Il day after il Family Day 2016, la manifestazione che si è svolta ieri al Circo Massimo a Roma a favore della famiglia tradizionale, il governo annuncia che andrà avanti. Il ddl Cirinnà sulle unioni civili arriverà infatti come previsto al Senato da martedì: si voteranno le pregiudiziali di costituzionalità al testo e subito dopo cominceranno i voti di merito. Il voto finale è atteso per il prossimo 11 febbraio ma non è ecluso uno slittamento di qualche giorno. Il governo in ogni caso ha espresso la volontà di votare il testo entro la metà di febbraio. Il punto controverso del testo in discussione resta sempre quello della “stepchild adoption”, cioè, in caso di coppie dello stesso sesso, la possibilità di adottare il figlio del partner. Su questo punto manca ancora l’intesa anche all’interno dello stesso Partito Democratico. Il governo vuole cercare in tutti i modi di arrivare a una mediazione per non rischiare di far saltare tutto il testo: un’ipotesi in questo caso è quella dell’approvazione dell’emendamento Marcucci-Pagliari sulla pre-adozione.



Una piazza, anzi un Circo Massimo a Roma che ha visto il Family Day 2016 accadere ieri, dopo mesi di polemiche: buoni numeri anche se forse non 2 milioni come detto dagli organizzatori, ma comunque importante presenza pubblica di molte famiglie e laici, italiani e non solo. Sul tema della maternità surrogata ad esempio è intervenuto Jennifer Lahl, femminista americana che ha parlato della California come capitale mondiale del turismo riproduttivo, dove «Elton John e il suo compagno hanno letteralmente comprato i loro due bambini che non conosceranno mai e non saranno mai conosciuti dalle loro madri. La mamme sono sottoposte a pressioni ad esempio quando devono uccidere, come in un caso di adesso, il bambino semplicemente perché i genitori che li hanno commissionati ne vogliono due o tre». Intervento accalorato della Lahl ha poi concluso dal palco dicendo come la maternità surrogata è uno sfruttamento delle donne, le rende schiave e le tratta come produttrici di bambini e pagamento. Per vedere parte del suo intervento, clicca qui per il video dal Circo Massimo a Roma ieri.



Prova interessante quella dei colleghi del Corriere che hanno vissuto il Family Day 2016 in compagnia di Monsignor Camillo Ruini, per anni presidente della Cei nell’epoca di maggiore “interventismo” pubblico e politico della Chiesa Italia e grande sostenitore del primo Family Day del 2007. Hanno assistito alla manifestazione di ieri al Circo Massimo di Roma, commentano dalla prima all’ultima fase e queste sono le ”chicche” più interessanti, a partire dai numeri “Certo che due milioni mi sembrano un po’ tanti…”. Dopo la commozione di aver visto comunque così tanta gente manifestare per la difesa della famiglia contro le unioni civili del ddl Cirinnà, Ruini afferma quale secondo lui è il punto chiave della vicenda: «Una legge sulle unioni civili si può fare e senz’altro si farà. In Parlamento praticamente tutti si dichiarano favorevoli, e di fatto gran parte di questi diritti anche in Italia esiste già a seguito di decisioni della magistratura. Ma è importante che i diritti siano attribuiti alle persone che formano le coppie, non alla coppia in quanto tale, per evitare equiparazioni al matrimonio». Infine Ruini commenta anche la presunta distanza dei vescovi italiani a quest’evento, dicendo che in fondo per la Cei c’è la preoccupazioni di lasciare l’iniziativa ai laici, come è giusto, ma nella sostanza non hanno fatto mancare, secondo l’ex presidente Cei, il loro consenso. 



Al Family Day 2016, svoltosi oggi a Roma al Circo Massimo, nessuna bandiera di partito è stata ammessa sul palco, ma ovviamente erano tanti gli esponenti politici presenti in piazza per l’iniziativa che si oppone all’introduzione del ddl Cirinnà. Per quanto riguarda il Pd, forza di maggioranza al governo, era presente il solo Beppe Fioroni, da sempre vicino alle tematiche del Family Day, mentre il vice-segretario Lorenzo Guerini, come riportato dalla versione online de “Il Fatto Quotidiano” ha dettato la linea del partito:”Quando tante persone scendono in piazza per esprimere con civiltà le proprie opinioni è segno che la democrazia è viva. Compito della politica è ascoltare tutti, confrontarsi con tutti e poi assumersi la responsabilità della decisione“. Per quanto riguarda la maggioranza erano presenti in rappresentanza di Area popolare anche Gian Luca Galletti, Renato Schifani, Paola Binetti e Maurizio Lupi e Maurizio Sacconi. Per quanto riguarda il centrodestra Forza Italia ha partecipato con Maurizio Gasparri, Altero Matteoli, Renato Brunetta e Giovanni Toti, mentre per la Lega Nord hanno fatto capolino Barbara Saltamartini, Lorenzo Fontana e Roberto Maroni. Per Fratelli d’Italia spicca le presenza della leader Giorgia Meloni, che proprio oggi ha annunciato di essere incinta, mentre tra quanti hanno deciso di uscire da NCD hanno scelto di intervenire i cattolici Gaetano Quagliariello, Eugenia Roccella e Carlo Giovanardi.

