La ricorrenza liturgica del 31 ottobre è dedicata al culto di sant’Antonino che fu vescovo di Milano dal 660 al 661. Questa ricorrenza cade nel presumibile giorno della sua morte, anche se alcune correnti di pensiero inducono ad anticipare la festa al 29 ottobre in quanto altrimenti sarebbe stata corrispondente alla festività di tutti i Santi. Non si hanno particolari notizie riguardanti la vita di questo santo, che si pensi appartenesse alla aristocratica famiglia milanese dei Fontana. Durante la sua vita monastica, ebbe come principale fine quello di evitare conflitti e di favorire la fusione e la cooperazione tra le popolazioni autoctone e i nuovi abitanti Longobardi. Sperò molto nella pace ma questa non arrivò, anzi alla sua morte iniziò un conflitto tra i due figli del re di Milano. Il 661, anno della sua morte, coincise con l’arrivo in città dei monaci di Cassino che deposero le sue spoglie nella chiesa di San Simpliciano che furono ampiamente venerato. Negli anni successivi, Carlo Borromeo avviò una procedura per traslare le sue spoglie per meglio valorizzarle. 



Nonostante i suoi natali illustri e la forte attività ecclesiastica nella città di Milano, che lo riconosce come uno dei suoi patroni, non vi sono particolari eventi collegati alla sua festività. La chiesa, ovviamente, commemora liturgicamente il santo ma dal punto di vista civile non risultano organizzate fiere o sagre per l’occasione.  Oltre alla città di Milano, sant’Antonino è festeggiato in molti altri luoghi d’Italia, seppur in date diverse. Ricordiamo ad esempio i festeggiamenti che vengono organizzati nella città campana di Sorrento. Qui, infatti, sant’Antonino è il patrono della città dove fu abate del presso il monastero benedettino di Sant’Agrippino e deve la sua popolarità soprattutto per i numerosi miracoli del quale sarebbe stato autore e che avrebbero portato benefici alla popolazione. In città viene organizzata una festa ogni anno, il 14 febbraio in concomitanza con il giorno della sua morte avvenuta nel 625. La festa è molto particolare e viene anticipata da una novena che è annunciatrice sia dei festeggiamenti che dell’approssimarsi della primavera. Alla vigilia della festa la statua del santo viene esposta in basilica per poi andare in processione per tutta la città portata a spalla dai marinai. 



Il 31 ottobre non è ovviamente dedicato esclusivamente ai festeggiamenti di sant’Antonino. In questo giorno infatti la chiesa ricorda anche altri santi. Lucilla di Roma che fu vergine e martire della città capitolina, Cristoforo di Romagna sacerdote e riconosciuto beato, Domenico Collins, un religioso gesuita, martire e beato, Epimachio di Melusio, altro martire della chiesa. L’elenco potrebbe ancora continuare con l’indicazione di altri santi che hanno dedicato la loro vita, spesso sacrificandola, per la diffusione del credo della chiesa cattolica.

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