Ennesima strage al confine tra Siria e Turchia e ancora l’Isis come protagonista indiscussa delle azioni di terrorismo in quell’area del Medio Oriente. È notizia di questa mattina della strage compiuta da un kamikaze vicino ad un campo profughi al confine turco: sono 35 i morti uccisi dall’attacco bomba, tutti combattenti filo-turchi del Free Syrian Army, combattenti anti-Assad e filo turchi (dunque non curdi). Il primo bilancio tratteggia anche 40 feriti oltre ai 35 morti tra i soldati che combattono il Califfato oltre al regime siriano, ma purtroppo ci sarebbero anche alcuni civili vista la vicinanza del campo profughi di Idlib, una delle roccaforti della ribellione in Siria, riporta La Stampa. L’attacco con un’autobomba non è stato rivendicato ma in quell’area e contro i turchi le rivendicazioni storicamente non vengono annunciate ma tutto riporta ad indizi dell’Isis che continua a colpire nella zona dei combattenti filo-turchi. Non si contano ormai i conflitti di quella zona che vede jihadisti del Califfo, truppe del regime di Siria, i combattenti filo-turchi e anche le truppe filo-curde anti-Assad ma anche anti-Isis. Un cono di morte in cui l’unico denominatore comune è la tragica situazione dei civili che non possono sentirsi sicuro in mano a nessuno. La battaglia continua, la scia di sangue pure…