E’ un giallo sempre più ricco di misteri quello relativo al delitto di Gianna Del Gaudio. In attesa di ulteriori riscontri sui reperti in mano agli inquirenti, l’attenzione è rivolta alle dichiarazioni del figlio Paolo rese note dal settimanale Giallo. L’uomo è convinto che ad uccidere la madre sia stato un estraneo ma non un ladro. Questa sua ipotesi avrebbe fatto cadere i dubbi finora nutriti nei confronti del padre ed unico indagato a piede libero, Antonio Tizzani: “Io credo solo alle prove e finora non ci sono prove contro mio padre”, ha dichiarato il figlio minore il quale, dal giorno del delitto di Gianna Del Gaudio ha ospitato Antonio Tizzani nella sua abitazione. “A rivelarci la verità sarà solo quel Dna, unito al racconto fatto da mio padre”, ha aggiunto il giovane al settimanale diretto da Andrea Biavardi. Paolo Tizzani è sempre più certo che ad uccidere la madre sia stato qualcuno che ce l’aveva con la donna, al punto da toglierle la vita in un modo violento.
Non si placano i dubbi sul delitto di Gianna Del Gaudio, la professoressa sgozzata lo scorso agosto nella sua abitazione di Seriate. I primi dati sul Dna e che scagionerebbero Antonio Tizzani, marito ed unico indagato, non avrebbero però fatto calare i sospetti sull’uomo, anche alla luce dell’assenza di riscontri con il suo racconto. Come evidenzia ancora una volta anche il settimanale Giallo, infatti, non ci sarebbero dati certi in merito al presunto uomo incappucciato descritto da Tizzani. Le telecamere della zona non lo avrebbero inquadrato né sarebbe mai stato visto dai vicini. Il medesimo settimanale, inoltre, apre la strada ad un nuovo dubbio sul conto del marito di Gianna Del Gaudio: e se si fosse cambiato gli abiti prima di chiamare i soccorsi? Ci sarebbe sempre un buco di diversi minuti nel suo racconto e sembra sempre più strano che non si sia minimamente macchiato di sangue. Lo avrebbe dichiarato lui stesso e sarebbe risultato anche dai accertamenti dei Ris.
Non si fermano le indagini sull’omicidio di Gianna Del Gaudio, la professoressa in pensione uccisa nella sua villetta a Seriate, in provincia di Bergamo, nella notte tra il 26 ed il 27 agosto scorso. A restare per il momento l’unico indagato è il marito di Gianna Del Gaudio, Antonio Tizzani, che si è sempre detto innocente. Le indagini, come spiega l’avvocato Daniele Bocciolini sul settimanale Giallo, si stanno concentrando su vari elementi tra cui quello della traccia di Dna mista sui guanti trovati nel sacchetto di mozzarelle insieme all’arma del delitto. “Sono stati effettuati – afferma il legale – circa 70 prelievi di campioni di Dna ai familiari e ai conoscenti al fine di compararli con la traccia rinvenuta sui guanti e su quelle che saranno isolate sul sacchetto e sull’arma, cioè il cutter. Come per il caso Yara, il Ris è chiamato a decifrare un ‘ignoto’ genetico. L’unica certezza che avvalora ancor di più l’insussistenza dei ‘gravi indizi’ a carico del marito è che il profilo genetico non corrisponderebbe né a lui né a quello dei figli. E’ evidente che questo risultato volge a suo favore, ma saranno fondamentali gli esiti degli altri esami, anche sulle tracce rinvenute in casa. E’ giusto non escludere alcuna pista”.
Chi è l’assassino di Gianna Del Gaudio? A quasi tre mesi dall’atroce delitto di Seriate nel quale ha perso la vita l’ex professoressa 63enne, sgozzata nella notte tra il 26 ed il 27 agosto nella sua abitazione, la domanda cardine dell’intero giallo resta ancora senza risposta. Gli inquirenti continuano a nutrire dubbi e sospetti sul marito Antonio Tizzani, ad oggi il solo indagato a piede libero, ma le indagini proseguono, alla ricerca di maggiori dettagli e in attesa dei risultati sui reperti in grado di portare all’aspettata svolta. Tante le piste finora al vaglio: quella iniziale del marito e relativa al misterioso uomo incappucciato, quella di Ignoto 1, il cui Dna è stato lasciato sui guanti in lattice trovati insieme all’arma del delitto di Gianna Del Gaudio. E poi ancora la tesi del ladro e quella non trascurabile del depistaggio. In una di queste direzioni potrebbe trovarsi la verità sulla morte misteriosa dell’ex insegnante. Intanto, ad avanzare nuove possibili ipotesi è la stessa famiglia della vittima, a partire dal figlio minore Paolo Tizzani. Il giovane ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni al settimanale Giallo, avanzando i suoi dubbi, misti a paura ed angoscia. “Sono convinto che ad ammazzare mia mamma non sia stato un ladro ma comunque una persona a noi sconosciuta”, ha dichiarato Paolo Tizzani. Questa convinzione, se da una parte sarebbe servita ad alleggerire i dubbi in merito al padre Antonio Tizzani, dall’altra avrebbe sollevato nuovi timori: “Adesso abbiamo paura che, chiunque sia stato, possa tornare a uccidere anche noi”. Ma chi potrebbe aver voluto così fortemente la morte di Gianna Del Gaudio ed eventualmente quella del resto della sua famiglia? Mentre in un primo momento anche Paolo Tizzani, che oggi ospita il padre nella sua casa a pochi metri dalla villetta dove è stata uccisa la madre, aveva coltivato qualche dubbio sulla posizione del padre Antonio, adesso sembra credergli sempre di più. Intanto, i figli Paolo e Mario, insieme al padre indagato, restano in attesa dei risultati delle analisi compiute dai carabinieri del Ris nella villetta di Seriate trasformatasi nel luogo del delitto dell’ex insegnante e sull’arma, un grosso taglierino, rinvenuta lo scorso 6 ottobre.