Sono ore di trepidante attesa, queste, in merito al delitto di Gianna Del Gaudio, il quale potrebbe essere giunto finalmente ad una importante svolta. Come sappiamo si attendono i risultati relativi alle tracce ritrovate su un cutter rinvenuto alcuni giorni fa nascosto dietro una siepe, poco distante dall’abitazione in cui è avvenuto il delitto dell’ex insegnante. Un’altra novità riguarda anche la nuora della vittima, Elena, moglie del figlio minore Paolo Tizzani. Si tratta della donna che aveva raccontato di aver subito molestie da un uomo misterioso prima del delitto di Gianna Del Gaudio, salvo ammettere di aver mentito. Secondo quanto trapelato dalla trasmissione Pomeriggio 5 e dal quotidiano L’Eco di Bergamo, Elena avrebbe deciso di trasferirsi a casa dei genitori proprio a causa del forte assalto mediatico che dallo scorso agosto non è mai cessato. La decisione non rappresenterebbe affatto una rottura con il marito. Come riporta il quotidiano, la nuora di Gianna aveva iniziato a manifestare una certa insofferenza verso Antonio Tizzani, ospite del figlio, sia per l’assenza di privacy che per il suo atteggiamo da “padre padrone”.
La notizia è emersa solo ieri, ma il ritrovamento della presunta arma del delitto usata per sgozzare Gianna Del Gaudio, l’ex professoressa di Seriate, sarebbe avvenuto oltre una decina di giorni fa. Subito inviato al reparto dei Ris di Parma, come rivela L’Eco di Bergamo sono ore di attesa, queste, in merito alla possibile svolta. Non dovrebbero tardare a giungere infatti i risultati sull’arma ritrovata dietro una siepe distante alcune centinaia di metri dall’abitazione di Gianna Del Gaudio e del marito Antonio Tizzani, unica persona indagata a piede libero. A compiere la scoperta lo scorso 6 ottobre sarebbe stato un residente di via Presanella 10 a Seriate, mentre potava la siepe del suo giardino. L’uomo avrebbe trovato un sacchetto di plastica con all’interno un coltello insanguinato e arrugginito insieme ad alcuni resti di cibo, lo stesso trovato nella villetta di Seriate. L’arma sarebbe perfettamente compatibile con quella usata per uccidere Gianna Del Gaudio, mentre l’attesa per i risultati cresce sempre di più.
Le novità sul delitto di Gianna Del Gaudio, la ex professoressa in pensione uccisa nella notte tra il 26 ed il 27 agosto scorso sono numerose. La principale, emersa ieri con forza, riguarderebbe il ritrovamento della presunta arma del delitto. Si tratta di un grosso coltello compatibile con quello usato dall’assassino della donna 63enne per sgozzarla mentre si trovava nella sua villetta di Seriate, rinvenuto a 600 metri circa, nascosto dietro una siepe. Su di esso sarebbero state rinvenute tracce biologiche ritenute interessanti e che potrebbero appartenere non solo alla vittima ma anche al suo assassino. Ricordiamo che per l’omicidio di Gianna Del Gaudio risulta indagato a piede libero solo il marito, il 68enne ex ferroviere Antonio Tizzani. Proprio in merito al loro rapporto gli inquirenti avrebbero finora incentrato le loro indagini mettendo in luce molti aspetti ancora oscuri e che contribuirebbero a nutrire non pochi dubbi attorno alla figura dell’uomo ed al suo concreto coinvolgimento nel delitto della moglie. A rivelare ulteriori indiscrezioni sul giallo è stato il giornalista di Telelombardia, Marco Oliva, intervenuto ieri nel corso della trasmissione Pomeriggio 5. Il giornalista ha annunciato una nuova importante testimonianza, quella di Fioretta, collega di Gianna Del Gaudio, intervenuta dopo la testimonianza di un alunno dell’ex insegnante uccisa. Fioretta conoscerebbe Gianna da circa 15 anni al pari del collega, professore di lettere come la stessa vittima e che era solito accompagnarla a casa quando aveva bisogno di un passaggio. Si tratta nello specifico del collega sul quale, secondo le indiscrezioni, Antonio Tizzani coltivava non poche gelosie. Secondo la testimonianza della donna alla trasmissione dell’ammiraglia Mediaset, Gianna Del Gaudio parlava della gelosia del marito però la giustificava, diceva che era giustamente geloso. Ne andava addirittura orgogliosa. La vittima raccontava della gelosia del marito senza tuttavia evidenziarne l’aspetto morboso ma ribadendo che si trattava di una gelosia che le faceva piacere perché la faceva sentire come il primo giorni in cui si erano fidanzati. Gianna per salvare la facciata di famiglia si nascondeva dietro questa gelosia piacevole? E’ ancora giallo anche sulle ferite riportate dalla donna uccisa: si tratta realmente di percosse e violenze domestiche? La professoressa Fioretta ha rivelato di averla vista una volta arrivare a scuola con una gamba fasciata, giustificandola con una presunta caduta dalla corriera. Gli inquirenti, intanto, sarebbero certi della presenza di qualcosa di oscuro nella famiglia Tizzani, dove potrebbe nascondersi la chiave del giallo.