Un episodio davvero spiacevole e da condannare: è quello riportato dalla versione online de “Le Figaro”, secondo cui decine di tombe collocate all’interno del monastero cristiano di Beit Jamal a Gerusalemme, in Israele, sarebbero state vandalizzate da ignoti. A raccontare l’accaduto è stato il Patriarcato Latino di Gerusalemme, che sabato ha esortato le autorità a fare di tutto per assicurare alla giustizia i colpevoli. Secondo la versione del Patriarcato Latino “le croci in calcestruzzo e legno di alcune tombe sono state rotte e gettate a terra” e i fatti risalirebbero alla “metà di dicembre“. Non si tratta del primo attacco alla cristianità in Terra Santa: in passato altri atti di profanazione o tentativi di incendio si erano verificati in Israele e nello stesso monastero, per la precisione nel 1981, un episodio simile era avvenuto senza che i colpevoli fossero stati identificati. Il portavoce delle Chiese Cattoliche in Terra Santa, Wadi Abounassar ha chiesto che “tali atti vengano trattati dalle autorità israeliane con maggiore serietà”, esortando “la polizia e le autorità israeliane in generale”, a fare di tutto per rintracciare i colpevoli.