L’attenzione sul giallo di Seriate relativo al delitto di Gianna Del Gaudio, in queste ore è altissima, in attesa dei riscontri sul confronto tra i 70 campioni di Dna prelevati e quello di “Ignoto 1” rinvenuto sui guanti trovati insieme all’arma del delitto dell’ex professoressa. Mentre i Ris sono concentrati sulle analisi in corso, il marito Antonio Tizzani, unico indagato a piede libero, ha lasciato Seriate per dirigersi alla volta di Avellino, sua città di origine e dove vive ancora il padre anziano. Intanto, alcune novità importanti sono trapelate ieri dalla trasmissione Pomeriggio 5, la cui inviata, come sempre in collegamento nei pressi della villetta dove è avvenuto l’omicidio di Gianna Del Gaudio, ha fornito le ultime indiscrezioni sul giallo. Oltre ad aver raccolto i campioni di Dna, i Carabinieri avrebbero effettuato ulteriori controlli in case di amici e parenti della vittima prelevando dei guanti in lattice simili a quelli ritrovati nel sacchetto insieme all’arma del delitto, al fine di poter effettuare ulteriori comparazioni. L’importante indiscrezione che giunge proprio dagli ambienti investigativi e che in queste ore si è fatta sempre più insistente riguarderebbe proprio gli oggetti rinvenuti lo scorso 6 ottobre in un sacchetto sotto una siepe distante poche centinaia di metri dal luogo del delitto di Gianna Del Gaudio. Si tratta di una simulazione? Il dubbio è che chi ha messo in quel punto esatto il sacchetto contenente i guanti e il taglierino sulla cui lama è stato trovato il sangue dell’ex professoressa, possa aver voluto farli ritrovare per far ricadere la colpa su qualcun altro. Non è da sottovalutare il luogo in cui questi oggetti sono stati fatti ritrovare, ovvero nei pressi di un parco pubblico molto frequentato, in una zona circondata da case ed a 50 metri dalla caserma dei carabinieri di Seriate. Non solo: il Dna trovato nei guanti in realtà non sarebbe stato rinvenuto anche nel sacchetto che avvolgeva sia i guanti stessi che il taglierino. Questo significa che se il killer di Gianna Del Gaudio avesse messo prima il taglierino nella busta e poi si fosse sfilato i guanti, avrebbe lasciato sicuramente le sue tracce anche sul sacchetto. Anche per tale ragione viene seguita sempre di più la pista della simulazione. A fornire maggiori dettagli è stato anche il giornalista Marco Oliva presente in studio, il quale ha rivelato come siano ancora in corso gli esami sui guanti e come questi rappresentino solo il 5% delle indagini in corso. L’attenzione maggiore degli inquirenti, infatti, sarebbe tutta concentrata su qualcosa rinvenuto sulla scena del crimine ed attualmente al vaglio dei Ris. Di cosa si tratta? Qualcosa sembra si stia muovendo nell’ambito del giallo di Seriate, dove tuttavia i dubbi e gli interrogativi sarebbero ancora numerosi.