Non c’era solo marijuana nell’appartamento dove sabato scorso è morto Vittorio Bos Andrei, conosciuto come Cranio Randagio. Alla festa organizzata in via Anneo Lucano, alla Balduina, circolavano anche anfetamine e cocaina: lo hanno rivelato altri partecipanti al party che sono stati ascoltati da Claudio Cacace, il dirigente del commissariato Monte Mario. Come riportato da La Repubblica, la droga non sarebbe stata portata da un pusher, bensì da qualcuno degli invitati. Uno di loro tra l’altro ha precedenti per spaccio. Il sostituto procuratore Pierfilippo Laviani ha disposto intanto l’acquisizione dei tabulati telefonici dei cellulari degli invitati alla festa e la scheda di intervento dei medici del 118. C’è però un aspetto in particolare che va chiarito: cosa è accaduto tra le 14, quando gli amici hanno provato a svegliare Cranio Randagio, e le 15.05, quando è partita la chiamata all’ambulanza.



Il caso di Cranio Randagio vive ancora una duplice direzione: dal lato delle indagini, si attende ancora ad una settimana dalla tragedia che ha visto la morte di Vittorio Bos Andrei i risultati completi dell’autopsia, specie in ambito tossicologico e istologico; dall’altro però la lunga coda della polemica sulla autoesclusione da X Factor dei Daiana Lou che hanno attaccato in diretta live il sistema del talent che dopo un omaggio molto bello e toccante ad un rapper morto ingiustamente presenta il “conto” con pubblicità e lo stile “the show must go on”. Una giornata intera ieri passata a discutere sulle parole aspre dei Daiana Lou che però ieri sera hanno parlato in una intervista a Blogo raccontando la loro reale versione, il loro retroscena che prova a dare una spiegazione a quelle parole contro X Factor dopo il caso Cranio Randagio. «X Factor è una macchina meravigliosa, ma ci sentivamo schiacciati. Non ci sentivamo a nostro agio già da una settimana e il testo della canzone di Cranio Randagio che abbiamo cantato in apertura di puntata (Petrolio) ci ha destabilizzato definitivamente», hanno confessato i due ragazzi autoesclusi dal talent di Sky, non senza polemiche. Leggendo le parole dl testo di quella canzone di Cranio Randagio in effetti è difficile rimanere indifferenti, specie vedendo poi come si è conclusa la giovane vita di un ragazzo come tanti: «Io volerò, io volerò via come un gabbiano pure se il petrolio mi pesa sul dorso smorzando la scia io volerò via, io volerò via perché nel cielo c’è molto di più che in questa terra sbranata da gru che in questo oceano sempre meno blu» (ritornello di “Petrolio”, testo di Vittorio Bos Andrei).



Si è svolta oggi la camera ardente di Cranio Randagio, il giovane rapper 22enne, al secondo Vittorio Bos Andrei, alla quale hanno preso parte molti amici e fan, in vista del funerale che si svolgerà invece in forma privata. Repubblica.it la mamma del rapper trovato morto in un appartamento della Roma bene lo scorso sabato, Carlotta, ha voluto ricordare il figlio come un’anima fragile ma anche come un artista combattente. “Mi mancherà da pazzi mio figlio Vittorio e mi mancherà Cranio Randagio”, ha asserito la donna. Carlotta ha poi evidenziato come l’arte di Cranio Randagio ha permesso al giovane di trasformare il suo dolore in forza. La vicenda legata alla sua morte resta ancora del tutto misteriosa. La madre Carlotta Mattiello chiede che possa essere fatta chiarezza sulla morte dell’amato figlio: “Ho sentito mio figlio alle 20 e poi non ho più sentito nessuno se non due poliziotti alle 16 del pomeriggio seguente”, ha raccontato. Oggi la donna piange per un doppio lutto, “per mio figlio e per l’artista”.



