Michele Egli, il 42enne cognato di Nadia Arcudi ha confessato ieri il suo omicidio. Ad un mese esatto dal ritrovamento del corpo senza vita della donna, maestra 35enne di Stabio, dunque, è arrivata l’attesa svolta: è l’uomo arrestato ad aver ucciso e occultato il cadavere della cognata. A distanza di alcune ore dalla confessione il giallo non è ancora del tutto risolto in quanto mancherebbe un tassello importante: come e perché Nadia Arcudi è stata uccisa? In un primo momento, dopo il suo arresto, Michele Egli aveva respinto con forza l’omicidio della cognata asserendo però di essere stato lui ad averne nascosto il corpo. Da questo momento in poi, alla luce della seconda confessione, l’inchiesta proseguirà al fine di chiarire ancora i restanti lati al momento oscuri. Secondo quanto riportato da Intelligonews.it, tuttavia, il movente maggiormente accreditato secondo gli inquirenti sarebbe quello di natura economica, legato presumibilmente a questioni ereditarie. Le indagini attualmente in corso mirano a chiarire ulteriormente il giallo sulla morte terribile di Nadia Arcudi.
A poco più di un mese dal delitto di Varese, la svolta: Michele Egli ha confessato di aver ucciso la cognata Nadia Arcudi. La donna, 35enne e maestra è stata ritrovata priva di vita in un bosco al confine fra le province di Como e Varese, presso Rodero. L’interrogatorio del Procuratore Pubblico ha messo alle strette Egli, che ha ammesso di aver compiuto l’omicidio. A discapito di quanto sospettato nei giorni addietro, l’uomo avrebbe agito da solo, una versione che si accorda con quanto risultato finora dalle indagini istruttorie. Nella fase iniziale, riporta Il Corriere della Sera, Michele Egli aveva ammesso agli inquirenti di aver soltato abbandonato il cadavere, ma anche in questa nuova sede non ha chiarito il movente che lo ha spinto a compiere l’omicidio. Secondo gli investigatori, Nadia Arcudi potrebbe essere stata uccisa perché non corrispondeva le attenzioni amorose del cognato e non per motivi economici, come era stato invece evidenziato dalle prime piste seguite. Michele Egli era stato ritenuto subito il principale sospettato, fin da quando aveva ammesso di aver trovato la cognata già morta all’interno della sua abitazione. Una versione che non ha convinto gli inquirenti, che hanno deciso di accusare l’uomo di aver soffocato la vittima ed infine di aver abbandonato il suo corpo.