in programma fino al 8 gennaio è stato ridotto di alcuni veicoli, con tutti gli Euro 4 che domani e fino a venerdì potranno circolare: una revoca che va proprio nell’ordine di idee della diminuzione delle polveri sottili nell’aria. Per sapere tutte le ultime novità sul blocco traffico di Napoli, clicca qui sul nostro approfondimento.

Un vento di guerra soffia per l’ennesima volta in medio Oriente con i paesi arabi che vivono un particolare momento di crisi per via dello scontro in poche ore tra Arabia Saudita e l’Iran, ovvero la maggior potenza sunnita contro quella sciita. Il casus belli, una serie di esecuzioni andate in scena negli scorsi gionri di 47 persone indicate come terroristi, tra i quali figura uno Sheikh sciita, uno degli Imam più importanti iraniani Nimr al Nimr. La condanna degli sciiti l’abbiamo raccontata anche qui sotto con l’assalto di alcuni manifestanti a Teheran contro l’ambasciata saudita con lancio di bombe incendiarie. Ma sono le parole di oggi della Guida suprema dell’Iran e di tutto gli sciiti, l’Ayatollah Ali Khamenei, a rendere il tutto ancora più inquietante: «Senza dubbio l’illegittimo spargimento di sangue di questo martire innocente avrà un effetto rapido e la vendetta divina si abbatterà sui pollici sauditi», questo quando detto sul suo sito web Khamenei. Sempre sul sito viene poi pubblicata una vignetta in cui si paragona sullo stesso piano Isis Nero e Isis Bianco, dove la parte “bianca” sarebbero appunto i sunniti di Riad, capitale dell’Arabia Saudita.

Paura nella notte a Londra per una forte fuga di gas avvertita e presente nel quartiere di Penge, a circa 15 chilometri dal centro della City: in Gran Bretagna non si parla che di questo tra le ultime notizie e ha già fatto il giro del mondo. Al momento non si sanno perfettamente le cause di questa fuga di gas definita “enorme” dalla stessa polizia londinese: la mobilitazione è però scattata ieri sera poco dopo le 23 italiane e sono state già 500 le persone evacuate per precauzione. Tutti i residenti che ora sono usciti dalle loro abitazioni sono stati distribuiti e trasferiti in quattro centri di accoglienza per tutta la notte. Solo verso le 6 di questa mattina alcuni di loro sono stati con calma riaccompagnati alle loro case, ovviamente verificato che non vi fossero altre fughe di gas e soprattuto allontanato l’ipotesi di una qualsiasi causa terroristica. La Bbc sta tenendo una diretta live dell’evento con le prime testimonianze che parlano della paura per un qualcosa d’altro rispetto alla fuga di gas: al momento comunque non ci sono stati danni o feriti.

Giustiziati ‘terroristì, anche leader proteste sciite Nimr al-Nimr, in carcere dal 2012. Proteste in Bahrein, l’Iran, potenza rivale di Riad nella regione, ha detto che: Riad pagherà a caro prezzo. Hezbollah: Usa responsabili. Ministero Giustizia: processi regolari. In Israele caccia ad attentatore Pub. Attacco islamici a base aerea indiana in Punjab, 9 morti. Su twitter intanto, sono rimbalzati foto e filmati in cui si vedono alcuni dimostranti scalare la recinzione che protegge il consolato ed impossessarsi della bandiera saudita. Nelle immagini si vedono anche divampare delle fiamme e la Guida Suprema Ali Khamenei ha ricordato il religioso in un tweet con la sua foto sotto il monito “Il risveglio non si può sopprimere”.

Una trentenne residente a Rezzato, all’ottavo mese di gravidanza arriva agli Ospedali riuniti Di Brescia con febbre molto alta ed evidenti sintomi di un’acuta gastroenterite, dopo il ricovero e le cure immediate il giorno seguente viene dichiarata la morte del feto e successivamente quella della giovane donna. Il marito disperato accusa l’ospedale di negligenza e sostiene di aver ricevuto un messaggio dalla moglie ricoverata che lamentava incuria da parte dei medici; questa è la quarta morte di parto degli ultimi giorni e il Ministro Della Salute Lorenzin ha inviato gli ispettori nei tre ospedali coinvolti, quello di Brescia, Torino e Bassano Del Grappa dove solo qualche giorno fa è morta una blogger di viaggi e il bambino che portava in grembo.

