Una notizia ANSA diffusa nel pomeriggio dell’8 gennaio 2016 ci avvisa del timore che il Belgio nutre per un attentato che potrebbe avvenire il 15 di questo mese. Il sospetto nasce dal fatto che la data rappresenta un anno esatto da quando furono uccisi due terroristi che stavano preparando gli attentati a Verviers. L’annuncio è stato fatto dal Procuratore Federale Frederic Van Leeuw durante un intervista concessa a Le Soir e ha spiegato che i servizi hanno tenuto conto della data perché “i terroristi cercano sempre simboli”.



Sempre l’8 gennaio 2016, la Procura Federale ha comunicato che le cinture esplosive degli attentatori di Parigi sono state create a Bruxelles e più precisamente in un appartamento di Schaerbeek, affittato ad un sospetto che si trova in custodia in questo momento. Il posto, precisano gli inquirenti, è anche servito da rifugio a Salah Abdeslam in seguito agli attentati. Le indagini della Procura hanno confermato ieri, 8 gennaio 2016, che è stato rinvenuto del materiale finalizzato alla creazione di esplosivi e di un’impronta digitale di Salah. Inoltre la perlustrazione dell’appartamento, avvenuta sempre il 10 dicembre 2015, ha rilevato la presenza di tre cinture artigianali che secondo gli inquirenti sarebbero servite per il trasporto degli esplosivi.



E’ passato solo un anno dalla strage che ha visto coinvolto Charlie Hebdo e Parigi viene nuovamente sconvolta dalla minaccia terrorista. Un ventenne è stato ucciso dalla Polizia il 7 gennaio 2016 davanti al Commissariato La goutte d’or dopo che quest’ultimo si è avvicinato armato di coltello. L’uomo è un soggetto già noto in precedenza alle forze dell’ordine per via di un arresto dovuto ad un furto commesso nel 2013 e la stessa arma è visibile in una fotografia che ha scattato un giornalista che ha assistito alla scena da un appartamento di fronte al commissariato.

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