Una due giorni intensissima, quella che il presidente del consiglio Matteo Renzi sta effettuando in Sicilia. Il segretario del PD durante i suoi incontri con i suoi sostenitori, sta cercando di far capire a migliaia di elettori le motivazioni che dovrebbero portare a votare “SI” al referendum costituzionale del 4 Dicembre prossimo. Renzi sottolinea che il cambio della politica europea passa per la vittoria del referendum, un referendum che potrebbe cambiare notevolmente il nostro paese, e renderlo piu forte agli occhi dei partner europei. Renzi ha colto l’occasione del tour elettorale siciliano, per ufficializzare la sede di Taormina come prossima sede del G7. in programma nella località siciliana il prossimo 25 Maggio. Da sottolineare molte contestazioni al premier, alcune represse anche con cariche della polizia, schierata in ogni località in assetto anti sommossa.
La legge di bilancio ha ricevuto il via libera del Quirinale, via libero ratificata dalla firma del Presidente della Repubblica che ieri sera ha “licenziato” il provvedimento. La legge adesso verrà inviata al parlamento per l’esame e il successivo voto, voto che farà diventare ufficiale la finanziaria 2016. In attesa della lettura integrale del provvedimento arrivano le indiscrezioni, una di questa riguarda la rottamazione di Equitalia che sarà sostituita da un Agenzia Unica di Riscossione, il cambio di denominazione dovrebbe essere operativo il 1 Luglio del prossimo anno. Tra le novità prima tenute riservate, la nuova tempistica dell’IVA, che con la nuova legge diventa trimestrale, aumentate inoltre le risorse per i centri d’accoglienza. In extremis variata nuovamente l’aliquota forfait al 35%, relativamente al rientro dei capitali sottratti al fisco, al suo posto tornano le aliquote progressive.
Impietoso ritratto dei giovani italiani fatto da Eurostat, riguardo la capacità degli “italiani del futuro” di abbandonare il tetto materno. I numeri parlano chiaro, con solamente 3 giovani su dieci pronti a spiccare il volo, in un età compresa tra i 18 e i 34 anni. La situazione se da una parte fa sorridere, dall’altro dovrebbe far riflettere, stante soprattutto i numeri di giovani che abbandonano la casa materna nei paesi dell’Europa settentrionale, che in alcuni casi come la Danimarca, e molto vicina all’ottanta per cento. La tendenza diventa ancor più preoccupante se si pensa che dall’ultima rivelazione la media italiana di “mammoni” è cresciuta di due punti, mentre a livello europeo essa si è abbassata passando dal 48.1% al 47.9%. Un dato inquietante che per i prossimi anni qualsiasi governo dovrà cercare di invertire come tendenza…
I peshmega curdi continuano l’offensiva contro l’Isis in Iraq con l’assedio presso Mosul che prosegue ormai da giorni, con la giornata di oggi che porta purtroppo ultime notizie inquietanti rispetto alla battaglia con il Califfato. Trincee riempite di petrolio per creare muri di fuoco, con sostanze chimiche velenose nell’aria in modo da placare l’offensiva di curdi, peshmerga ed esercito iracheno regolare. Le fonti che arrivano dal fronte raccontano anche di altre azioni terrificanti compiute dall’Isis in queste ore: in pratica vengono messi bambini e donne come scudi umani, posizionati sui tetti delle case per evitare così i raid aerei, oltre che città disseminata di ordigni artigianali carichi di sostanze chimiche nocive pronte ad esplodere in ogni momento. Assedio continua ma l’Isis si difende attaccando continuamente nel giorno in cui dal Vaticano arriva l’invettiva di Papa Francesco, che prega per il destino di Mosul: «I nostri animi sono scossi dagli efferati atti di violenza che da troppo tempo si stanno commettendo contro i cittadini innocenti, siano musulmani, siano cristiani, siano appartenenti ad altre etnie e religioni. Sono rimasto addolorato della uccisione a sangue freddo di numerosi figli di quella amata terra, tra cui anche tanti bambini, questa crudeltà ci fa piangere, lasciandoci senza parola».
