Il caso di Noemi, la bimba malata di atrofia muscolare spinale (Sma 1) torna alla ribalta in televisione, con l’intervento del papà, Andrea Sciarretta. La denuncia del genitore è molto forte, visto che dopo tutto il caso ancora in corso della malattia della figlia, l’uomo ha perso il lavoro: tra poco a La Vita in Diretta si parlerà di Noemi, dei problemi legati alla contemporanea presenza di una grave malattia in famiglia e il lavoro che i genitori dei malati sono costretti a tenere perché altrimenti i fondi e i costi per le cure non possono essere pagati. Il giovane padre racconterò tutta la sua amarezza e rabbia per aver perso il lavoro in un supermercato di Guardiagrele: è stato licenziato perché usufruiva dei permessi retribuitivi della legge 104 (prevede permessi ed altri sostegni ai parenti di malati gravi) e per motivi che lo stesso Sciarretta racconterà nel programma pomeridiano di Rai1. La moglie già aveva lasciato il lavoro per poter assistere 24 ore su 24 la figlia Noemi malata di Sma: «È dura dover perdere il lavoro, non perché non hai le professionalità, ma perché devi semplicemente far vivere tua figlia», è la denuncia fatta giorni fa davanti ai giornalisti, presentando altri progetti della Onlus Progetto Noemi, nata per sensibilizzare l’attenzione sui malati dimenticati di questa rara e terribile malattia. Noemi era già balzata alle cronache per due volte negli scorsi mesi, prima per la possibilità di accedere alle cure di Stamina, il progetto-truffa di Vannoni che è ancora in corso di processo con lo stato italiano e il ministero della Salute e poi per essere stata ricevuta da Papa Francesco che ha assicurato preghiera e assistenza. L’amara denuncia del padre verrà presentata tra pochi minuti, «on mi è stato confermato il contratto nel supermercato di Guardiagrele dove lavoravo da sei anni, proprio nel momento in cui si prospettava il tempo indeterminato, che avrebbe garantito stabilità familiare» aveva detto al quotidiano Leggo.