Si celebra oggi, martedì 4 ottobre 2016, San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia insieme a Santa Caterina da Siena. E quale modo migliore per ricordare la figura del santo di Assisi se non con un film a lui dedicato? A vestire i panni del poverello che ha ispirato l’ordine francescano è stato Elio Germano. Il diretto interessato, rispetto alla pellicola che arriverà nelle sale il prossimo 6 ottobre, ha dichiarato:”È il film più francescano mai fatto su di lui perché non mette al centro Francesco, ed anche lui stesso del resto non voleva passare per santo, e perché racconta l’esperienza degli altri suoi compagni, in precedenza sempre messi in ombra”. I registi del film, Fely e Louvet, hanno motivato la scelta di Germano poiché “attore vibrante, che sa essere in relazione con quanto di umano e naturale lo circonda. Con lui eravamo sicuri di evitare un Francesco interpretato in maniera pesante”.
-Nella cerimonia dedicata a San Francesco nella basilica di Assisi è toccato a Chiara Appendino, sindaco di Torino, accendere la lampada votiva dedicata al patrono d’Italia. A regalare l’olio che illumina la tomba del santo di Assisi è stata la regione Piemonte, rappresentata dal governatore Sergio Chiamparino. Presente come esponente del governo il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti:”Il nostro Paese, più che in passato, sente oggi in maniera forte, attuale incisiva la lezione e l’esempio di San Francesco. I tempi che viviamo sono complessi e ci impongono delle sfide, delle scelte e delle assunzioni di responsabilità a tutti i livelli. I tempi che viviamo sono segnati da tensioni sociali: migrazioni, guerre e barbarie terroristiche. Profonde modificazioni dell’ambiente e del clima. I tempi che viviamo sono però al tempo stesso portatori di nuovo benessere, di tecnologia. Hanno quindi bisogno di tanto San Francesco, tolleranza, amore per il prossimo e rispetto per il creato.”
Papa Francesco non poteva scegliere giorno migliore, se non quello dedicato a San Francesco d’Assisi, per recarsi ad Amatrice e nelle altre zone terremotate del Centro Italia. Il Pontefice, come riportato da umbria24.it, ha spiegato ai cittadini del piccolo comune reatino di non essere “venuto prima per non disturbare”. Il Santo Padre ha aggiunto:”Sono venuto soltanto per portarvi la mia vicinanza e la preghiera. Ecco, questo è quello che sono venuto a offrirvi. Ho sentito fin dal primo momento di dovere venire e di dovere esserci”. Il Papa ha visitato le scuole elementari e medie costruite in tempi record per consentire ai bambini di andare a scuola, poi ha visitato la zona rossa della cittadina, quella più colpita dal movimento tellurico dello scorso 24 agosto. La preghiera di Papa Francesco si è poi spostata in direzione di Arquata del Tronto e Accumoli: modo migliore per celebrare San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, non avrebbe potuto esserci.
