Dopo il colpo di scena sull’arma del delitto di Gianna Del Gaudio, parla il marito della professoressa uccisa Antonio Tizzani. L’uomo è stato contattato telefonicamente dalla trasmissione di Canale 5 condotta da Barbara D’Urso. Ha dichiarato sul fatto che non siano state trovate sue impronte sul coltello: “I miei figli sono contenti…almeno si è tolto un peso. Eravamo in vacanza e siamo tornati a casa ma quel tavolo noo l’ho mai toccato perché quella sera abbiamo mangiato da un’altra parte. Il sangue sul taglierino è di mia moglie ma le impronte non sono mie e io sono ancora indagato”. L’inviata della trasmissione ha poi spiegato che cosa è accaduto dal ritrovamento del coltello in poi: “il sacchetto è stato trovato appallottolato con dentro guanti di lattice e il taglierino. La traccia di dna maschile è stata trovata sui guanti ed è mescolata al dna di Gianna Del Gaudio. Ci sono poi molti altri reperti che i Ris stanno analizzando”.



Intervista ad Antonio Tizzani, marito di Gianna Del Gaudio, a Pomeriggio 5. Ieri durante la trasmissione di Canale 5 condotta da Barbara D’Urso, è arrivata forse la svolta nell’omicidio della professoressa uccisa nella notte tra il 26 ed il 27 agosto scorso nella sua abitazione di Seriate, in provincia di Bergamo. Il dna sul coltello trovato nascosto in un sacchetto di plastica dietro una siepe, ad alcune centinaia di metri dalla villetta di Seriate, è infatti proprio quello di Gianna Del Gaudio ma sull’arma del delitto non ci sono impronte del marito. E Antonio Tizzani sarà ospite oggi a Pomeriggio 5: con tutta probabilità l’uomo commenterà l’esito degli esami del Ris sulla lama del taglierino. Il marito di Gianna Del Gaudio ha già dichiarato, come riporta l’Eco di Bergamo, di “essere sollevato” da questa notizia ma al tempo stesso di “temere per la propria incolumità”.



Il giorno dopo la clamorosa novità del ritrovamento dell’arma del delitto Gianna Del Gaudio, il marito Antonio Tizzani si sente da un lato sollevato per non essere state trovate sue impronte sul coltello che ha ucciso la moglie Gianna, confermando dunque per ora la sua posizione fin dal principio. Dall’altro però, la paura per la sua incolumità continua, come ha riferito lo stesso Tizzani ai colleghi dell’Eco di Bergamo. Il magistrato di Bergamo, Walter Mapelli, ha dichiarato sul giornale «siamo di fronte ad un fatto nuovo e importante che rimette in luce la posizione di Antonio Tizzani», e lo stesso marito di Gianna Del Gaudio ha voluto commentare così la notizia dell’arma del delitto senza sue impronte sopra. «mi sento un po’ sollevato, ma provo anche paura per la mia incolumità. Chi ha fatto quella cosa a mia moglie è ancora in giro e magari potrebbe venire da me. Io l’ho sempre saputo, l’ho detto fin da subito come sono andate le cose e che mia moglie non l’ho uccisa io».



La svolta sull’omicidio dell’ex professoressa Gianna Del Gaudio, attesa in apertura di settimana è giunta proprio nel pomeriggio di ieri. A confermare come quella ritrovata nei giorni scorsi sia di fatto l’arma del delitto è stata la trasmissione Pomeriggio 5 tramite la sua inviata. Dai riscontri dei Ris il sangue rinvenuto sulla lama del taglierino nascosto in un sacchetto di plastica dietro una siepe, ad alcune centinaia di metri dalla villetta di Seriate, è proprio quello della vittima 63enne. L’arma trovata è la medesima usata per uccidere nella notte tra il 26 ed il 27 scorso Gianna Del Gaudio, mentre si trovava nella sua abitazione. Un’altra clamorosa novità riguarda il fatto che sul taglierino non siano state trovate le impronte di Antonio Tizzani, marito della vittima nonché la sola persona al momento indagata a piede libero. A tal fine, l’inviata della trasmissione Mediaset ha ricordato come nei giorni scorsi fosse stato prelevato il Dna non solo ai familiari di Gianna Del Gaudio ma anche all’ex suocero del figlio maggiore, Mario Tizzani. Nelle passate ore, prima che emergesse la conferma in merito all’arma del delitto, la stessa operazione avrebbe riguardato l’intera via della scena del crimine e nello specifico solo i soggetti maschili. Una vicina di casa della vittima, all’inviata di Pomeriggio 5 ha confermato la raccolta dei campioni di Dna da parte dei Carabinieri e che avrebbe interessato solo gli uomini dai 40 ai 45 anni. Chi ha impugnato il cutter ed ucciso Gianna Del Gaudio, dunque, si presume possa avere proprio questa età. Il sospetto è che possa essere stato rinvenuto il Dna maschile di una persona al momento ignota proprio sul taglierino e che ora sarà confrontato con i Dna raccolti. Oltre agli esami eseguiti dai Ris sul materiale repertato e che comprende anche l’arma del delitto della povera ex professoressa, pare che la Scientifica abbia tra le mani altro materiale che verrà presto sottoposto alle necessarie analisi. Si tratta nello specifico di una traccia di sangue importante, rinvenuta in casa di Gianna Del Gaudio nell’interruttore della luce oltre a quella nella borsa. Nella mattina di ieri, intanto, Antonio Tizzani insieme al suo avvocato si sarebbe recato in commissariato per essere sentito dalla pm che sta seguendo il caso sul delitto di Gianna Del Gaudio, ma stando alle indiscrezioni l’uomo si sarebbe nuovamente avvalso della facoltà di non rispondere. Il giallo, a questo punto, si infittisce sempre di più.