Nel corso della trasmissione condotta da Barbara d’Urso, Pomeriggio 5, ieri è intervenuto in esclusiva il legale difensore di Padre Graziano, presunto assassino di Guerrina Piscaglia e condannato in primo grado a 27 anni di carcere. L’avvocato Angeletti ha rivelato in esclusiva una telefonata intercorsa tra Papa Francesco ed il suo assistito dopo la sentenza di condanna, nel corso della quale i due avrebbero condiviso un momento di grande dolore ed avrebbero pregato insieme. A distanza di poche ore, La Nazione avrebbe smentito lo scoop ed oggi se ne parlerà nel corso della medesima trasmissione, durante la quale interverrà nuovamente l’avvocato di Padre Graziano. Come rivelato dalla padrona di casa del programma, il portavoce del Santo Padre avrebbe assolutamente smentito alcuna forma di comunicazione con il frate congolese. Eppure, l’avvocato Riziero Angeletti oggi spiegherà cosa è realmente accaduto, sostenuto anche dalla registrazione video del momento della telefonata tra il suo assistito ed il presunto Papa. Il sospetto, infatti, è che possa essersi trattato di uno scherzo di pessimo gusto.
Dopo la condanna di Padre Graziano per l’omicidio e distruzione di cadavere di Guerrina Piscaglia si attendono gli sviluppi del caso. Come riportato dall’agenzia di stampa Ansa il legale del frate ha infatti annunciato il ricorso in appello. Padre Graziano è stato condannato dalla Corte d’assise di Arezzo a 27 anni di carcere. La scomparsa di Guerrina Piscaglia, il cui corpo finora non è stato ritrovato, è avvenuta oltre due anni fa a Ca Raffaello, una località sull’Appennino in provincia di Arezzo: l’1 magio 2014 la donna scompare senza lasciare tracce. Padre Graziano, rispetto all’accusa di aver ucciso la donna e averne distrutto il corpo, si è sempre dichiarato innocente e proprio per questo si aspetta di conoscere la sua prossima decisione, quella appunto su un eventuale ricorso in appello. Dopo la sentenza il marito di Guerrina Piscaglia, Mirko Alessandrini, ha chiesto a Padre Graziano di “dire dov’è il corpo” di sua moglie.
La sentenza di condanna a 27 anni di reclusione a carico di Padre Graziano, presunto assassino di Guerrina Piscaglia, avrebbe scosso non poco il frate di origine congolese. Secondo quanto rivelato dal suo avvocato Riziero Angeletti, al termine della lettura del dispositivo il suo assistito avrebbe preferito non commentare ma avrebbe comunque manifestato un certo sconforto. Nella giornata di ieri, tuttavia, una notizia clamorosa ed in esclusiva è sopraggiunta nel bel mezzo della trasmissione Pomeriggio 5 condotta da Barbara d’Urso. Ad intervenire è stato proprio il legale difensore di Padre Graziano che ha voluto rivelare un momento di forte condivisione del dolore del suo assistito avvenuto in seguito ad una inaspettata telefonata ricevuta da Papa Francesco proprio all’indomani della sentenza di condanna con la quale è chiamato a scontare 27 anni di reclusione. L’accusa a suo carico, come sappiamo, è quella di aver ucciso e occultato il cadavere della povera Guerrina Piscaglia, misteriosamente scomparsa il primo maggio 2014 da Ca’ Raffaello (Arezzo). A detta del suo legale, il Santo Padre avrebbe chiamato Padre Graziano presso il convento dei Premostratensi a Roma dove sta scontando gli arresti domiciliari ed avrebbe chiesto al religioso di rivelargli ciò che lui avrebbe da dire e non ciò che finora ha detto la gente. La condivisione di un momento di dolore tra Papa Francesco ed il presunto assassino di Guerrina Piscaglia ha avuto il culmine in un frangente di preghiera. Il Pontefice si sarebbe poi riservato di chiamarlo nuovamente in futuro. In merito al contenuto della telefonata, l’avvocato Angeletti ha poi rivelato in diretta tv la conferma da parte di Padre Graziano di quanto già in nostra conoscenza: il presunto assassino di Guerrina Piscaglia avrebbe asserito al Pontefice di non aver commesso alcun reato ma soprattutto di non sapere dove possa essere in questo momento la donna. Il vero colpo di scena, tuttavia, è sopraggiunto poco dopo, come rivela il quotidiano online La Nazione, per il quale la telefonata tra il prete congolese e Papa Francesco altro non sarebbe che una bufala. “E’ completamente falso”, avrebbe confermato la sala stampa vaticana contattata dal quotidiano, smentendo così alcuna telefonata o comunicazione diretta tra il Santo Padre ed il religioso condannato a 27 anni di carcere. La presunta bufala sarebbe avvenuta a scapito dell’ignaro Padre Graziano che, sempre secondo le ipotesi de La Nazione potrebbe essere caduto nella trappola messa a segno da un’emittente radiofonica. Quanto rivelato dall’avvocato Angeletti, dunque, potrebbe essere stato solo uno scherzo telefonico di cattivo gusto nel quale Padre Graziano sarebbe cascato suo malgrado.