Una manifestazione senza bandiere di partito, ma non per questa densa di un significato politico: potremmo definire in questa maniera il Family Day 2016 andato in scena al Circo Massimo di Roma, dove 2 milioni di persone si sono riunite per dire no al ddl Cirinnà sulle unioni civili. Tra le posizioni più in bilico quella del Nuovo Centrodestra, allo stesso tempo parte integrante del Governo Renzi ma in teoria contrario al disegno di legge proposto dalla parlamentare del Pd. Proprio un esponente del partito di Angelino Alfano, Gabriele Toccafondi, Sottosegretario al Miur, ha parlato dal palco del Family Day 2016:”L’Italia deve fare una norma per regolamentare i diritti dei conviventi, anche dello stesso sesso, ma da questo ad arrivare ad un simil matrimonio tra persone dello stesso sesso, alla possibilità delle adozioni, ed infine alla possibilità della pratica dell’utero in affitto fuori dall’Italia ma con la possibilità nel nostro paese di riconoscere il bambino, ce ne passa. Insomma diritti si ma altro no.La bellissima piazza del Family Day non nasce per negare diritti, non è una piazza contro qualcuno, bensì una piazza di bellezza, che afferma il valore della famiglia naturale. La posizione del Nuovo Centrodestra e’ chiara netta, alla luce del sole ed è sempre la stessa: un bambino ha bisogno di un babbo e di una mamma per nascere e crescere, lo stato deve tutelare questo diritto“.

C’era tanta attesa per capire in quanti avrebbero deciso di partecipare al Family Day 2016 indetto per oggi, sabato 30 gennaio, al Circo Massimo di Roma, per manifestare contro l’introduzione del ddl Cirinnà a favore delle unioni civili e sostenere la famiglia tradizionale composta da uomo e donna; stando a quanto dichiarato dal principale organizzatore dell’evento, Massimo Gandolfini, sono addirittura 2 milioni le persone scese in piazza per far sentire forte la loro voce, un numero esorbitante, che potrebbe costringere l’esecutivo a rivedere i propri piani in materia di unioni civili a meno di non volere andare allo scontro frontale con il popolo del Circo Massimo. Questo uno stralcio dell’intervento di Gandolfini riportato dalla versione online de “Il Corriere della Sera”:”Siamo due milioni. Siamo venuti da tutte le regioni in Italia. Qui ci sono elettori di tutti i partiti. Vi dico: guardate chi ci sta aiutando e chi vi oscura. I prossimi passaggi della legge li seguiremo minuto per minuto e vedremo chi ha ascoltato il messaggio di questa piazza e chi lo ha messo sotto i tacchi”. Gandolfini intende dunque far “pesare” politicamente i due milioni di persone che hanno scelto di partecipare al Family Day 2016: come si comporterà il governo Renzi dopo questa prova di forza della piazza?

Come noto Matteo Salvini non è presente al Family Day. Il leader leghista ha infatti spiegato di rispettare coloro che stanno manifestando, ma che essendo divorziato non ci sarà. Ha inoltre detto di condivdere l’intervento di Bagnasco sullo snaturamento delle famiglia e che rappresentanti del Carroccio saranno presenti al Circo Massimo. Salvini ha però appena lanciato un tweet contro Alfano che ha a che fare con il Family Day. “Il poltronaro ipocrita Alfano alle persone del Family Day: “Sono con voi”. E intanto sostiene il governo delle adozioni gay. #familyday2016”. In buona sostanza il Segretario della Lega rinfaccia al ministro dell’Interno di sostenere attivamente con il suo partito il Governo che vuole approvare il ddl Cirinnà. Per coerenza, secondo la visione di Salvini, ma non solo, Alfano non dovrebbe limitarsi a dare il suo “supporto morale” agli italiani presenti al Circo Massimo, ma dovrebbe uscire dalla maggioranza. Come si può però capire dal tweet, Salvini ritiene che il ministro sia più attaccato alla poltrona che ai principi. La manifestazione si può seguire in diretta streaming dal sito di Tv2000 cliccando qui.

Il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni ha inviato un messaggio agli organizzatori del Family Day, che è stato letto dal palco. Una manifestazione importante, l’ha definita, che sottolinea l’importanza di non stravolgere il concetto di famiglia “in una società già carente di certezze: i bambini non sono animali da esperimenti” ha detto. E’ solo uno dei tanti messaggi di solidarietà con la manifestazione contro il ddl Cirinnà, molti i politici presenti o che twittano la loro partecipazione.Il segretario nazionale dell’Udc Cesa ad esempio ha detto che il suo partito è pronto a portare la voce dei manifestanti in parlamento mentre in piazza è presente il ministro dell’ambiente Galletti che ha precisato di essere lì a titolo personale: “Questa è la piazza delle famiglie italiane che sono la salvezza dell’Italia io dico sì alle famiglie composte da un uomo e una donna e a chi vuole proteggere i diritti dei bambini”. Intanto gli organizzatori parlano di un milione di persone presenti al Circo Massimo mentre fuori della capitale sostano circa 1500 autobus che hanno portato i manifestanti da tutta Italia, oltre ai treni speciali e chi si è mosso per conto proprio.