Ieri sera durante il live di X Factor 2016 c’è stato il giusto ricordo nei confronti dello scomparso Cranio Randagio. I Daiana Lou poi hanno alzato un polverone con l’addio anticipato alla trasmissione anche per il fattore commerciale esaltato proprio durante il memorial a Cranio Randagio. Di questo ha parlato su Facebook Selvaggia Lucarelli che sottolinea: “A X Factor c’erano due tizi davvero bravi, i Daiana Lou. Questi sono entrati a X Factor piegandosi alla regola più commerciale e discutibile della televisione e cioè raccontare le loro disgrazie. (La famiglia di lei non vuole più vederla perchè i genitori sono testimoni di Geova e lei è uscita da quel mondo quindi è diventata una reietta). Succede poi che Alvaro Soler gli assegna ”Dio come ti amo”. A un certo punto prendono la parola e sottolineano: Scusate ma X Factor non è la nostra idea di felicità e poi passare dal tributo a un ragazzo morto (Cranio Randagio) alla pubblicità delle patatine è troppo strano. Ce ne andiamo”. Ora io non ho capito se in questi giorni Bob Dylan abbia convinto troppa gente che l’assenza si faccia notare ancor di più della presenza. Non so se i due abbiano cercato una scusa per scappare da Soler. Fatto sta che raccontare i vostri drammi e poi cantare la vostra canzoncina come se niente fosse è stato il vostro esordio in televisione. Voi siete la tv che mescola i drammi alle patatine. Se poi dopo non so quante selezioni avete realizzato di essere duri e pur e che volete tornare ad essere quelli che la tv la vodono solo nelle vetrine, fate come vi pare. Sappiate che avete perso due grandi occasioni: quella di mostrare ancora il vostro talento e quella di partecipare a uno dei pochi programmi che non meritava la vostra lezioncina moralistica“, clicca qui per il post di Selvaggia Lucarelli.

La morte di Cranio Randagio, giovane rapper conosciuto a X Factor, resta al centro dell’attenzione della cronaca e non solo. Dopo l’omaggio di ieri del talent Sky e la polemica dei Daiana Lou, a parlare ancora una volta è la madre del 22enne morto in circostanze ancora da chiarire lo scorso sabato a Roma. In una intervista ai microfoni de Il Messaggero, la donna ha dichiarato: “I suoi testi arrivavano prima a me, ancor prima di tutta l’altra gente”. La madre del rapper Vittorio Bos Andrei ha poi voluto descrivere come era realmente suo figlio: “Era un ragazzo come ce ne sono tantissimi anche se per me era speciale, però aveva un’anima fragile ma attraverso l’arte è riuscito a trasformare il suo dolore in forza, coraggio speranza”. In questo modo, Cranio Randagio è riuscito anche a diventare un punto di riferimento per tanti suoi coetanei e non solo, come è stato possibile notare in questi giorni alla luce dei numerosi commenti e stati sui social in ricordo del rapper 22enne. “La sua anima vola via fragile e la sua forza rimane nelle sue canzoni”, ha chiosato la madre di Cranio Randagio.

Tralasciato X Factor con il codazzo di polemiche dopo il bel omaggio a Cranio Randagio – davvero bello – e le parole dei concorrenti autoeliminati, oggi a Roma in tanti hanno voluto arrivare alla camera ardente allestita al Policlinico Gemelli tra le 11 e le 17. Un ultimo saluto, un ultimo abbraccio alla madre Carlotta e ai fratelli, un modo di dire ciao ad un ragazzo davvero simpatico che in tanti avevano notato nella scorsa edizione del X Factor: Cranio Randagio e famiglia attendono giustizia, con gli inquirenti che proseguono nelle indagini per stabilire cosa davvero ha messo fine alla giovane esistenza di Vittorio Bos Andrei. Un centinaio di persone tra amici, fan e familiari stanno rendendo saluti in questa prima parte della giornata al corpo di Cranio Randagio, in attesa che vengano stabiliti i funerali che saranno però, per volere della madre, in forma strettamente privata. «Vi preghiamo di rispettare questa volontà. Per amore di Vittorio e di tutti coloro che lo amano vi promettiamo che ci sarà presto occasione di ritrovarci tutti in una “grande festa con tanto casino” in suo onore, come lui avrebbe desiderato», sono le parole di mamma “randagia” scritte su Facebook due giorni fa.

Su Cranio Randagio il web è tutto un subbuglio: per larga parte, pesa la “lezioncina” forse un po’ moralistica dei Daiana Lou che si sono autoesclusi da X Factor dopo aver ravvisato “non si può ricordare un ragazzo morto e poi mandare la pubblicità delle patatine”; dall’alto resta il grande vuoto di un ragazzo come Vittorio Bos Andrei che è morto in circostanze strane ma che era davvero amato da tantissimi fan, oltre agli amici e alla famiglia. “Ti ricorderò per sempre così, quando scrivevi «Nessun non ce la farai vale quanto un non mollare» ciao Cranio Randagio”, è solo uno dei grandi e commoventi saluti al simpatico Vittorio. «Oggi postiamo le canzoni di Cranio Randagio ma ricordiamocelo quando ascoltiamo un emergente distrattamente: ascoltiamo l’anima in tempo». Piaceva tanto e la fine così triste e insoluta non fa che alimentare il dolore per una perdita così: ieri è stato bello il saluto di X Factor perché non è stato eccessivo, né spettacolare. Un pianto e un saluto, sulle note della sua canzone: ecco qui il video ufficiale di X Factor appena uscito sull’omaggio di ieri sera Cranio Randagio.

