Continua a lasciare interdetti il terribile caso di Luca Varani, il 23enne romano massacrato per ore prima della morte lo scorso marzo per mano di Manuel Foffo e Marco Prato. Mentre ieri risuonavano in tv le parole di immenso dolore dei genitori del giovane, come riporta l’agenzia AskaNews sono emersi anche i risultati dell’incidente probatorio a carico dei due ragazzi accusati di aver compiuto la mattanza a scapito di Varani. Secondo quanto emerso a piazzale Clodio, la relazione avrebbe confermato quanto già evidenziato in precedenza dalle perizie depositate dagli esperti nominati al fine di compiere gli accertamenti di natura tecnica. Nello specifico, le tracce biologiche di Marco Prato sarebbero state rinvenute su tutte le armi impiegate per uccidere Luca Varani e nel dettaglio il martello usato per infierire sulla testa del 23enne e il coltello per affettare il pane con il quale sono state inflitte sull’addome della vittima decine di ferite al solo scopo di provocare dolore. Si attende ora la chiusura definitiva delle indagini ma non è escluso quanto già paventato nei giorni passati in merito alla richiesta della perizia psichiatrica a carico dei due indagati.



Niente perdono per gli assassini di Luca Varani da parte dei genitori del 23enne che ieri sera per la prima volta hanno parlato in tv nel corso della trasmissione Porta a porta, dicendo la loro sulla terribile vicenda. “È stato ucciso da quei due così… per gioco. Subito l’ho capito e difatti si è saputo che personaggi sono. È caduto in una trappola”, così ha commentato il padre di Luca riferendosi a Manuel Foffo e Marco Prato, ritenuti i responsabili della mattanza ai danni del povero Varani. Ai genitori della vittima è stato chiesto come mai, secondo loro, Luca quella maledetta sera andò in casa di Foffo, nel quartiere Collatino, periferia romana. “Abbiamo sempre pensato dal primo momento che potesse essere stato attirato da una proposta di lavoro”, ha replicato la madre, ancora scossa per quello che del loro figlio è stato detto dopo il terribile delitto. Per la donna, tutto ciò che finora è stato scritto sarebbe falso, “è come se lo avessero ucciso un’altra volta”. Anche la madre di Luca Varani avanza l’ipotesi della trappola, messa in atto senza alcun motivo logico. Anche per questa ragione non può esistere, a sua detta, il perdono per Manuel Foffo e Marco Prato.



Il delitto di Luca Varani, il giovane 23enne romano ucciso lo scorso 4 marzo in un anonimo appartamento del quartiere Collatino, in periferia, è stato considerato uno dei più cruenti degli ultimi anni. A massacrare letteralmente per lunghe ore e attraverso indicibili sevizie il povero Varani sarebbero stati Manuel Foffo e Marco Prato, due ragazzi della Roma bene, i quali avevano preso parte ad un festino a base di alcol e droga avvenuto proprio nell’appartamento di proprietà del primo, per poi invitare Luca Varani ignaro del fatto che stesse andando incontro ad una morte orribile. L’autopsia ha rivelato nei passati giorni un quadro davvero agghiacciante nel quale si sarebbe consumato l’omicidio del 23enne: oltre cento colpi, tra bastonate e coltellate, le cui ferite sono state inflitte in modo tale da provocare dolore e non uccidere subito. La morte, infatti, sarebbe giunta in modo lento e doloroso. Una violenza inaudita e ingiustificata a scapito del povero Luca Varani, in merito alla quale i genitori della vittima non riescono a darsi pace, sebbene siano trascorsi ormai oltre sette mesi. Per la prima volta dall’atroce delitto, proprio Silvana e Giuseppe Varani, rispettivamente madre e padre di Luca, hanno deciso di rompere il silenzio e parlare in una trasmissione tv. Per farlo hanno scelto il programma di Rai 1, Porta a porta, in onda nella seconda serata di ieri. “È stata una cosa atroce che ancora ora non ho realizzato”, ha raccontato la madre di Luca Varani, come riporta Corriere.it. La donna non riesce ancora a credere di non poter più vedere rincasare l’amato figlio ucciso per mano di Manuel Foffo e Marco Prato. A riportare le altre dichiarazioni fortissime da parte dei genitori di Luca Varani è stato anche il sito LaPresse.it. Il padre del 23enne ucciso, il signor Giuseppe, ha commentato: “Luca è stato ucciso con grande ferocia. In camera mortuaria ho visto mio figlio irriconoscibile. Per noi è una piaga che si allarga sempre”. Entrambi i genitori della vittima credono fermamente che Luca sia stato ucciso senza una motivazione, “per gioco”, dopo essere “caduto in una trappola”. Il padre e la madre di Luca hanno poi rivissuto le fasi dolorose che hanno attraversato prima di poter ottenere l’adozione del giovane ucciso: “Abbiamo tribolato per anni per ottenere l’adozione ed arrivano due che ci distruggono quello che abbiamo costruito con le mani”. Poi, in merito ai due presunti assassini, Manuel Foffo e Marco Prato, se il padre di Luca non ha parole da dedicargli, la madre è invece certa di non poter dare il suo perdono: “E’ una cosa che non meritano. Parliamo di ragazzi che hanno torturato un altro ragazzo senza motivo. Il perdono non è da prendere in considerazione”, ha chiosato.

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