Oggi è morto Dario Fo in seguito a complicazioni polmonari in seguito all’Enfisema Polmonare che lo attanagliava da qualche tempo. Una malattia che d norma può essere curata senza problemi ma che si aggiunge all’età piuttosto avanzata, 90 anni, del Premio Nobel della Letteratura e ad altre complicazioni e malattie, può purtroppo portare anche alla morte. L’enfisema polmonare è una malattia cronica e progressiva che nel suo decorso porta al graduale peggioramento delle funzionalità respiratorie oltre che una notevole limitazione delle attività quotidiane. Qualità della vita in peggioramento dovuta all’insana attività dei polmoni: «Si sviluppa a seguito di una dilatazione permanente degli spazi aerei più periferici del tessuto polmonare (acini polmonari), con una distruzione della trama elastica del tessuto polmonare e con la formazione di bolle», riporta il prontuario dell’Ospedale San Raffaele. Gli esperti raccomandano sempre di tenere sott’occhio i sintomi di questa grave infiammazione polmonare che si può riconoscere in vari stadi: «progressiva compromissione della respirazione e si manifesta con una mancanza di respiro, inizialmente durante sforzo e successivamente anche a riposo. Nella fasi più avanzate la conformazione della gabbia toracica viene alterata dalla dilatazione dei polmoni e assume una conformazione cosiddetta “a botte”», riporta sempre il prontuario. Nelle fasi più prossime alle morte, l’enfisema causa una estrema impossibilitò a respirare che viene purtroppo spesso portata verso l’arresto cardiaco per mancanza di ossigeno in tutto il corpo. Si può ampiamente curare, anche perché i casi limite più avanzati per fortuna non sono frequenti in Medicina: trattamento è normalmente di tipo medico-pneumologico e di tipo riabilitativo. In presenza di bolle voluminose o quando la rottura delle bolle dà luogo a un collasso del polmone (pneumotorace), può essere indicata la chirurgia per provare a ridurre l’effetto dell’enfisema.