Sono ore delicate, queste, in occasione dell’arringa finale della difesa di Veronica Panarello, presunta assassina di Lorys Stival. Il suo legale Francesco Villardita, ha tentato di smontare tutto il castello accusatorio a carico della donna, la quale continua a ritenersi innocente rispetto al delitto, accusando ancora una volta il suocero Andrea Stival. Ormai nessuno crederebbe più alla mamma di Santa Croce Camerina, dal suocero al marito Davide Stival, il quale sarebbe sempre più intenzionato a chiedere la separazione. Proprio l’uomo, uscendo dal Palazzo di Giustizia di Ragusa, come rivela TgCom24 avrebbe asserito ai giornalisti: “Ha detto le cose che ha già detto, non posso credere a Veronica”. L’avvocato Francesco Biazzo, difensore del suocero, ha invece asserito di essere ormai tutti stanchi delle bugie della donna. A crederle, come rivelato dalla trasmissione Pomeriggio 5, sarebbe solo il padre di Veronica Panarello, l’unico a sostenerla. Quest’ultimo avrebbe asserito di essere molto sconfortato da ciò e di aver visto in questi giorni la presunta assassina di Lorys Stival sempre più abbattuta.
Oggi l’avvocato Villardita ha provato a smontare tutte le accuse a Veronica Panarello, nel processo che procede spedito verso la sentenza di fine ottobre sul caso del piccolo Lorys Stival: qui sotto potete trovare le prime anticipazioni per quanto riguarda le parole in aula dell’avvocato difensore. Ma sono altre dichiarazioni a balzare in vetta alla cronache, e riguardano direttamente il marito di Veronica Panarello e padre del piccolo ucciso, Davide Stival: ha parlato all’uscita dal tribunale di Ragusa e le sue parole sono state durissime. «”Ha detto le cose che ha già detto, non posso credere a Veronica. Deve pagare per ciò che ha fatto»: la notizia arriva dopo la richiesta nei giorni scorsi del risarcimento di due milioni di euro contro la moglie, considerata ormai a tutti gli effetti da Davide come una bugiarda cronica. Il processo però ora dovrà stabilire la verità su quanto successo quel tragico 29 novembre 2014.
Si è svolta stamattina l’arringa del collegio di difesa di Veronica Panarello, accusata di aver ucciso il 29 novembre del 2014 il figlio di 8 anni Lorys Stival e di averne occultato il cadavere. L’ultima versione della donna su quanto accaduto quel giorno a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, è che il bambino sia stato ucciso dal nonno Andrea Stival con il quale Veronica Panarello sostiene di aver avuto una relazione. L’avvocato di Veronica Panarello, Francesco Villardita, dopo la richiesta del giudice nei giorni scorsi di condanna a 30 anni di carcere, è intervenuto in aula per l’arringa di difesa della sua assistita. Come riportato dal Secoloditalia.it, il legale del’imputata ha dichiarato che “Veronica Panarello non è bugiarda, non è una manipolatrice: ha effettuato, invece, un difficoltoso percorso intimo e tormentato per arrivare alla confessione della verità”. Veronica Panarello, così come il marito Davide Stival, erano presenti in aula mentre non si è presentato il suocero di Veronica, Andrea Stival.
La trasmissione Quarto Grado, nella nuova puntata di stasera 7 ottobre, si occuperà delle fasi finali del processo di primo grado a carico di Veronica Panarello, la presunta assassina di Lorys Stival. La settimana che sta per concludersi è stata decisiva per tutte le parti chiamate in causa in merito al delitto del piccolo di Santa Croce Camerina, ucciso a soli otto anni. Secondo il pubblico ministero, artefice del delitto sarebbe proprio la giovane madre Veronica Panarello, per la quale ha chiesto al giudice la condanna a 30 anni di carcere con le accuse di omicidio premeditato e occultamento di cadavere. Una requisitoria lunga e soprattutto durissima, quella realizzata dal pm di Ragusa e che si è conclusa con un giudizio altrettanto duro nei confronti dell’imputata descritta come una donna “egocentrica, bugiarda e manipolatrice”. Nella giornata di oggi si tornerà nuovamente in aula in occasione di una nuova udienza del processo a carico di Veronica Panarello. Come rivelato dall’inviata della trasmissione Pomeriggio 5, oggi sarà una data importantissima in quanto nell’aula del Tribunale di Ragusa si svolgerà la requisitoria dell’avvocato Francesco Villardita, legale della presunta assassina di Lorys Stival. Il suo compito sarà quello di dimostrare come quanto raccontato finora dalla sua assistita rappresenti effettivamente la verità. Un compito certamente arduo, alla luce dei gravissimi indizi di colpevolezza a carico di Veronica Panarello, ed a tal fine l’avvocato Villardita effettuerà una ricostruzione dettagliata dei fatti, come indicato dalla madre del piccolo ucciso il 29 novembre 2014. Il legale si fa forte di quanto finora detto dai magistrati nel corso della loro requisitoria, nell’ambito della quale hanno ritenuto plausibile la relazione tra la donna e il suocero, nonché nonno paterno, Andrea Stival, dalla stessa accusato di essere il vero assassino del figlio. In merito è bene ribadire come il pm, nonostante abbia evidenziato come possibile movente la scoperta della piccola vittima di una relazione extraconiugale tra la madre ed il nonno, abbia comunque escluso un coinvolgimento di Andrea Stival nel delitto del nipotino. Non a caso, a breve si potrebbe assistere all’archiviazione della sua attuale posizione di indagato. L’avvocato Villardita, dunque, dovrà giocare bene tutte le carte a sua disposizione e che vedono da un lato una mezza verità sostenuta anche dal pm e dall’altro lato la convinzione dei magistrati dell’estraneità del suocero nel delitto.