È stata respinta la richiesta di scarcerazione presentata dalla difesa di Fabrizio Corona, che dunque dovrà restare in carcere. Sono stati, invece, concessi gli arresti domiciliari alla collaboratrice dell’ex fotografo, Francesca Persi, nella cui abitazione sono stati trovato oltre 1,7 milioni di euro in contanti nascosti in un controsoffitto. Fabrizio Corona, accusato di intestazione fittizia dei beni, ora è “abbattuto e preoccupato”, inoltre non riesce “a capire l’accusa”. A rivelarlo è l’avvocato Ivano Chiesa, che stamani ha incontrato Fabrizio Corona nel carcere di San Vittore. Il legale dell’ex paparazzo ha annunciato che presenterà ricorso in Cassazione contro la decisione del Tribunale del Riesame e si è detto “sconcertato dal fatto di avere appreso la notizia del rigetto dell’istanza dalla stampa, prima che dalle vie ufficiali”, come riporta l’Ansa. Il legale di Fabrizio Corona giudica questo atto un atteggiamento di forza della giustizia nei confronti del suo assistito, che “non è il pericolo pubblico numero uno per l’Italia”. La giustizia secondo Ivano Chiesa “mostra sempre i muscoli” quando si parla di Fabrizio Corona.



Fabrizio Corona resta in carcere: il Tribunale del Riesame di Milano ha respinto l’istanza di scarcerazione della difesa dell’ex fotografo, mentre sono stati concessi gli arresti domiciliari alla collaboratrice Francesca Persi. Non sono state ritenute credibili, dunque, le dichiarazioni di Fabrizio Corona, che nell’interrogatorio e davanti al riesame ha spiegato che non è un criminale e che avrebbe pagato le tasse per quei soldi in “nero” delle serate. “Non sono un criminale, sono un lavoratore forsennato e non ho mai percepito un euro in modo illecito. L’unica persona a cui chiedo scusa è il magistrato di sorveglianza Giovanna Di Rosa a cui ho mancato di rispetto”, aveva dichiarato l’ex paparazzo. Il Riesame ha, dunque, confermato l’accusa del procuratore aggiunto Ilda Boccassini e del pm Paolo Storari con la decisione di far restare Fabrizio Corona in carcere. Non sono venute meno le esigenze cautelari contestate e i pericoli di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio. Le motivazioni del provvedimento comunque saranno rese note tra 45 giorni.



Fabrizio Corona, come riportiamo qui sotto, è stato confermato in carcere e rigettata quindi la richiesta di scarcerazione della sua difesa. Nessuno sconto dal Tribunale del Riesame che ora inguaia e non poco Corona che il prossimo 8 novembre vedrà l’udienza decisiva al Tribunale di Sorveglianza rispetto alla revoca o meno dell’affidamento in prova. Intanto però lo stesso Tribunale del Riesame pochi giorni fa aveva fatto “uno sconto” alla collaboratrice Francesca Persi, arrestata assieme all’ex re dei paparazzi lo scorso 10 ottobre. Su richiesta del suo avvocato Cristina Morrone, ha attenuato la misura cautelare disponendo gli arresti domiciliari per l’amministratrice della Atena Srl, la società di promozione eventi al centro dell’inchiesta della Dda milanese, come riporta Repubblica. Resta da capire ora perché a Corona non è stato concesso lo stesso sconto e attenuante e soprattutto cosa attenderà ora nei prossimi giorni il destino di Fabrizio Corona, specie con l’abbandono di un pezzo forte della sua avvocatura, lo storico difensore di Silvio Berlusconi, Federico Cecconi.



Per Fabrizio Corona, ex re dei paparazzi, arriva oggi una doppia brutta notizia. La prima ha a che fare con la decisione del Tribunale del Riesame, il quale si è espresso negativamente sull’istanza di scarcerazione avanzata dalla sua difesa. A riportare la notizia è il quotidiano Corriere.it che ricorda come per le motivazioni del dispositivo occorrerà attendere i consueti 45 giorni. Nel corso dell’udienza Fabrizio Corona aveva negato di essere un criminale ma anzi si era descritto come grande lavoratore e aveva asserito di non aver mai guadagnato denaro in modo illecito. A nulla, tuttavia, sarebbero servite le sue parole in quanto il Riesame ha replicato con un sonoro “no”. Anche il legale di Corona, l’avvocato Ivano Chiesa aveva più volte ribadito come i soldi trovati in casa della collaboratrice Francesca Persi ed altri depositati in conti correnti in Austria, sarebbero il compenso in nero di serate alle quali il suo assistito aveva preso parte e sui quali era intenzionato a pagare le tasse. A quanto pare, però, questa giustificazione non avrebbe affatto convinto i giudici. La seconda brutta notizia per l’imprenditore catanese in carcere a San Vittore dallo scorso 10 ottobre arriva proprio dalla sua difesa: l’avvocato Federico Cecconi, legale di Silvio Berlusconi nel caso Ruby tre e che aveva fatto molto discutere nei giorni scorsi, avrebbe deciso già di rimettere il mandato. Fabrizio Corona, dunque, dovrà ora fare i conti con una difesa che perde un nome importante, entrato nella squadra da appena una settimana. Differente il destino di Francesca Persi, la collaboratrice dell’ex re dei paparazzi anche lei finita in carcere con la medesima accusa di intestazione fittizia di beni per i soldi incassati in nero e rinvenuti nel controsoffitto della sua abitazione. Da tre giorni, infatti, la Persi ha lasciato il carcere in seguito alla disposizione del Riesame che ha concesso alla donna gli arresti domiciliari.