E’ ancora avvolto nel mistero l’omicidio dell’ex professoressa Gianna Del Gaudio, avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 agosto a Seriate, in provincia di Bergamo. Unico indagato finora resta il marito Antonio Tizzani. Ma gli inquirenti sono tornati a perquisire, come riporta il Giorno, la casa del figlio Paolo. Obiettivo sarebbe stato la ricerca di elementi per un possibile movente del delitto: “i militari hanno passato al setaccio l’abitazione che dista una trentina di metri dalla casa dei genitori, e alla fine se ne sono andati portandosi via materiale vario, ritenuto interessante ai fini dell’indagine e su cui c’è il massimo riserbo”. Nella precedente perquisizione a casa del figlio di Gianna Del Gaudio era stato trovato un coltello a serramanico tipo svizzero, con una lama lunga dieci centimetri, in uno zainetto di proprietà di Antonio Tizzani. Sul coltello sono in corso gli esami dei Ris per stabilire se sia compatibile con la ferita mortale inferta a Gianna Del Gaudio. I risultati di questi esami dovrebbero arrivare a fine ottobre.
Ad oltre un mese e mezzo dal terribile omicidio di Gianna Del Gaudio, la professoressa in pensione sgozzata nella sua villetta di Seriate e del cui delitto è indagato il marito Antonio Tizzani, continuano ad emergere ipotesi, dubbi e sospetti. La famiglia della vittima tenta di allontanare le ombre che inevitabilmente avvolgono la figura del marito 68enne e sul quale si concentra anche l’attenzione degli inquirenti, attualmente chiusi nel massimo riserbo. A smentire l’immagine della famiglia perfetta ad oggi non ci sarebbero solo le tante testimonianze dei vicini di casa, ma anche le certezze degli stessi inquirenti secondo i quali all’interno della villetta di Seriate vi erano pregressi episodi di violenza domestica ai danni della povera Gianna Del Gaudio. Il settimanale Giallo, nell’ultimo numero avrebbe messo in luce un possibile nuovo mistero connesso all’ultimo sms inviato dalla vittima prima del suo assassinio. Da due minuti era passata la mezzanotte quando Antonella, sorella di Gianna Del Gaudio, lo scorso 27 agosto scrisse un messaggio all’ex insegnante: “Sono piaciuti i regali alle nuore?”. Il riferimento è ai doni che la stessa Gianna aveva acquistato per parenti ed amici durante la sua ultima vacanza ad Avellino, sua città di origine, pochi giorni prima di essere uccisa. La risposta della donna arriverà dopo appena un minuto: “Sì, bellissimi”. Un messaggio apparentemente innocuo, ma che sottoposto ad una attenta analisi avrebbe fatto scaturire nuovi dubbi. Gianna Del Gaudio, essendo un’insegnante di italiano, infatti, a detta di chi la conosceva bene non avrebbe mai dato una risposta simile. Sarebbe stato infatti più corretto replicare con un “Sì, tantissimo”. La risposta inviata alla sorella Antonella, dunque, avrebbe sollevato un sospetto atroce: e se a rispondere a quell’sms fosse stata un’altra persona? E se al posto di Gianna Del Gaudio avesse risposto il suo assassino? Quella evidenziata dal settimanale Giallo sarebbe solo l’ennesima ipotesi attorno al caso di Seriate, ma risposte più precise potrebbero arrivare nei prossimi giorni, in seguito agli esami dei Ris compiuti sulle tracce di sangue rinvenute nel luogo del delitto, compresa la goccia ematica presente proprio sul cellulare di Gianna e che potrebbe appartenere al suo assassino mentre rispondeva al posto della donna.