Lividi, diversi colpi sul cranio, bruciature di sigarette ed un morso sul piede. Queste sono le condizioni in cui arriva in un ospedale di Genova il piccolo Alessandro Mathas, nella notte fra il 14 ed il 15 marzo di sei anni fa. Per il bambino, di appena nove mesi, non c’è nulla da fare e muore poco dopo. La domanda che assale subito gli inquirenti può essere solo una: chi ha ucciso il piccolo Alessandro? Per capirlo bisogna andare a ritroso, in una cosa contro il tempo fitta di particolari e che riguarda principalmente due persone: Katherina Mathas, la madre del neonato, ed Antonio Rasero. Sono entrambi giovani, di 24 e 26 anni ed hanno una sola cosa in comune: la cocaina. Del caso se ne occuperà Un giorno in pretura nella puntata di questa sera, mercoledì 12 ottobre 2016. Dopo alcune indagini, il gip Vincenzo Papillo ordina l’arresto di Katerina Mathas, all’anagrafe Aikaterini, e di Giovanni Antonio Rasero, entrambi accusati di concorso in omicidio volontario. La versione della ragazza è subito di discolpa. Ha lasciato infatti Alessandro a Rasero, mentre lei, dopo una giornata passata in astinenza, cerca di recuperare un po’ di droga. Tornata a casa si addormenta ed al mattino dopo porta il bambino in ospedale. Ma a quel punto era già in fin di vita. Secondo gli inquirenti la ragazza è presente quando il figlio inizia a piangere, a causa delle numerose bruciature che Rasero gli ha inflitto perché impaziente, succube dell’astinenza da cocaina. Dopo la prima accusa di omicidio, Antonio Rasero cambia però versione ed accusa la compagna di aver ucciso il figlio, mentre la ragazza si dichiara innocente. L’anno successivo il broker viene condannato dalla Corte d’Assiste di Genova a 26 anni di detenzione, mentre Katerina Mathas viene iscritta nel registro degli indagati solo qualche giorno più tardi. La sentenza d’appello ribalta però ogni cosa ed anche Antonio Rasero viene lasciato in libertà. Chi ha ucciso quindi Alessandro e perché? La vicenda si complica due anni più tardi, quando la Cassazione richiama in udienza Rasero e condanna Katerina solo per abbandono di minore, mentre viene assolta per l’accusa di omicidio.