Serena Pellegrino, deputata di Sinistra Italiana, è la prima firmataria della proposta di legge “Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Pier Paolo Pasolini“. Intervenuta in conferenza stampa, ha parlato della sua battaglia per far luce sull’omicidio: “Abbiamo avuto un sacco di contrasti, non sono mancati gli articoli sulla stampa che hanno demolito la nostra proposta, cassata in tutti i modi. Chiunque abbia approfondito la figura di Pier Paolo Pasolini, riesce a vedere molte cose“. Ci sono, però, delle novità che stanno emergendo sulla morte di Pier Paolo Pasolini: “Ed è il motivo per cui noi abbiamo voluto questa Commissione d’inchiesta“, ha spiegato Pellegrino, aggiungendo che “le novità relative al Dna sono assolutamente interessanti e ci danno una lettera diversa“. La tanto attesa svolta, dunque, potrebbe arrivare presto: “Potrebbe essere davvero l’occasione per riaprire le indagini“, ha concluso Serena Pellegrino.
Si può fare ancora luce sull’omicidio di Pier Paolo Pasolini, ucciso brutalmente nel 1975. Nella notte tra il 1 e 2 novembre fu percosso e travolto dalla sua stessa auto sulla spiaggia dell’Idroscalo di Ostia. Dell’omicidio fu incolpato Pino Pelosi, che venne condannato in primo grado per omicidio volontario. Ieri presso la Sala stampa della Camera dei Deputati è stato presentato il parere pro veritatae, effettuato dalla genetista forense Marina Baldi su richiesta dell’avvocato Stefano Maccioni, legale del cugino di Pier Paolo Pasolini, Guido Mazzon. Dalla relazione tecnica è emersa la necessità di approfondire i risultati degli esami effettuati dal Ris sui Dna riscontrati nei reperti. Anche per questo l’onorevole Serena Pellegrino di Sinistra Italiana ha chiesto l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta monocamerale. L’obiettivo è individuare il movente e gli esecutori dell’omicidio di Pier Paolo Pasolini.