Clamoroso in Israele: secondo l’Unesco il Muro del Pianto e il Monte del Tempio di Gerusalemme (il nome ebraico per la Spianata delle Moschee) non sono simboli ebraici, bensì sono sacri solo per la religione musulmana. La risoluzione choc è stata approvata questa mattina dal comitato esecutivo, sancendo come i due luoghi sono sacri solo per l’Islam, nonostante il “riconoscimento dell’importanza della città vecchia di Gerusalemme e delle sue mura per le tre religioni monoteiste”. Il braccio dell’Onu per educazione, scienza e cultura, è bufera dopo la risoluzione presentata dai Palestinesi insieme ad Egitto, Algeria, Marocco, Libano, Oman, Qatar e Sudan; «è stata approvata da 24 paesi, respinta da 6 (Usa, Germania, Gran Bretagna, Lituania, Estonia, Olanda). In 26 si sono astenuti (Italia compresa), mentre i rappresentanti di 2 nazioni non erano presenti al momento del voto», riporta l’Ansa. La decisione immediata di Israele è stata quella di sospendere ogni rapporto con l’Unesco per vie ufficiali: «E’ una decisione assurda. Dire che Israele non ha legami con il Monte del Tempio è come dire che la Cina non ha legami con la Grande Muraglia o che l’Egitto non ha nessun legame con le Piramidi: l’Unesco ha perso quel poco di legittimità che ancora aveva», ha commentato il premier israeliano Benjamin Netanyahu furioso contro la decisione dell’Onu. Molti rappresentanti della cultura e politica ebraica attaccano di antisemitismo l’organizzazione mondiale della Cultura, mentre un rappresentante repubblicano del Congresso Usa ha definito molto pericolosa la decisione dell’Unesco. Muro del Pianto, Monte del Tempo a Gerusalemme non si può dire che siano dei simboli ebraici, ma è privilegiata la presenza delle (legittime e storiche) Moschee arabe: anche questo avviene oggi alle Nazioni Unite, con le decisioni che a dire politicizzate è dir davvero poco… (Niccolò Magnani)



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