Terrificante maxi evasione da Haiti, sono queste le ultime notizie che arrivano da Port au Prince, la capitale sotto disagio da anni in seguito alla estrema povertà dovuta dal terremoto, maremoto e ora anche il recente uragano che ha fatto più di 300 morti nella meravigliosa isola caraibica. Oltre 100 detenuti questa mattina, per la precisione 174, son evasi da un carcere a 50 km dalla capitale di Haiti, con una enorme rivolta nel carcere di stato che ha portato anche alla morte di una guardia, oltre che molti feriti tra detenuti e guardie carcerarie. Evasione di massa con il difficile ora recupero dei carcerati, senza uniforme e in massa scappati sulla costa con armi appresso, rubate in carcere. Come riporta il sito di LaPresse, «Le autorità che hanno dato la notizia hanno lanciato la caccia agli evasi con il sostegno anche delle Nazioni Uniti. La polizia ha creato diversi posti di blocco sulle strade che si diramano dalla prigione. Molti detenuti inoltre sono sprovvisti dei documenti di identità». La protezione lanciata dall’Onu riguarda anche l’ambasciata degli Stati Uniti i cui cittadini dovranno stare attenti per possibili rappresaglie da parte dei carcerati.
Non usa giri di prole il premier Renzi impegnato in un tour elettorale pro referendum in Sicilia, e cerca di convincere i propri sostenitori, che il “SI” al referendum è basilare per poter cambiare l’Europa. Renzi fa un ragionamento, a suo modo logico, cercando di portare “acqua al mulino” referendario, e allo stesso tempo aiutare il suo governo. Il segretario del PD sa benissimo che il 4 dicembre si gioca una fetta importante della sua credibilità politica, e punta sul cambio di passo in Europa per aiutarsi. L’ex sindaco fiorentino non ha paura a etichettare i suoi avversari, alcuni interni al suo stesso partito come D’Alema, come “coloro che non vogliono cambiare nulla, e anzi vogliono riappropriarsi del governo”, un governo che a quanto si vede egli non è proprio intenzionato a mollare.
È stato direttamente Juliane Assange a fermare gli attacchi dei propri adepti verso i siti a stelle e strisce, e lo ha fatto tramite un twett, con la quale ha chiesto ai suoi sostenitori di porre fine alle manovre di hackeraggio. Il twett secondo molti osservatori ha in realtà un duplice scopo, da una parte evidenziare come gli attacchi siano stati effettuati da terroristi cibernetici interni al paese americano, dall’altro a dimostrare che il controllo di Assange sui suoi sostenitori rimane ancora alto. Gli osservatori non sono ancora certi che lo stop funzionerà, sono però certi che ieri milioni di utenti internet hanno avuto grossissimi problemi ad entrare su siti quali Ebay, Cnn, New York Times, Netflx, the Guardian, problemi che sono sorti quando decine di mail simulatene hanno colpito il server della società Dyn, società che si occupa del “re-indirizzamento del flusso internet” a livello globale.
Forze irachene aiutati dalla coalizione anti ISIS capeggiata dagli USA, stanno continuando ad avanzare nella regione a sud est di Mosul. Il terreno viene conquistato metro per metro, dopo battaglie corpo a copro durissime che elevano il numero delle vittime, ed aggiungono orrore a un conflitto che diventa sempre più cruento. Di oggi la notizia del ritrovamento di alcune “fosse comuni”, fosse nella quale erano state sepolte centinaia di civili, giustiziati dai soldati del califfato con un colpo alla nuca. Ed è sempre di oggi la notizia che i miliziani nella fuga si sono “coperti le spalle” con civili innocenti, la tattica ha portato quasi 300 vittime, tra di loro molti bambini. Da registrare inoltre la visita a sorpresa del segretario alla Difesa americano, Ashton Carter che ha voluto portare la “vicinanza” del presidente Obama alle forze USA presenti sul campo.
Salta il versamento fisso del 35% su quei contribuenti che volontariamente dichiaravano di aver nascosto contanti al fisco. La norma viene nuovamente sostituita, ritornando di fatto al vecchio “voluntary disclosure” già presente nella legge di bilancio del 2015, una modalità che imponeva ai contribuenti che si “redimevano” di dichiarare finanche la provenienza del capitale, e che prevedeva delle aliquote variabili di tassazione. Il cambio fornisce l’idea della confusione che ancora c’è attorno ad una legge finanziaria neppure presentata in parlamento, confusione che non fa altro che aggravare le beghe interne alla coalizione di governo, esasperate inoltre dalla campagna elettorale referendaria.