Si avvicina la nuova udienza preliminare che vedrà protagonista per la seconda volta e di fronte ad un nuovo giudice Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa. Alla vigilia dell’udienza nella quale il gip Elsa Iadaresta si esprimerà sul rinvio o meno a giudizio a carico dell’uomo, come riporta Il Tirreno sarebbero emerse alcune novità importanti. L’avvocato Cavani avrebbe infatti smentito una ipotetica inchiesta bis che tanto si era vociferata in questi giorni, ma soprattutto avrebbe smentito la voce secondo la quale i figli possano essere presto sentiti, in modo particolare il figlio maggiorenne Daniele Logli. Ciò che è certo, secondo la procedura penale, è che tutto ciò che dal marzo 2015 ad oggi è emerso, comprese le piste alternative (da quella del boschetto a quella del cimitero di Orzignano), i numerosi dubbi ed i tanti sospetti su dove possa essere stato occultato il corpo, non potrà essere inserito e valutato nel corso dell’udienza che avrà luogo presso il tribunale di Pisa nella giornata di domani.
Cresce l’attesa in vista della nuova udienza preliminare-bis alla quale si sottoporrà domani Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa. L’uomo, accusato di omicidio e occultamento di cadavere, potrebbe essere rinviato a giudizio e, in tal caso, potrebbe scegliere per il rito abbreviato. Sarebbe questa la maggiore indiscrezione che negli ultimi giorni ha caratterizzato il giallo attorno alla scomparsa dell’imprenditrice di Gello di San Giuliano Terme. Intanto, anche ieri la trasmissione Pomeriggio 5 si è occupata del caso. La mancanza di ulteriori accertamenti prevista in caso del rito abbreviato, come evidenziato dall’inviata, potrebbe anche significare la fine di ulteriori accertamenti e ricerche nel famoso boschetto al centro del caso ed i resti della povera donna potrebbero non emergere mai più. Un altro dettaglio riguarderebbe il luogo nel quale il corpo di Roberta Ragusa sarebbe stato nascosto: inizialmente l’occultamento potrebbe essere avvenuto nel boschetto per poi essere spostato in un secondo momento. La trasmissione ha analizzato a fondo il luogo indicato dalla vigilessa giungendo alla conclusione che nei mesi invernali, proprio il punto indicato dalla testimone porterebbe alla creazione di un ristagno. E’ qui che sarebbe stato nascosto il corpo della donna? Lo spostamento potrebbe essere avvenuto nei mesi successivi, più caldi, verso un luogo più sicuro. Queste domande potrebbero interrompersi in seguito alla scelta del marito Antonio Logli, in caso di processo.
Nella mattina del prossimo venerdì 18 novembre, Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa, con la sua presenza davanti al nuovo Gip, Elsa Iadaresta, potrebbe aprire una nuova pagina in merito al giallo sull’imprenditrice di Gello di San Giuliano Terme, misteriosamente scomparsa nella notte tra il 13 ed il 14 gennaio 2012. Si tratta dell’udienza preliminare-bis, con la quale il giudice si esprimerà ufficialmente sul rinvio o meno a giudizio a carico dell’uomo, secondo la Procura accusato dell’omicidio e della distruzione del cadavere della moglie. Un giallo controverso, ricco di indizi, bugie e silenzi e che ha visto finora la famiglia di Roberta Ragusa lottare affinché venga fatta chiarezza e soprattutto giustizia su quanto accaduto alla giovane donna e mamma. Intanto, nella giornata di ieri sono emerse alcune novità sul caso, direttamente nel corso della trasmissione Pomeriggio 5. Il famoso boschetto emerso nei mesi scorsi grazie al lavoro di giornalismo investigativo messo in atto da Fabrizio Peronaci del Corriere della Sera, torna nuovamente al centro del giallo. Quello che avverrà il prossimo venerdì mattina è tutt’altro che certo. Secondo le indiscrezioni finora trapelate, in caso di rinvio a giudizio Antonio Logli potrebbe scegliere la strada del procedimento con rito abbreviato. In questo caso, infatti, non verrebbero fatti ulteriori accertamenti a suo carico, ma una domanda continuerebbe a restare senza una risposta: che fine ha fatto il corpo della moglie Roberta Ragusa? Tra i luoghi ipotizzati e nei quali potrebbe essere stato occultato il corpo della donna c’è proprio il famoso boschetto poco distante dalla stazione di San Giuliano Terme e dalla stessa abitazione di Antonio Logli, nella quale ora abita la sua nuova compagna Sara Calzolaio e dalla quale Roberta sarebbe misteriosamente scomparsa. È stato nascosto inizialmente qui il cadavere della donna, prima di essere occultato altrove? Domande che al momento continuano a restare aperte e che in caso di processo – qualora Logli scegliesse il rito abbreviato – proprio le dichiarazioni della vigilessa sul boschetto non verrebbero prese in considerazione. La mancanza di maggiori accertamenti su questo aspetto, dunque, eviterebbe ulteriori ricerche nel boschetto, un luogo il quale potrebbe realmente nascondere i resti della povera Roberta Ragusa.