Nel giorno dedicato a San Francesco c’è un “Francesco” speciale che fa parlare di sé in positivo: si tratta di Papa Bergoglio, che nella giornata dedicata al santo di Assisi, ha deciso di recarsi ad Amatrice, uno dei centri più colpiti dal terremoto del Centro Italia dello scorso 24 agosto. Il Santo Padre si è recato nel comune reatino in macchina, evitando di prendere l’elicottero forse per verificare con i propri occhi la distruzione provocata dal devastante sisma del Lazio. Forse non un caso che il Papa abbia scelto di recarsi proprio oggi ad Amatrice: era da giorni che alcuni rumours parlavano di questa possibilità. Oggi la conferma, con un Papa che sceglie di dare sollievo e speranza alle popolazioni terremotate, sorprese ed entusiaste di festeggiare San Francesco con il Francesco più importante di tutti…
Oggi si celebra la festa di san Francesco, e non mancano idee e suggerimenti sul web per fare gli auguri di buon onomastico. Intanto registriamo che sono giunti tantissimi pellegrini da tutta Italia ad Assisi per celebrare oggi, martedì 4 ottobre 2016, San Francesco patrono d’Italia. Il sindaco di Torino, Chiara Appendino, accenderà la “Lampada votiva dei Comuni” con l’olio offerto dalla Regione Piemonte. Alle 10 è prevista la celebrazione eucaristica presso la Basilica Superiore di San Francesco, poi nella Loggia del Sacro Convento verrà letto dal ministro Gian Luca Galletti, in rappresentanza del Governo italiano, il messaggio alla Nazione. Interverranno successivamente padre Marco Tasca, il ministro generale dei Frati Minori Conventuali, monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, e il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. L’evento legato alla celebrazione di San Francesco verrà trasmesso su Rai 1, per cui potrà essere seguito in diretta tv o in streaming attraverso il sito ufficiale del canale del servizio pubblico radiotelevisivo italiano
Franco Zeffirelli è stato di sicuro il regista ad aver inquadrato al meglio la figura di San Francesco, all’interno del suo film Fratello sole, sorella luna del 1972. Il filmato è stato infatti adottato da diverse scuole in tutto il nostro Paese per la sezione di proiezioni cinematografiche, complice una perfetta sceneggiatura ed una rappresentazione dettagliata della vita di San Francesco. Graham Faulkner, nei panni di San Francesco, era inoltre alla sua prima interpretazione sul grande schermo e non ha proseguito oltre la sua carriera, se non per alcune piccole parti. Il trono su cui si è seduto in tanti decenni Zeffirelli, potrebbe tuttavia vivere un cambio di “proprietario”. I registi Renaud Fely e Arnaud Louvet sono infatti pronti a lanciare il loro nuovo lavoro, un’opera che rappresenterà un’avventura “con San Francesco piuttosto che su di lui”. Come riporta Rai News, infatti, San Francesco verrà interpretato da Elio Germano che mostrerà un approfondimento ad amipio raggio del religioso. Alba Rorhwacher sarà invece Santa Chiara, andando a “sostituire” quindi la precedente e brillante Judi Bowker. La nuova veste donata dai due registi a San Francesco punterà inoltre più sul suo lato umano piuttosto che su quello fideistico, andando a concentrarsi anche sui compagni che lo hanno accompagnato durante il suo viaggio all’interno della fede.
Domani è la festa di San Francesco, il grande santo d’Assisi che da Patrono d’Italia ha cambiato la Chiesa Cattolica con l’esempio, l’umiltà e la profonda preghiera in un periodo della storia in cui il grosso rischio del cattolicesimo era la frattura tra il potere temporale e le comunità locali troppo spesso lasciate al loro destino. San Francesco invece ha “rivoluzionato” la trasmissione della fede oltre che fondando l’ordine dei Francescani e dei Cappuccini: la festa di domani dunque riporta tutto questo, come del resto risulta essere la celebrazione del grande Cantico delle Creature, una delle preghiere più celebri al mondo che San Francesco d’Assisi dedicò a Fratello Sole e Sorella Luna, non secondario era anche la prima vera poesia scritta in lingua italiana. Composta nel 1226, la poesia/preghiera è una lode a Dio, alla natura e alla vita che dall’Altissimo sgorga ogni giorno. Bellezza e complessità, i due termini di questo ringraziamento speciale che il “santo poverello” mise nella lunga orazione: spesso si riduce il Cantico ad autentico inno di proto-ambientalisti o animalisti, ma per San Francesco probabilmente era un immediato ringraziamento per la bellezza della vita di cui non va escluso nulla, dall’uomo all sole, alle stelle fino alla terra che noi calpestiamo. Una ode meravigliosa che da centinaia di anni rappresenta uno dei simboli più fulgidi della testimonianza di San Francesco d’Assisi.
