La soluzione del caso di Maria Ungureanu, la bambina di 10 anni morta in circostanze ancora da definire e trovata il 19 giugno scorso senza vita nella piscina di un resort di San Salvatore Telesino, potrebbe essere più vicina. Si può leggere in questo modo la scelta da parte del sostituto procuratore Maria Scamarcio di dissequestrare proprio la piscina e il resort, come riportato da IlQuaderno.it. In questo senso assumono una valenza doppia le parole di Roberta Bruzzone, perito di parte della famiglia della bambina, che ha sempre professato il convincimento che la bambina sia stata violentata e uccisa, e che circa un mese fa, a TV7 dichiarava:”Siamo sulla buona strada, ottimo il lavoro della Procura, adesso si attende il deposito dell’autopsia”. La Bruzzone sottolineava anche che “gli accertamenti sono stati fatti in modo approfondito e restituiscono evidenze chiare”. La soluzione del caso di Maria Ungureanu è davvero ad un passo?
La delicata vicenda in riferimento alla misteriosa morte di Maria Ungureanu, la bambina di appena dieci anni trovata senza vita nella piscina di un resort di San Salvatore Telesino lo scorso 19 giugno, resta ancora aperta. Sul caso nelle ultime settimane è calato il silenzio ma a riaccendere i riflettori è stato di recente il quotidiano IlQuaderno.it, che ha riportato le ultime novità. Proprio la piscina ed il giardino del resort divenuto la presunta scena del crimine, nei giorni scorsi sono stati dissequestrati. L’ordinanza è stata firmata dal sostituto procuratore Maria Scamarcio, lo stesso che da oltre quattro mesi si sta occupando della misteriosa morte di Maria Ungureanu, la bimba di origini rumene giunta nel piccolo centro in provincia di Benevento solo negli ultimi anni. La piccola era stata rinvenuta senza vita e priva di vestiti nelle acque della piscina proprio la sera in cui si festeggiava nel paesino il Santo Patrono. Cresce intanto l’attesa in vista del deposito dell’autopsia compiuta sul corpicino della piccola vittima ed avvenuta ormai da qualche mese. Nonostante il massimo riserbo, gli inquirenti continuano ad indagare senza sosta sul giallo di Maria Ungureanu che, secondo la criminologa Roberta Bruzzone, perito di parte della famiglia della bambina, sarebbe stata uccisa. Diversa la posizione della collega Ursula Franco, consulente della difesa delle due persone indagate e certa che dietro la morte di Maria Ungureanu possa esserci stata una tragica fatalità. Nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio e violenza sessuale da una parte e concorso in omicidio dall’altra sono iscritti rispettivamente i nomi di Daniel Ciocan e Cristina Ciocan, fratelli ed anche loro appartenenti alla comunità rumena ospitata da San Salvatore Telesino. Entrambi a piede libero potrebbero rappresentare il punto di partenza per la soluzione di un giallo che al momento resta ancora senza risposte nonostante l’ampio lavoro delle forze dell’ordine.