L’udienza di oggi che ha visto nuovamente protagonista Padre Graziano, definito il presunto assassino di Guerrina Piscaglia, ha visto impegnata la difesa del religioso congolese. Diversi i punti esposti ai giudici della Corte d’Assise di Arezzo, come riporta il quotidiano online La Nazione e che hanno rappresentato il vano tentativo di scagionare il proprio assistito dalle terribili accuse a suo carico. Oltre alla tesi secondo la quale Guerrina potrebbe essere ancora viva e magari tornare dalla sua famiglia mentre Padre Graziano sconta ingiustamente la sua pena (fissata dalla pubblica accusa a 27 anni), la difesa del religioso e nello specifico l’avvocato Riziero Angeletti avrebbe avanzato un’altra ipotesi, quella del suicidio. E’ possibile, a detta del legale, che la donna possa essersi tolta la vita. Sui retroscena della nuova udienza di oggi farà il punto della situazione nella prima serata odierna la trasmissione Quarto Grado, in onda su Rete 4.



Il destino di Padre Graziano, presunto assassino di Guerrina Piscaglia, sembra essere tutto nelle mani della sua difesa, che oggi è tornata in aula in occasione della penultima udienza del processo a suo carico, in attesa della sentenza. L’avvocato Francesco Zacheo è partito prendendo come punto saliente il fatto che nessuno abbia visto Padre Graziano sulla Marecchiese il giorno in cui Guerrina Piscaglia fece perdere le sue tracce, esattamente il primo maggio di due anni fa. Al contrario, tante sarebbero state le testimonianze di coloro che avrebbero asserito di aver notato la donna nell’arco di tempo nel quale si sarebbe consumato l’omicidio. Altro aspetto sul quale ha fatto leva la difesa del religioso di origini congolesi è l’assenza del corpo della presunta vittima. I due avvocati, dunque, hanno fatto notare come possa ancora essere presa in considerazione l’ipotesi che Guerrina sia viva. Tanti, a loro detta, sarebbero i casi di scomparsi poi riapparsi dopo svariati anni.



Nella prima serata odierna, la trasmissione Quarto Grado darà spazio, in diretta tv, anche alla penultima udienza del processo a carico di Padre Graziano, prima della sentenza che potrebbe portare ad una condanna anche piuttosto sostanziale. Il pm, come sappiamo, ha chiesto per il presunto assassino di Guerrina Piscaglia 27 anni di carcere, mentre l’avvocato delle sorelle della vittima ha richiesto anche il riconoscimento delle aggravanti quali i futili motivi il che potrebbe portare ad una pena ancora più severa. Oggi, intanto, si è tornati in aula in occasione dell’arringa della difesa di Padre Graziano. Come rivela il quotidiano La Nazione, gli avvocati del religioso che secondo l’accusa avrebbe non solo ucciso ma anche distrutto il corpo della casalinga 50enne di Ca’ Raffaello, hanno dato inizio al loro arduo tentativo di dimostrare l’assoluta estraneità del loro assistito rispetto alla scomparsa della donna e l’ipotizzato omicidio di Guerrina o comunque hanno ribadito come ci sarebbe più di un ragionevole dubbio sulle sue responsabilità. Comportamento più che scontato anche in vista della sentenza sempre più vicina.



La trasmissione Quarto Grado, nel corso della nuova puntata in diretta su Rete 4, stasera tornerà ad occuparsi del giallo di Guerrina Piscaglia, la donna misteriosamente scomparsa il primo maggio di due anni fa dalla provincia di Arezzo. Una scomparsa che però, secondo gli inquirenti, sarebbe ormai più opportuno definirla un omicidio, secondo l’accusa realizzato da Padre Graziano, attualmente a processo. Udienza dopo udienza ci avviciniamo sempre di più verso l’attesa sentenza, prevista per il prossimo 24 ottobre. Ancora dieci giorni, dunque, prima di scoprire se secondo i giudici della Corte d’Assise di Arezzo il prete di origine congolese è ritenuto realmente il responsabile del delitto e della distruzione di cadavere di Guerrina Piscaglia, casalinga 50enne di Ca’ Raffaello o se invece è stato finora commesso solo un grosso errore. Lo scorso mercoledì, Padre Graziano è tornato nuovamente in aula in occasione dell’udienza nella quale a prendere la parola sono stati gli avvocati di parte civile. Tutti, dalla difesa del marito di Guerrina Piscaglia agli avvocati Nicodemo Gentile dell’associazione Penelope, Gian Paolo Leonardi che rappresenta le sorelle di Guerrina e Chiara Rinaldi legale delle nipoti della vittima, sono concordi con la richiesta del pm. La pubblica accusa nella precedente udienza aveva chiesto al giudice la condanna a 27 anni di reclusione a carico di Padre Graziano, pena che potrebbe salire ulteriormente se la Corte d’Assise dovesse prendere in considerazione anche l’aggravante quali i futili motivi avanzato dal legale delle sorelle di Guerrina Piscaglia. Oggi, intanto, come rivela ArezzoNotizie.it, sarà il turno dell’arringa della difesa di Padre Graziano. Lo stesso sacerdote, alla vigilia del precedente appuntamento in Tribunale aveva fatto molto scalpore per le sue affermazioni date ai giornalisti che chiedevano all’imputato un commento sulla presenza dei parenti di Guerrina in aula. “Non me ne frega niente”, era stata la replica sprezzante del religioso e presunto assassino. A spiegare le sue parole era stato l’avvocato Angeletti che ha chiarito: “Era disinteressato a ciò che gli avvocati avrebbero detto in aula, in relazione alle posizioni delle singole parti che rappresentavano”.