Il problema della malasanità è forse uno dei più importanti dell’Italia. Da molti anni è evidente un divario fra Nord e Sud del Paese per quanto riguarda le prestazioni ospedalieri e sono migliaia i pazienti che, pur abitando nel meridione, preferiscono spostarsi per sottoporsi ad interventi di vario tipo. In particolare in questi ultimi mesi, le testate nazionali hanno discusso a lungo della Calabria e della sua realtà in merito a servizi ospedalieri ed assistenza in generale. Al centro del mirino sono finiti diversi ospedali, fra cui l’Annunziata di Cosenza, a causa ddelle minime misure di sicurezza igienico-sanitarie. L’argomento verrà approfondito questa sera, venerdì 14 ottobre 2016, su Tv7, il programma di informazione della terza serata di Rai 1. Risale a quattro giorni fa la decisione del gup Niccolò Marino, di Reggio Calabria, di rinviare a giudizio tutto il personale indagato all’interno del procedimento Mala Sanitas, tassello finale dell’inchiesta voluta dalla Procura della città contro una possibile copertura degli errori sanitari avvenuti nei reparti di Ostetricia e Ginecologia degli Ospedali Riuniti. Tredici gli accusati che dovranno rispondere, il prossimo 29 novembre dei reati di soppressione, occultamento e distruzione di atti veri, falso ideologico e materiale, interruzione di gravidanza senza il consenso della puerpera. Eclatante inoltre la morte del 47enne ricoverato lo scorso 5 settembre al Pugliese Ciaccio di Catanzaro per un mal d’orechie ed in seguito morto in circostanze ancora da accertare. Quest’ultimo caso è ancora al vaglio degli inquirenti e non è chiaro se possa trattarsi effettivamente dell’ennesimo caso di malasanità in Calabria.