Gli inquirenti sono tornati già diverse volte nella casa in cui Giulia Ballestri sarebbe stata uccisa, forse violentata e poi abbandonata prima di essere ritrovata senza vita dopo 72 ore dal delitto. In carcere con accuse gravissime è finito il marito Matteo Cagnoni, celebre dermatologo dei vip, il quale continua a sostenere di essere innocente. Tuttavia, contro di lui ci sarebbero numerosissimi indizi ma la prova chiave potrebbe essere rappresentata proprio da un paio di scarpe, come riporta il sito RavennaToday.it. Secondo il giudice, le impronte trovate nella villa degli orrori di Ravenna, sarebbero “sovrapponibili con le scarpe sequestrate”. Si tratterebbe di un paio di Timberland ritrovate in casa di Cagnoni a Firenze, lavate e messe ad asciugare su un termosifone. Proprio queste impronte potrebbero incastrare definitivamente il marito della vittima appena 40enne massacrata a colpi di bastonate?



L’omicidio di Giulia Ballestri continua a sollevare non pochi dubbi sulla colpevolezza del marito Matteo Cagnoni, celebre dermatologo ed attualmente in carcere a Firenze, città dove si era rifugiato dopo il delitto della moglie e, secondo gli inquirenti, in procinto di darsi alla fuga. Ad oltre due settimane dal ritrovamento del corpo senza vita della 40enne di Ravenna, in attesa di fare maggiore chiarezza su quanto avvenuto realmente nella villa abbandonata dove fu trovato il suo corpo, sono tanti i fiori, i messaggi ed i biglietti lasciati da passanti e curiosi davanti all’abitazione divenuta il luogo dell’omicidio che ha scosso l’intera città e non solo. Come rivela Il Resto del Carlino, si tratta di messaggi di cordoglio ma anche di rabbia per quanto accaduto, a partire dal grande cartello rosso con una mano nera che campeggia proprio davanti alla villa degli orrori e che recita la scritta “Stop femminicidio”. “Ti ho conosciuta in un giardino in mezzo a tanti fiori, ma l’unico fiore eri tu. Giulia eri molto semplice, educata e bella, e dai tuoi occhi azzurri scaturiva il sorriso della vita… Quando hai provato a volere un po’ di felicità purtroppo sei stata uccisa”, si legge su un altro biglietto toccante scritto da “una mamma”. Del caso tornerà ad occuparsene stasera anche Federica Sciarelli nell’ambito della nuova puntata di Chi l’ha visto.



Con il passage dei giorni, continuano ad emergere sempre più nuovi particolari sul delitto di Giulia Ballestri e sulla possibilità che il marito Matteo Cagnoni, noto dermatologo di Ravenna, possa essere coinvolto. I sospetti degli inquirenti, fin dall’inizio dell’indagine, si sono sempre diretti verso il medico, soprattutto perché per 72 ore si era dato alla fuga, rifugiandosi presso i genitori. Con sè aveva portato anche i figli ed i loro passaporti, segno evidente per le autorità che volesse fuggire all’estero. Perché? Matteo Cagnoni, ora in carcere a Firenze, continua ad affermare con forza di essere innocente, ma secondo gli inquirenti questo suo gesto, molto eclatante, indicherebbe in realtà una colpevolezza. In merito alla sua fuga, il dermatologo aveva subito riferito di essere scappato perché colto dal panico. Questa sera, mercoledì 5 ottobre 2016, Chi l’ha visto si occuperà del caso ed approfondirà gli elementi che secondo gli investigatori designerebbero proprio Cagnoni come unico responsabile della morte di Giulia Ballestri. La vittima infatti temeva che il medico la sedasse, sottolinea Il Resto del Carlino, e che di nascosto le somministrasse dei farmaci. A riferirlo alla Polizia è stata un’amica farmacista che aveva raccolto la confidenza e l’angoscia della donna. Un’ipotesi avvallata dal fratello della Ballestri che ha descritto l’inquietante rapporto che esisteva fra marito e moglie. Nonostante la donna avesse già un altro compagno e forse proprio per questo, Giulia Ballestri aveva ancora degli stretti rapporti con il marito ed infine gli ha detto chiaramente che avrebbe portato i figli con sé. A questo si aggiunge il timore della vittima che Matteo Cagnoni cercasse di farla interdire, dimostrando che fosse instabile e quindi incapace di intendere e volere. “C’era una grossa guerra psicologica”, afferma il fratello, “molto pesante. Lui non voleva che Giulia parlasse con noi, cercava di farla sentire in colpa, la soggiogava”. Secondo altri testimoni, inoltre, l’obbiettivo del medico era di isolare la moglie. 

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