Non è ancora certo ma molte voci autorevoli danno domani, 4 ottobre e festa di San Francesco d’Assisi in tutto il mondo (ma è anche il Patrono d’Italia assieme a Santa Caterina da Siena) potrebbe vedere la storica visita di Papa Francesco alle zone colpite dal terribile terremoto dello scorso 24 agosto. Papa Bergoglio che ha scelto proprio il nome del Santo d’Assisi per indicare il suo pontificato non ha ancora confermato ma sia Il Mattino che Il Tempo e altre fonti giornalistiche vicine al Vaticano danno come la giornata di domani molto probabile la visita promessa da Papa Francesco alla popolazione di Amatrice e Accumuli i luoghi già colpiti dal grave sisma che ha generato 297 morti e migliaia di sfollati nelle tendopoli. Nel giorno in cui si festeggia il Patrono d’Italia la preghiera che Bergoglio potrebbe portare alle popolazioni colpite dal terremoto sarebbe appunto di compassione e accoglienza continua con una fede e una speranza per un futuro che rilanci l’esistenza sconvolta negli ultimi mesi, davvero urgente e necessario.
Il santo del giorno di oggi è il patrono d’Italia, san Francesco d’Assisi, la cui commemorazione viene celebrata il 4 ottobre. Il suo vero nome era Giovanni di Pietro Berdardone e nacque ad Assisi nel 1180 da una famiglia divenuta molto ricca grazie al commercio di stoffe. Il padre riuscì a cambiare il suo nome in san Francesco in onore della Francia, la terra che gli permisi di arricchirsi. Durante la battaglia tra i Guelfi e i Ghibellini, venne imprigionato. L’esperienza lo segnò profondamente e da qui ebbe inizio il suo meraviglioso cammino di redenzione. Durante il periodo di prigionia si ammalò e riescì a tornare libero solo dopo un anno. Tornato a casa recuperò lentamente le forze e nel frattempo si legò profondamente alla natura che lo circonda. Guarito completamente tentò di prendere parte alla Crociata di Gerusalemme ma fu costretto a rinunciarvi in quanto si ammalò per la seconda volta. Al suo ritorno a casa decise di donare tutte le sue ricchezze ai bisognosi e di spogliarsi delle sue vesti facendone dono ad un mendicante. Vendette tutti i suoi beni devolvendo le ricchezze ricavate in opere caritatevoli e per questo motivo venne ripudiato dal padre. Spese il resto della sua vita in giro per l’Italia predicando i principi del Vangelo e costruendo lungo il suo cammino, una schiera di fedeli discepoli. Tra questi ricordiamo Chiara che diventerà a sua volta santa. Nel 1223 a Greccio, in provincia di Rieti, diede vita al primo Presepe Vivente dando cosi i natali alla tradizione millenaria del presepe. Fondò l’ordine francescano nel 1209 e scrisse il Cantico delle Creature per il quale è considerato l’iniziatore della letteratura italiana. San Francesco morirà il 4 ottobre del 1226 ad Assisi e sarà canonizzato a santo due anni dopo la sua morte nel 1228.
Le celebrazioni principali per la festa di San Francesco si tengono dal 2 ottobre al 9 ad Assisi, nella Basilica cittadina attraverso il rito dell’offerta. Dal 1 al 4 ottobre manifestazioni in onore di san Francesco si tengono anche a Salerno. Nel 2005 il Parlamento italiano ha proclamato il 4 ottobre come giornata dedicata alla pace ed alla fraternità tra le religioni al fine di diffondere il messaggio di carità e compassione verso i più deboli ed indifesi, professato in vita da San Francesco. Come detto in apertura, san Francesco d’Assisi è il santo patrono d’Italia dal 18 giugno del 1939. Il procedimento venne avviato da monsignore Nicolini e la proclamazione ufficiale fu ad opera di Papa Pio XII che definì San Francesco come “Il più italiano dei santi, il più Santo degli italiani”. Papa Bergoglio ha scelto il nome di Papa Francesco (il primo della storia della Chiesa con questo nome)proprio in suo onore. Per quanto riguarda invece gli altri santi celebrati il 4 ottobre sono: Sant’ Aurea di Parigi, San Caio di Corinto, San Crispo, Santa Damaride, San Petronio di Bologna e San Quintino.