In Italia, tutti gli occhi della politica in questo sabato 30 gennaio 2016, sono puntati sul Circo Massimo, a Roma, dove va in scena l’atteso quanto contestato Family Day. La manifestazione a sostegno della famiglia tradizionale che contesta l’entrata in vigore del famigerato ddl Cirinnà è entrata anche nel mirino degli attivisti informatici, tanto che Anonymous, la più celebre organizzazione mondiale di hacker, ha rivendicato l’attacco che fino a questa mattina ha visto protagonista il sito web del Family Day 2016. Come riporta la versione online de “La Repubblica“, sulla home del sito del Family Day è apparsa infatti la scritta “Stop Omophobia – Love is love”, contornata da immagini stilizzate di coppie omosessuali ed etero. Questo un estratto del messaggio pubblicato dalla pagina Facebook di Anonymous Italia poche ore fa, in cui l’associazione chiede “Diritti umani per tutti”:”Voi siete in piazza perché dite di difendere la famiglia tradizionale. Noi vorremmo che tutte le famiglie che ci sono oggi, concretamente, in Italia, fossero rispettate per quello che sono. Per voi oggi è il Family Day, per noi ogni giorno è buono per far crescere il rispetto e la comprensione dentro ogni famiglia e per ogni famiglia. Per questo Anonymous ha deciso di intervenire, per far capire che ci sono anche i diritti LGBT e Gender“. 

Quest’oggi va in scena un’importante manifestazione al riguardo della questione delle Unioni Civili, il cui testo di legge, il ddl Cirinnà, è approdato nell’aula del Senato per essere dibattuto dalle varie forze politiche con il Partito Democratico che sembra aver trovato una intesa. Nella mobilitazione di massa di quest’oggi al Circo Massimo per dire no al ddl Cirinnà, ci sarà uno schieramento dell’universo cattolico a difesa della famiglia con tanto di supporto da parte del presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco che pochi giorni aveva evidenziato come il Family Day fosse condivisibile. Lo stesso Bagnasco ha inoltre evidenziato come sia un evento dalle finalità assolutamente necessarie ricordando il sostegno al matrimonio uomo – donna.

Il giorno è arrivato, il Family Day 2016 si tiene oggi a Roma al Circo Massimo dopo mesi e settimane di polemiche, contro manifestazioni e attacchi sul ruolo e presenza della famiglia in Italia. Contro il ddl Cirinnà, la legge sulle unioni civili per come è scritta e arrivata al Parlamento giovedì scorso, testimoniare contro questo per difendere la famiglia: questi sono gli obiettivi degli organizzatori, il Comitato “Difendiamo i nostri figli“ che hanno chiamato a raccolta associazioni laiche e cattoliche, di varie religioni, personaggi dello spettacolo, gente comune, associazioni di omosessuali, qualche politico in forma personale e i gonfaloni di Liguria e Lombardia. Un Family Day a 9 anni da quello del 2007 dove partecipò anche Matteo Renzi e che invece oggi viene visto come il “nemico” numero 1 per l’impianto della legge contro la famiglia tradizionale, secondo il portavoce Massimo Gandolfini. Tutto questo oggi pomeriggio in una Roma blindata per possibili tensioni e contro manifestazioni di centro sociali e associazioni Lgbt e Arcobaleno, come già promesso su alcuni social. Attesi un un milione di persone, con la Chiesa che dà il suo appoggio anche se non ufficiale: «Non è vero che la Cei si tiene fuori dal Family Day, anzi i vescovi condividono anche senza citare direttamente», dice a Repubblica Gandolfini. Successo? Flop? In tanti se lo chiedono, di certo arriva in un momento di massimo scontro anche a livello di opinione pubblica su una tematica come le unioni omosessuali, o la stepchild adoption, o ancora l’utero in affitto: i risultati si vedranno nelle prossime settimane, o forse giorni dato che lo scontro si sposterà dalla piazza all’Aula di Palazzo Madama.

Il giorno del Family Day 2016 è arrivato, dopo mille polemiche e dibattiti sulla questione delle unioni ciivli: ebbene, sarà possibile l’intero svolgimento del programma dal Circo Massimo di Roma non solo essendo presenti di persona ma utilizzando i vari collegamenti tecnologici che sono stati organizzati per l’occasione. La televisione Tv2000 ha deciso di seguire per intero la manifestazione sulla famiglia, che comincerà alle ore 14.15, in diretta tv sul canale 28 del digitale terreste, 18 di TivùSat, 140 di Sky. Per chi invece non fosse davanti ad una televisione, sarà possibile seguire il Family Day 2016 con la diretta streaming video, sempre fornita ufficialmente dal sito di Tv2000 in maniera semplice, cliccando a questo link.