Alle Iene Show è appena andata in onda la tanto attesta intervista doppia ai genitori di Davide, il piccolo affetto dalla sindrome di Potter. I due hanno chiesto esplicitamente ai medici di sospendere le cure per il proprio figlio e proprio per questa richiesta gli è stata tolta la patria potestà. Nessun bambino è mai sopravvissuto con la sindrome di Potter, i genitori sostengono che con il piccolo Davide sia stato accanimento terapeutico. Maria Rita e Massimo hanno dichiarato di essere favorevoli ad una legge sull’eutanasia; un’intervista doppia che chiaramente ha fatto molto riflettere, il tema eutanasia d’altronde è da sempre molto discusso ed è destinato a far discutere ancora. Sul web gli utenti stanno cominciando ad esprimersi sull’argomento, con molte persone che si ritengono molto vicine alle tesi dei genitori di Davide, mentre altre hanno espresso contrarietà ad una nuova legge in merito.



L’eutanasia sui minori è un tema scottante analizzato soprattutto negli ultimi tempi ed affrontato stasera anche nel corso della trasmissione di Italia 1, Le Iene Show. Dopo il caso del bambino in Belgio, il tema ha diviso in due fazioni, tra pro e contro. Ad esprimere qualche giorno fa la sua opinione sul quotidiano Repubblica.it nella sua versione di Bari è stato anche Nicola Laforgia, Direttore Neonatologia, TIN Università Policlinico Bari e Presidente Società Italiana di Pediatria Sez. Puglia. Il neonatologo ha realizzato una interessante riflessione provando a calarsi (e chiedendo di farlo) nei panni dei genitori che sanno che il proprio figlio non ha alcun futuro. “Toccherete con mano cosa vuol dire lo strazio di un amore che si realizza anche accompagnando alla morte il proprio bambino”, ha dichiarato. L’esperto ha poi asserito di non avere alcun tipo di pregiudizio sul tema, anche dal punto di vista di un medico che, pur avendo il compito di dare la vita con tutti i mezzi a disposizione, ha anche quello di “rispettare l’essere umano e l’ineluttabilità della sua morte”.



Si parlerà anche di eutanasia stasera a Le Iene Show, il programma in onda su Italia 1 e condotto la domenica da Ilary Blasi, Frank Matano e Giampaolo Morelli. Tra i servizi della puntata ce ne sarà anche uno appunto sull’eutanasia su minori, dopo il recente caso di cronaca avvenuto in Belgio. Nel paese infatti, un mese fa, per la prima volta al mondo è stata effettuata l’eutanasia su un minorenne. La pratica è stata autorizzata dai genitori ma sono state moltissime le polemiche che ne sono scaturite. E anche la Chiesa ha protestato.

Inizialmente non era stata resa nota l’età del minore sottoposto a eutanasia, poi però si è saputo che si trattava di un ragazzo di 17 anni. Il Belgio è l’unico paese al mondo ad aver approvato nel 2014 una legge che consente la ‘morte dolce’ anche per i minori: la norma in ogni caso specifica che anche il minore deve esprimere una forma di consenso. Il direttore del Centro di controllo dell’eutanasia belga ha raccontato alla Reuters, riporta l’agenzia di stampa Ansa, che “il minore soffriva di dolori fisici insopportabili. I dottori hanno usato dei sedativi per indurre il coma come parte del processo”. Il medico non ha però voluto specificare se ad essere sottoposto a eutanasia sia stato un ragazzo o una ragazza.



Eutanasia su minori. E’ questo uno degli argomenti di stretta attualità che sarà affrontato questa sera nella trasmissione Le Iene Show su Italia 1. Oltre al caso di eutanasia su un 17enne in Belgio, prima volta al mondo su un minorenne, le Iene intervisteranno i genitori di Davide, Maria Rita e Massimo, ai quali fu tolta la patria potestà per aver chiesto ai medici di sospendere le cure. La vicenda risale al 2008: Davide è morto a luglio, dopo meno di tre mesi dalla nascita a causa della sindrome di Potter che fa nascere senza reni e apparato urinario e dunque non dà alcuna chance di sopravvivenza.

I genitori, come riportato da La Repubblica, sostengono che il figlio sia stato “trattato da cavia” e respingono le accuse di non averlo voluto curare: “Non volevamo che ci si accanisse contro di lui. Che diventasse una cavia chissà per cosa. Davide aveva cateteri ovunque, uno se l’è strappato con le sue stesse manine. Che senso aveva?”. La vicenda ha sollevato molte polemiche. Il caso di Davide è stato citato anche dall’oncologo Umberto Veronesi che, sempre sul quotidiano, a proposito di eutanasia su minori, ha scritto: “Il problema non è l’età ma la qualità di quella vita”, ricordando appunto “il bimbo nato con la sindrome di Potter, nato cioè senza reni e uretere”, una malattia rara alla quale mai nessun bambino è sopravvissuto.