Purtroppo non finisce bene la vicenda della palazzina esplosa e crollata ieri a Firenze: le ultime notizie che arrivano dalla notte appena passata a scavare sotto le macerie per trovare l’ultima componente della famiglia Mantione, dopo che padre e due figlie erano stati estratti tutti vivi, sono pessime. Purtroppo la mamma, Valentina Mantione, non ce l’ha fatta ed è stata trovata morta sotto le macerie; tragedia, una esplosione che si è sentita in tutto il quartiere e che ad oggi pare proprio essere stata frutto di una fuga di gas. Roberto Mantione, il padre di famiglia che è stato estratto vivo dalle macerie assieme alle figlie, sarebbe il più grave dei tre e sono stati tutti trasportati all’ospedale di Ponte a Niccheri. Forti le ustioni, soprattutto su Mantione e una delle bambine, queste ultime trasferite in seguito al Meyer. Arrivato a supporto delle squadre anche un nucleo speciale della Protezione Civile, giunto direttamente da Prato e specializzato nello scovare persone in situazioni analoghe. La palazzina, una villetta unifamiliare, sarebbe stata circondata in queste ore a vari parenti della famiglia, fra cui il fratello della donna. Lesionate anche le case vicine, fra cui quella di uno dei testimoni, Marco Villani. Come riporta La Nazione, l’uomo è riuscito a salvarsi per miracolo ed avrebbe sentito odore di gas poco prima che avvenisse l’esplosione. 



Continua a salire il bilancio delle persone ferite durante il crollo del palazzo a Firenze. Per ora le notizie sembrano riguardare una famiglia intera, composta dai genitori e da due figlie molto piccole, di 8 e 6 anni. Il nucleo familiare è stato comunque trasportato immediatamente in ospedale e sono rimasti ustionati. Questo particolare potrebbe quindi confermare l’ipotesi che la causa che ha portato al crollo della struttura possa essere una fuga di gas. Rimane ancora da trovare invece la madre delle due bambini, che potrebbe essere ancora al di sotto delle macerie. Alcuni testimoni riferiscono inoltre che nella palazzina esplosa fosse presente anche un’altra coppia di residenti, ma non esistono per ora conferme. Secondo alcune testimonianze, la coppia infatti non si trovava in casa al momento dell’esplosione ed abitava nell’appartamento affianco a quello della famiglia colpita. Nel frattempo i soccorsi continuano ad illuminare il posto con i riflettori, in modo da individuare al più presto altri feriti. 



Attimi di terrore a Firenze, dove alle 20:40 circa è avvenuta una forte esplosione all’interno di un palazzo. Il palazzo è poi crollato e si teme per la vita degli occupanti. La zona interessata è precisamente quella di Villamagna, una frazione di Bagno a Ripoli. Le squadre di soccorso, unitamente ai Vigili del fuoco ed alle autorità di Polizia, si sono adoperate subito per verificare la presenza di vittime al di sotto delle macerie. Secondo i primi aggiornamenti dati dai telegiornali nazionali, potrebbero essere infatti due le persone colpite dall’esplosione. Per ora il Sindaco del paesino ha confermato, come riporta La Nazione, la presenza di tre feriti. L’immobile non sarebbe crollato totalmente, ma solo una parte. La paura è che comunque al di sotto delle macerie siano rimaste altre persone, oltre quelle già soccorse. Non si conoscono ancora le cause dell’evento, anche in base a quanto riportato da un testimone, ci sarebbe stato un grande boato a cui è seguito del fumo. Proprio per questo particolare si teme che la causa scatenante possa essere una fuga di gas. Gli aggiornamenti dell’ultimo minuto parlano di un uomo e di sua figlia che sarebbero stati estratti vivi dalle macerie del palazzo crollato.



Il crollo della palazzo a Firenze non è il primo evento tragito che il capoluogo toscano ha subito in un anno. Risale infatti allo scorso novembre il crollo di una trivella, sita in viale Guidoni, di cui si è ricevuta la perizia proprio in questi giorni. 400 pagine sull’incidente, che verrà discusso il prossimo 17 gennaio in udienza probatoria. Sventata all’epoca una strage, dovuta ad un cedimento del terreno sotto il forte peso della trivella, in aggiunta ad alcuni errori tecnici effettuati dal manovratore. Queste le prime ipotesi, che potrebbero essere confermate già nei prossimi giorni e che sono contenute nella relazione depositata da Silvano Carmignani, geologo, e Muzio Gola, professore del Politecnico di Torino. Intanto sono nove le persone finite sul registro degli indagati con l’accusa di disastro colposo. Fra questi il titolare dell’impresa che ha assunto i lavori di costruzione della linea due tramviaria, la coop CMB, il direttore ed il capo del cantiere, l’impresa secutrice ed infine anche gli operai.