Santa Laura, come riporta Santiebeati.it, sarebbe stata una monaca del monastero di S. Maria di Cuteclara, nei pressi di Cordova in Spagna, di cui nell’856 divenne badessa succedendo a s. Aurea. Nel “Martyrologium hispanicum” si narra, anche se non con certezza, che durante l’occupazione musulmana Santa Laura rifiutò di abiurare la propria fede cristiana: fu processata e condannata a morire in un bagno di pece bollente. Nonostante le poche notizie il culto per Santa Laura ebbe grande espansione e il suo nome è molto diffuso in tutta Europa. Molti studiosi fanno derivare il nome Laura dal latino ‘laurus’, alloro, pianta sacra ad Apollo e simbolo di sapienza e gloria. Ai tempi dei romani comunque era più facile trovare Laurentia che Laura: il significato risale al serto di alloro con cui venivano incoronati i vincitori di varie gare. Nei secoli successivi, con il serto sulla testa sono stati raffigurati i poeti ed i sapienti e ancora oggi chi completa il ciclo degli studi accademici è detto laureato.



Il 19 ottobre di ogni seguendo quanto riportato nel martirologio romano, viene festeggiata e commemorata anche santa Laura di Cordova. Una martire vissuta nel corso della IX secolo dopo Cristo che ha saputo vivere con empietà nella Grazia del Signore nelle vesti di monaca del monastero di Santa Maria di Cuteclara, un piccolo paesino presente all’interno della provincia di Cordova in Spagna. Sul conto di santa Laura ci sono pochissime notizie storiche tant’è che non si conosce né la data di nascita e neppure con precisione quella della dipartita. Stando a quanto riportato nel martirologium hispanico, sembra che santa Laura fosse una fervente religiosa nata in una famiglia che probabilmente l’ha cresciuta ed educata seguendo i canoni cattolici tant’è che santa Laura decise di consacrare la propria vita alla fede del Signore diventando monaca del Monastero di Santa Maria di Cuteclara che come detto si trova nelle prossimità della città spagnola di Cordova. Intorno all’anno 864 santa Laura divenne badessa del monastero e suo malgrado dovette fare i conti con l’invasione dei musulmani che presero il controllo del territorio dando vita ad una dominazione anche dal punto di vista spirituale.



Infatti, venne ordinato a santa Laura e a tutti gli altri esponenti religiosi di abiurare la propria fede cristiana. Santa Laura essendo una fervente credente non si piegò alla potenza musulmana e per questo venne processata davanti ad un giudici ovviamente di fede musulmana che ne decretò la pena di morte che avvenne in maniera barbara per mezzo di un bagno di pece bollente. Secondo le cronaca dell’epoca la morte imposta a santa Laura fu terribile con la santa che spirò dopo tre ore di atroci dolori. Da sottolineare che nonostante ci siano poche notizie sul conto di santa Laura il suo culto si è diffuso piuttosto velocemente in tutta Europa. 



Cordova è una città spagnola di circa 330 mila abitanti che si trova nella comunità autonoma dell’Andalusia affacciandosi sulla riva del fiume Guadalquivir. Per la precisione si estende a circa 120 metri sul livello del mare, e nel proprio territorio presente un importante patrimonio artistico e culturale. Tra i tanti palazzi e monumenti ricordiamo le grandi mura che cingevano la città nel corso del Medioevo, il ponte risalente all’epoca romana grazie al quale era possibile attraversare il fiume, la Torre della Malmuerta di forma ottagonale, l’imponente Alcazar dei Re Cattolici, la Madinat Al Zahra che è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco senza dimenticare la Torre di Calahorra. Infine, è doveroso far presente come tutto il centro storico di Cordova sia stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Il giorno 19 ottobre non viene commemorata nel mondo cristiano soltanto la figura di santa Laura ma di tanti altri personaggi che hanno segnato la storia di questa religione come san Giovanni de Brebeuf, san Isacco Jogues, san Giovanni De la Lande, san Paolo della Croce, la beata Agnese di Gesù de Langeac, sant’Asterio di Ostia, santa Cleopatra, san Filippo Howard, san Gioele, il beato Giorgio Popieluszko,il beato Giovanni Januari, sant’Aquilino di Evreux, San Grato di Oloron, san Lupo di Soissons, san Tolomeo e san Lucio.