Dopo la pausa estiva, ieri è stato il giorno della verità per Padre Graziano, il prete congolese accusato dell’omicidio e dell’occultamento di cadavere di Guerrina Piscaglia. Nella giornata di venerdì si è svolta infatti la lunga requisitoria in Corte di Assise al termine della quale – dopo quasi sette ore – il pm Marco Dioni ha chiosato: “Ha ucciso Guerrina: va condannato a 27 anni di carcere”. E’ questa la richiesta avanzata a carico di Padre Graziano, come rivela il quotidiano La Nazione, nella quale il pm ha escluso l’aggravante dei futili motivi, pur non allontanandosi dalla sua convinzione secondo cui ad uccidere la donna misteriosamente scomparsa da Ca’ Raffaello l’1 maggio di due anni fa sia proprio il religioso attualmente ai domiciliari in un convento romano. Ad incastrarlo, a detta del pm Dioni, sarebbe proprio quel famoso sms inviato al prete nigeriano nel pomeriggio del giorno in cui si persero le tracce di Guerrina Piscaglia. Altro elemento contro il prete congolese, la fantomatica figura di Zio Francesco, quasi certamente frutto della fantasia di Padre Graziano. “E’ stato il frate a depistare, è stato il frate ad uccidere”, ha ribadito Dioni in aula nel corso della sua intensa requisitoria. Il rappresentante dell’accusa, ha aperto la sua requisitoria ieri mattina alle 11:00 esordendo: “Questo processo si presentava come una montagna, come il mio processo più difficile. Ora sono arrivato in cima a quella montagna e il quadro dimostrato dal processo è chiaro: l’imputato è colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio”. Nessun tentennamento, dunque, sulle presunte responsabilità del religioso rispetto alla fine misteriosa di Guerrina Piscaglia. Dopo la requisitoria di oggi, conclusasi con la richiesta del pm della pena a carico di Padre Graziano e pari a 27 anni di carcere, si aggiungono ulteriori due udienze straordinarie a quelle previste in calendario. E’ stato il presidente della Corte d’Assise Silverio Tafuro a voler stringere ulteriormente i tempi. Ciò significa che nel prossimo appuntamento in aula del 12 ottobre sarà il turno delle arringhe di parte civile e nel successivo dell’arringa della difesa. Probabilmente il prossimo 24 ottobre si assisterà all’udienza della camera di consiglio e quindi all’attesa sentenza. In caso contrario, ci saranno in programma anche le udienze del 28 ottobre e del 4 novembre. Certamente, tra poco più di un mese si consocerà il destino di Padre Graziano: è stato lui ad uccidere Guerrina Piscaglia?



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