La Corte d’Appello di Perugia ha assolto Hashi Omar Hassan, che era stato accusato di aver partecipato agli omicidi della giornalista Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin a Mogadiscio. Questa lunga vicenda giudiziaria resta piena di ombre e misteri, ma per il legale di Hassan giustizia è stata fatta. Alla richiesta di assoluzione tra l’altro si erano associati i legali della famiglia Alpi e della Rai. “Mi hanno rovinato, mi hanno sequestrato, però grazie a Dio, all’aiuto dei giornalisti e di questi giudici oggi sono stato liberato”, la dichiarazione rilasciata dal somalo al termine del processo. La famiglia di Ilaria Alpi ha sempre sostenuto l’innocenza di Hashi Omar Hassan e, infatti, la madre della giornalista in aula lo ha abbracciato. Ora, però, si attende chiarezza sul duplice omicidio. Lo chiede Federica Sciarelli, giornalista e conduttrice di Chi l’ha visto, e lo fa più in generale la Rai (clicca qui per il servizio del Tg3).
Se oggi sul caso Ilaria Alpi un uomo, Hashi Omar Hassan, è stato assolto dopo 16 anni di prigione per un delitto a Mogadiscio che non aveva mai commesso, un po’ di merito deve andare anche a Federica Sciarelli, giornalista e celebre conduttrice di Chi l’ha visto, che questa sera ovviamente torna sul caso della giornalista del Tg3 uccisa 22 anni fa. E lo fa, con una provocazione lanciata ai giudici e gli inquirenti perché riprendano al più presto le indagini: la conduttrice con la sua tenacia e insieme alle interviste ai vari protagonista della vicenda non si è mai accontentata della versione ufficiale decisa dalla Corte di Perugia per il primo grado, e con l’intervista dell’inviata Chiara Cazzaniga al suo principale accusatore, ha di fatto aiutato oggi Hashi Omar Hassan ad essere dichiarato innocente. «Ora confido che vengano riaperte le indagini, dopo questa brutta pagina di giustizia italiana… Ora bisogna individuare i mandanti e i colpevoli. Quanto ancora deve aspettare Luciana, la mamma di Ilaria Alpi, per avere la verità?», sono le parole della Sciarelli appena saputo dell’assoluzione di Hassan. Grande appuntamento dunque questa sera con Chi l’ha visto per sapere quali saranno i nuovi sviluppi delle indagini ora che un colpevole di fatto ancora non c’è.
E’ contenta anche la mamma di Ilaria Alpi, la signora Luciana, che Hashi Omar Hassan sia stato assolto dall’accusa di aver ucciso 22 anni fa la figlia, giornalista Rai e l’operatore Miran Hrovatin. Del caso si parlerà stasera a Chi l’ha visto? in onda su Rai 3. Hashi Omar Hassan era stato condannato a 26 anni di carcere e ne ha scontati 16. La madre di Ilaria Alpi ha commentato così oggi la sentenza di assoluzione al processo di revisione nei confronti del somalo, come riporta l’agenzia di stampa Askanews: “Sono molto contenta che Hasci è finalmente libero. Anche noi come parte civile ci siamo battuti perché venisse riconosciuta la sua innocenza”. Poi però ha anche aggiunto: “Se è una grande giornata per lui (Hashi Omar Hassan, ndr) da parte mia sono molto amareggiata e depressa perché per Ilaria e Miran non è stato fatto nulla a livello di indagine”.
Il caso di Ilaria Alpi sarà al centro della nuova puntata di Chi l’ha visto, stasera 19 ottobre anche alla luce dell’esito del processo di revisione presso la Corte d’Appello di Perugia e che ha deciso per l’assoluzione del somalo Hashi Omar Hassan, dopo aver scontato 16 anni in carcere da innocente. Per la Corte d’Appello, dunque, non sarebbe stato lui ad uccidere 22 anni fa la giornalista del Tg3 ed il suo operatore Miran Hrovatin a Mogadiscio. La corte, come riporta l’Ansa, ha anche disposto la revoca di qualsiasi limitazione della libertà personale del somalo che dopo aver scontato 16 anni di reclusione era affidato ai servizi sociali. Hassan era presente oggi in aula ed ha assistito anche alla proclamazione della sentenza avvenuta nella tarda mattinata gioendo con alcuni suoi amici e parenti. Contro di lui, stando a quanto aveva dichiarato il procuratore generale Dario Razzi, vi era “un quadro bianco, senza immagini, senza niente”, parlando poi dell’inattendibilità del teste Gelle. Come sappiamo, il somalo fu condannato alla pena di 26 anni di carcere per l’omicidio di Ilaria Alpi e dell’operatore Hrovatin. Ad assistere alla sentenza, oltre ad Hashi Omar Hassan anche la madre della giornalista del Tg3 assassinata, Luciana.