Dopo le temperature miti degli ultimi giorni dell’anno che hanno causato non pochi problemi per gli effetti negativi sui livelli di smog delle più grandi città italiane piove finalmente in una semi vuota Milano, a causa delle festività natalizie, e piove anche a Roma dove oggi c’era lo stop alle auto riportando probabilmente i livelli di smog entro i limiti. Nella serata le piogge dovrebbero raggiungere anche le regioni del sud Italia, dove si attendono fenomeni temporaleschi anche di forte intensità. Intanto in montagna è arrivata la tanto attesa neve per la gioia di albergatori e turisti che potranno dare il via alle vacanze invernali.

Mef, infondata ipotesi rimborsi selettivi a investitori, servono decreti attuativi che indichino criteri. Ricorsi di Adusbef e Federconsumatori alla Consulta e Codacons a Tar Lazio contro bail-in. Il 4 sit-in vittime salva-banche davanti sede ex Banca Marche. Zanetti, attenti anche a sofferenze quattro ‘bad bank’. Il sottosegretario all’Economia Zanetti ha inoltre aggiunto: ‘Tutti sono concentrati sul fondo di solidarietà, ma serve massima attenzione anche sull’attività di recupero e liquidazione degli oltre 8 miliardi di crediti deteriorati che sono stati svalutati ad appena 1,5 miliardi’. La tempistica indicata con la legge di Stabilità per mettere a punto il decreto e’ di 90 giorni.

Notificato reciprocamente compimento delle procedure richieste per entrata in vigore accordo firmato il 26 giugno. Documento costituito da un Preambolo e da 32 articoli, ‘riguarda aspetti essenziali vita e attività Chiesa in Palestina, riaffermando sostegno a soluzione negoziata e pacifica conflitto in regione’. ‘In riferimento al Comprehensive Agreement between the Holy See and the State of Palestine, firmato il 26 giugno 2015, la Santa Sede e lo Stato di Palestina hanno notificato reciprocamente il compimento delle procedure richieste per la sua entrata in vigore’ si legge nella nota della sala stampa vaticana.

Con l’inizio dell’anno nuovo in Texas si possono portare ed esibire le armi in qualsiasi luogo pubblico, ristoranti, uffici, luoghi di lavoro e negozi; tutto questo contro le promesse del Presidente Obama di contrastare la libera vendita di armi. Come nei film western. La pistola nella fondina, in bella vista, ovunque ci si trovi: per strada, al lavoro, al ristorante, in un negozio grazie all’entrata in vigore di una legge che introduce il principio dell’ “open carry”. Il tutto alla vigilia della nuova stretta annunciata a livello nazionale dal presidente Usa Barack Obama, che nel discorso di fine anno ha rinnovato la promessa: “Il Congresso non fa nulla, andrò avanti da solo”.

A Tel Aviv è ancora caccia aperta al killer che qualche giorno fa è entrato all’interno di un bar ristorante e ha iniziato a sparare all’impazzata su clienti e turisti; le autorità locali si stanno focalizzando sui video delle telecamere dei negozi e delle attività commerciali vicine per cercare di risalire al killer dell’attacco. Almeno sette i feriti, di cui due in gravi condizioni. La polizia spera di scovare il sospetto prima di notte, secondo quanto riferito dalla portavoce, Luba Samri. L’esercito israeliano ha confermato che molti soldati sono dispiegati nella zona nord della città, supportati da elicotteri e unità anti-terrorismo in un raid per catturare il sospetto, che è fuggito a piedi.

Per il ponte del 6 gennaio in viaggio il 51% di italiani in più rispetto all’anno passato, la grande maggioranza si recherà in località turistiche del nostro Paese. 1,2 partiranno solo per Epifania, 544mila fuori già da Natale e 600mila da Capodanno. Bocca: partenza a strappo del turismo porta ottimismo. Se il fattore decisivo per la scelta è la disponibilità economica per il 45% dei partenti, è abbastanza generalizzata la ripresa della fiducia: solo il 13% (dal 16%) è preoccupato per i conti pubblici e appena il 10% teme di perdere il posto di lavoro (era il 14%). D’altra parte, però, l’11% di chi non partirà lo farà per i troppi impegni di lavoro (non accadeva da cinque anni un dato così alto).