Il caso di Padre Graziano, il religioso accusato e condannato a 27 anni di carcere in primo grado per l’omicidio di Guerrina Piscaglia potrebbe essere affrontato questa sera nel corso della nuova puntata di Chi l’ha visto. Nel frattempo, durante la fascia quotidiana di oggi è stato trasmesso il video con l’intervista ad un confratello del frate congolese, il quale ha lanciato un’accusa ben precisa. A sua detta, infatti, i giudici popolari sarebbero stati suggestionati dai giornalisti e dalla stampa in generale. Il confratello ha confermato che Padre Graziano è “molto tranquillo, sereno”, mentre non si è espresso sulla condanna almeno fino alle motivazioni della sentenza. A sua detta, il presunto assassino di Guerrina Piscaglia si fiderebbe a pieno della giustizia italiana e spera che la sua innocenza possa venire fuori. Il frate ha ribadito di credere nell’innocenza di Padre Graziano anche alla luce dell’intera vicenda sulla quale non ha però una sua idea precisa di quanto accaduto a Guerrina.



Dopo la condanna in primo grado a 27 anni di reclusione, i riflettori restano accesi su Padre Graziano, il religioso di origine congolese accusato di essere l’assassino di Guerrina Piscaglia, la casalinga 50enne misteriosamente scomparsa da Ca’ Raffaello il primo maggio di due anni fa. Nel corso della fascia quotidiana odierna del programma di Rai 3 Chi l’ha visto, si è tornati a parlare del caso, riproponendo il video della lettura della sentenza da parte della Corte d’Assise di Arezzo, con la quale veniva condannato Padre Graziano, colpevole dell’omicidio e dell’occultamento di cadavere di Guerrina Piscaglia. Dopo la sentenza di qualche settimana fa, esattamente lo scorso 24 ottobre, l’inviato di Chi l’ha visto tentò di intervistare il religioso ma quest’ultimo si oppose anche violentemente scegliendo il silenzio di fronte alla domanda: “Dov’è Guerrina?”. Oggi, lo stesso inviato si è collegato con il programma di Rai3 da Roma, esattamente nei pressi del convento dei frati premostratensi che continua ad ospitare il frate Padre Graziano, presunto assassino della donna 50enne. Il giornalista ha ripercorso le tappe del giallo, dall’arresto del religioso congolese alla sentenza, nel corso del quale la struttura religiosa ha sempre accolto il frate. Ad oggi Padre Graziano continua ad essere ospitato nel medesimo convento e tutti i confratelli crederebbero alla sua innocenza. Lo stesso vescovo di Arezzo, intervistato da Chi l’ha visto, ammise che nel caso di Guerrina ed a carico di Padre Graziano servivano prove certe della sua colpevolezza prima di una condanna. “Ha collaborato in tutti i modi possibili ed immaginabili. Non c’è uno straccio di prova”, aveva asserito il vescovo ribadendo le parole della difesa del prete, secondo la quale per parlare di omicidio sarebbe stata necessaria la presenza di un morto, in mancanza di ciò non sarebbero sussistiti i reati a carico dell’uomo. “Hanno costruito il mostro”, aveva commentato ancora. Secondo i giudici della Corte d’Assise di Arezzo, tuttavia, non ci sarebbero dubbi: ad uccidere ed occultare il corpo di Guerrina Piscaglia sarebbe stato proprio Padre Graziano. Il caso potrebbe essere approfondito ulteriormente anche nel corso della puntata di Chi l’ha visto in onda oggi in prima serata.

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