Il processo di revisione ha deciso pochi istanti sul delitto Ilaria Alpi: il somalo Hashi Omar Hassan è stato assolto dalla Corte d’Appello di Perugia dopo che invece era stato condannato a 26 anni di carcere, di cui 16 passati già dietro le sbarre. Soddisfazione dopo i tantissimi, troppi anni a questo punto passati in prigione per un fatto non commesso: addirittura la stessa madre di Ilaria ha salutato con un abbraccio il ragazzo somalo che con effetto immediato è stato scarcerato «Unico condannato per l’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, uccisi a Mogadiscio, in Somalia, nel marzo 1994. La sentenza è arrivata al termine del processo di revisione. Hassan si è sempre proclamato innocente. Ha scontato in carcere 16 dei 26 anni che gli erano stati inflitti. E’ stato assolto con la formula piena per non aver commesso il fatto», sono le parole lette durante la sentenza di assoluzione al presunto assassino della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi. La Corte d’Appello di Perugia ha con effetto immediato revocato di qualsiasi limitazione della libertà personale del somalo.
E’ stata chiesta oggi l’assoluzione per Hashi Omar Hassan, l’unico condannato per l’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. La richiesta è stata fatta dalla procura generale nell’ambito del processo di revisione a Perugia. L’assoluzione “per non avere commesso il fatto” è stata chiesta dal sostituto procuratore generale Dario Razzi al termine della sua requisitoria, come riporta l’agenzia di stampa Ansa. Il pg ha sostenuto che “se è vero che Hassan è stato condannato dobbiamo avere anche il coraggio di ammettere che possa essere innocente”. Secondo il sostituto procuratore generale dalle prove emerse nei confronti di Hashi Omar Hassan “ne deriva un quadro bianco senza immagini, senza niente. E quindi la mia conclusione non può che essere una richiesta di assoluzione per non aver commesso il fatto”. Anche il legale della famiglia Alpi e l’avvocato che rappresenta la Rai si sono associati alla richiesta di assoluzione: i familiari di Ilaria Alpi hanno infatti “sempre sostenuto l’innocenza di Hassan” e la sua estraneità al duplice delitto.
Si torna a parlare del caso Ilaria Alpi, giornalista Rai assassinata a Mogadiscio, in Somalia, il 20 marzo 1994, insieme all’operatore Miran Hrovatin. Dopo 22 anni la trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto? si occuperà stasera dell’omicidio sul quale sembra ancora aperta la ricerca della verità. La Corte d’appello di Perugia ha infatti deciso per la revisione del processo per Hasci Omar Hassan, unico condannato a 26 anni di reclusione per l’omicidio. L’uomo, che è stato in carcere per 19 anni, si è sempre dichiarato innocente. I legali di Hasci Omar Hassan chiedono l’annullamento della condanna e la sua estraneità al duplice omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Ilaria Alpi non è solo ricordata per la vicenda giudiziaria non ancora chiusa vista la decisione sulla revisione del processo. Dal 1995 si assegna infatti ogni anno a Riccione il Premio Ilaria Alpi alle migliori inchieste televisive italiane dedicate ai temi della pace e della solidarietà.
Il 20 mazo 1994 muoiono la giornalista Ilaria Alpi e l’operatore Miran Hrovatin, entrambi del TG3. Si trovano in quel momento a Mogadiscio, dove stavano svolgendo delle indagini sulla guerra civile somala ed il conseguente traffico di armi. Nel mirino della giornalista anche i rifiuti tossici illegali che, si suppone, Ilaria Alpi aveva collegato alle istituzioni italiane ed all’esercito in particolare. Se ne parlerà questa sera, mercoledì 19 ottobre 2016, nella puntata di Chi l’ha visto. In carcere finisce Hashi Omar Hassan, un somalo che secondo gli atti, aveva raccontato ad una fonte della Commisione Parlamentare d’Inchiesta, Ahmed Ali Rage, che le sue intenzioni iniziali fossero di rapire Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Queste sono le dichiarazioni che portano all’arresto dell’uomo, nel momento stesso in cui varca il confine italiano per testimoniare sulle presunte violenze che vedevano coinvolti alcuni paracadutisti Folgore. Secondo gli inquirenti, Hassan era stato mosso da un rancore verso gli italiani, per via di un arresto subito in precedenza. Era stata in quell’occasione la Folgore ad intervenire in una rissa, in cui l’uomo aggredì un ufficiale italiano. In un’intervista di fanpage.it, Hassan si dichiara innocente, esattamente come allora, sottolineando che quel giorno si trovava a 150 km di distanza ed accusando, ancora una volta, il contingente italiano per l’omicidio di Ilaria Alpi e dell’operatore. A distanza di 22 anni, ancora non si sa quale sia la verità.