Mentre il processo a carico di Veronica Panarello si avvia verso le sue battute finali, oggi si è svolta una nuova udienza riservata alle parti civili, durante la quale è intervenuto anche il legale di Davide, padre del piccolo Lorys Stival e della nonna Pinuccia Aprile, chiedendo un risarcimento di due milioni di euro. A detta dell’avvocato, come riporta il sito dell’agenzia di stampa Adnkronos, “Veronica Panarello è una grande manipolatrice: la memoria l’ha sempre avuta”. Non solo: l’avvocato Scrofani ha anche ribadito come il marito di Veronica Panarello nonché suo assistito faccia ormai molta fatica a credere alle parole della donna dalla quale avrebbe deciso di separarsi. “Non crede alla nuova tesi di Veronica Panarello”, ha asserito. Il riferimento è alla tesi dell’imputata secondo la quale ad uccidere il figlio di otto anni sarebbe stato il suocero Andrea Stival al fine di evitare che il piccolo rivelasse la loro presunta relazione.
Il caso di Veronica Panarello è approdato anche oggi nel corso della trasmissione Pomeriggio 5 condotta da Barbara d’Urso. Il processo per l’omicidio di Lorys Stival è ormai giunto alle battute finali. Dopo la richiesta del pm della pena pari a 30 anni di reclusione a carico della mamma di Santa Croce Camerina, oggi si è tornati in aula in vista delle discussioni delle parti civili. In collegamento con la trasmissione di Canale 5 abbiamo ascoltato la sorella di Veronica Panarello, Antonella, la quale ha ammesso di non essere stata presente in aula in occasione della nuova udienza. La donna, in collegamento con Barbara d’Urso a distanza di un anno dall’ultima volta, ha commentato gli ultimi retroscena sul caso: “Mi è saltata agli occhi i 30 anni che le hanno dato”. Alla domanda della padrona di casa, Antonella ha commentato: “Perché sono pochi. Una mamma non può uccidere un figlio”. La sorella di Veronica Panarello e zia del piccolo Lorys Stival è certa che la presunta assassina non abbia potuto agire da sola. “Lorys è stato ucciso con l’aiuto di qualcuno”, ha asserito.
La richiesta a 30 anni di reclusione avanzata dal pubblico ministero a carico di Veronica Panarello, presunta assassina del figlio Lorys Stival per certi aspetti è giunta senza grandi sorprese. Tenendo conto del rito abbreviato nel quale si è svolto il processo a carico della donna di Santa Croce Camerina e dei numerosi indizi a carico di Veronica Panarello, era quasi scontata la massima pena prevista. L’ultima notizia del giorno sul caso è relativa alla richiesta avanzata dal marito di Veronica Panarello, Davide Stival, padre del piccolo Lorys, il quale avrebbe chiesto due milioni di euro come risarcimento, alla moglie dalla quale avrebbe manifestato l’intenzione di separarsi. “Davide ha subito una lenta e progressiva fase di dolore in questi due anni, accresciuta anche dalle continue versioni fornite dall’imputata e per questo chiediamo un risarcimento di due milioni”, ha commentato in merito l’avvocato difensore di Davide Stival, Daniele Scrofani, come riporta il sito TgCom24. La richiesta è giunta nel corso dell’udienza riservata alle parti civili nell’ambito del processo a Veronica Panarello.
La posssibile condanna di 30 anni ha lasciato senza parole anche Veronica Panarello, la donna di Santa Croce Camerina accusata dell’omicidio del figlio Lorys Stival. Ha smesso di dichiararsi innocente, versione avvallata invece all’inizio anche dal padre, che ha sottolineato in numerose interviste che la Panarello sia in realtà una persona molto buona e del tutto incapace di fare del male ai figli. Franco Panarello è inoltre l’unico familiare che le è rimasto vicino, nonostante la donna abbia temuto, ad un certo punto, che anche lui potesse abbandonarla. Riguardo alla presunta relazione fra la figlia ed il suocero Andrea Stival, additato in passato dalla stessa Veronica Panarello come suo complice nel delitto, il padre ha affermato di aver scoperto tutto solo una volta iniziato l’ultimo processo. A La Vita in Diretta, l’uomo ha infatti confessato di essere rimasto colpito da questa rivelazione della figlia, ma anche di essere convinto che chi quel giorno, il giorno della morte di Lorys Stival, si trovava insieme alla figlia, ora debba pagare. Il padre di Veronica Panarello ha inoltre riferito alle telecamere di non avere più alcun rapporto con il genere Davide Stival da diverso tempo e che inoltre non gli è concesso di vedere l’altro nipote. Non si sente tuttavia di dargli torto, dato che “è un padre che ha perso suo figlio. Io l’ho sempre stimato e gli ho voluto bene”. Secondo quanto riporta l’Ansa, infatti, i legali di Stival avrebbero avuto dei contatti con quelli della moglie per accordarsi sulla separazione. Per ora tuttavia non esiste alcuna documentazione scritta, ma solo una richiesta formale.