Fabrizio Corona e Silvia Provvedi, una storia che prosegue nonostante il carcere: Fabrizio Corona e Lele Mora, una storia finita invece ben prima del carcere. Ha parlato ancora Lele Mora in una intervista al Corriere della Sera mentre si recava all’ortomercato di Milano a raccogliere cibo dai grossisti per poi distribuire alle varie mense dei poveri, come prevede anche la sua riabilitazione dopo i guai giudiziari. È stato però il momento per ricordare anche il rapporto con Fabrizio Corona, su richiesta del collega giornalista: «Una grande amarezza vederlo ancora in carcere. Mi ha frequentato, ha colto la mia professionalità di tanti anni, il mio lavoro e alla fine ha distrutto tutto. È un bullo che non balla, bello e dannato, ma non mi emoziona più». Il ricordo è ancora molto lucido e per Lele Mora crea ancora tristezza pensare a quel rapporto sui cui ha investito molto e che ci ha rimesso anche parecchio; «L’ho amato molto e non ho avuto il coraggio di tenerlo nascosto, ma quello che uno fa tra i muri di casa sua è un’altra cosa. Un rapporto vero? «Fortemente sentimentale all’inizio, dopo credo mi abbia usato, mi ha spennato, quando il pollo è rimasto senza penne ha cominciato a fare la sua strada». Secondo Lele Mora infine quello che h è successo a Corona anche questa seconda volta è da imputare all’annosa modalità del fotografo di avere a che fare con le persone: «Gli dicevo di stare attento, ma non l’ha capito perché è malato di soldi, è una macchina da soldi, un genio del male. Non ha mai rubato, ma sapeva come prendere dalle persone».



La collaboratrice di Fabrizio Corona anch’essa in carcere rischia e parecchio per l’accusa inflittagli dalla procura, dopo l’arresto e la detenzione in San Vittore in questo mese di ottobre: Francesca Persi, storica amica e collaboratrice di Corona, rischia tanto visto che è accusata di aver nascosto del denaro frutto di lavoro in nero e forse di operazioni comunque poco lecite, nella sua abitazione. I borsoni nel suo controsoffitto e i soldi portati in Austria nei mesi scorsi mettono in difficoltà Francesca Persi che verrà sentita nei prossimi giorni: intestazione fittizia di beni, e il rischio di essere considerata il prestanome di Fabrizio Corona, questo vede l’oscuro futuro della bella collaboratrice dell’ex fotografo. «Fabrizio Corona è una macchina da soldi. Eravamo molto amici, cercavo di limitare il nostro rapporto al lavoro. Non si è reso conto di nulla, è tornato nel vortice di qualche anno fa. Avevamo una mole di lavoro talmente onerosa che era difficile stare dietro ad ogni cosa. Conoscevo Francesca Persi, avevamo un bel rapporto, si è confidata spesso con me. Era una prestanome? No, era titolare dell’Atena.», sono le parole di difesa dell’altro ex collaboratore, Fabrizio Scippa, riferite domenica scorsa durante la puntata di Domenica Live con Barbara D’Urso.



Fabrizio Corona e Silvia Provvedi, una coppia che ora attraversa un periodo molto difficile e non per crisi amorose di qualsivoglia tipo ma per la condizione oggettiva del carcere e dell’intero scandalo ricomparso su Corona dopo l’arresto di qualche settimana fa. Il ruolo più particolare dell’intera vicenda forse riveste l’amica ed ex collaboratrice, Geraldine Darù, che ancora ad oggi resta un mistero per gli stessi inquirenti. In una recente intervista a Domenica Live, ha parlato un altro ex collaboratore di Corona, Fabrizio Scippa, che si è tolto qualche sassolino dalla scarpa e ha voluto raccontare a Barbara D’Urso la sua versione sulla presenza di Geraldine, la donna che avrebbe “denunciato” la presenza dei soldi nella controsoffitta di Francesca Persi da cui si è originato il tutto. «Conosco bene Geraldine, è stata mia collega. Ha espresso dichiarazioni a Le Iene molto forti, le serate non erano mansioni di sua competenza. Parte del compenso in nero? Non confermo. Prima si pattuiva il cachet in base alla tipologia della serata, io ero un semplice esecutore di contratto, dopodiché tutte le responsabilità dei pagamenti passavano all’amministrazione. Tutti i contratti erano sulla base di un 50% più Iva contrattualizzato».



E il figlio Carlos, un’unione prima dell’arresto: questo è quanto racconta la fidanzata Silvia Provvedi, la bella cantante del duo “Le Donatella”, che in una intervista uscita oggi in edicola su Chi racconta gli ultimi attimi prima dell’arresto del suo Fabrizio. Come vi anticipavamo ieri con alcuni passaggi interessanti, le parole della fidanzata di Corona potrebbero essere importanti anche per gli inquirenti per quanto racconta soprattutto sulle presunte cattive compagnie che hanno accompagnato l’ex fotografo in questi mesi tra l’uscita dal carcere e il secondo rientro di ottobre. «Dalle vicende legali saprà difendersi lui con i suoi avvocati. Io posso parlare della vicenda umana ed è una vicenda sporca. Tutte quelle persone che vanno in tv ad accusare Fabrizio, che è incapace di difendersi perché è in carcere, lo fanno perché sognavano di imitarlo, di essere come lui. Sbavavano per stare con Fabrizio, per guidare la sua macchina, per uscire e lavorare con lui e per lui. Ma ognuno si prenderà le sue responsabilità». È però il racconto più intimo sulle ultime ore prima dell’arresto che la Provvedi descrive sempre su Chi rispetto al rapporto tra Fabrizio e Carlos Corona: «Amore, mi stanno arrestando, devi essere forte. Mi devo consegnare tra due ore esatte”. Poi è andato a casa di sua madre perché voleva avere la certezza di poter parlare con suo figlio Carlos. Gli ultimi minuti li ha trascorsi abbracciato a lui, una scena che non scorderò mai». I giorni in carcere continuano mentre si attende ancora l’udienza definitiva dove i giudici dovranno decide se ci sono gli estremi per confermare la carcerazione o se invece potrà essere liberato in attesa del processo.