Su Cranio Randagio ieri sera è stata la sua serata, con il saluto commosso di tutto X Factor, tra le lacrime Cattelan e Fedez, e dei vari compagni anche dello scorso presenti tra il pubblico. Un grande saluto e omaggio iniziale – rovinato poi dalla bagarre sulla eliminazione dei Daiana Lou – scelto in particolare da una scenografia per una volta sobria e senza svolazzi del grandissimo Luca Tommassini, vero artefice delle serate di X Factor. «Abbiamo voluto ricordare qualcuno che è entrato nella nostra vita e che ci ha toccato il cuore – ha detto Luca Tommassini, direttore artistico dello show, prima dell’inizio della puntata – e al quale siamo rimasti legati». Tutti seduti su una sedia in silenziose mentre sullo sfondo va in loop il testo e il video di Cranio Randagio della sua toccante “Petrolio” dove incredibilmente sembra profetizzare quanto poi accaduto di così tragico. «Io volerò, io volerò via come un gabbiano pure se il petrolio mi pesa sul dorso smorzando la scia io volerò via, io volerò via perché nel cielo c’è molto di più che in questa terra sbranata da gru che in questo oceano sempre meno blu». Ciao Vittorio.

Un’uscita clamorosa di scena ieri sera a X Factor sulla scia del ricordo di Cranio Randagio: infatti, dopo il bello e sobrio ricordo ad inizio puntata, dove tutti i concorrenti hanno voluto salutare un loro passato compagno morto troppo prematuramente e in modalità ancora non chiare. Ma lo choc arriva a fine puntata quanto il gruppo dei Daiana Lou si autoescludono e si ritirano con note fortissimamente polemiche: «Ci siamo resi conto che questa centrifuga non ci appartiene. Passare dal memoriale per un ragazzo morto alla pubblicità delle patatine non fa per noi. Il successo non è la via della felicità, noi siamo già soddisfattissimi così». Qualche fischio, molti applausi e un X Factor che non può fare altro che registrare il loro ritiro: forse tutto questo trambusto alla famiglia di Cranio Randagio non sarà proprio piaciuto, poteva essere davvero evitabile: invece che un buon ricordo come lo era stato fino alle fasi finali, ora rimangono code di polemiche “velenose” su un ragazzo che purtroppo, al netto di tutto, è morto davvero troppo giovane.

Ieri sera il saluto commosso di tutto X Factor al giovane rapper Cranio Randagio, in giornata sono attesi ancora gli esiti dell’autopsia in questa parallela e doppia rincorsa al destino di Vittorio Bos Andrei e della sua famiglia. Morto per un incidente o il festino a base di alcol e droghe ha inciso pesantemente? Nell’attesa di sapere cosa è davvero successo, su questi due fronti è intervenuta un attrice e artista romana, Elena Bonelli, che qualche anno fa aveva ideato un concorso per giovani talenti che Cranio Randagio aveva vinto continuamente. «Non ci credo. Non ci si può credere, non vorrei crederci ma è la cruda realtà. È stato il primo a vincere e lo portavo con me in tutte le occasioni di spettacolo che io facevo in cui potevo inserirlo ed era tenero, educato e dolcissimo», scrive con un post su Facebook la stessa attrice. Nel messaggio la Bonelli oltre a ricordare Vittorio, ipotizza anche cosa possa essere successo quella tragica notte nel festino romano: «Sono certa che si tratti di un incidente, perchè io Cranio non l’ho mai visto alterato e non mi ha mai dato l’idea che facesse uso di stupefacenti. L’ultima sua esibizione con me a luglio e poi è venuto all’Olimpico per la finalissima del concorso. Mai avrei pensato potesse finire così». Proseguono le visite private alla camera ardente allestita presso il Policlinico Gemelli, dove in tanti stanno in questi giorni rendendo omaggio all’artista, cercando di consolare mamma Carlotta, distrutta ma combattiva nel cercare di scoprire la verità sulla morte del suo Cranio Randagio.

Nella puntata che è iniziata da poco su Sky Uno di X Factor 2016 c’è stata una bella dedica nei confronti di Cranio Randagio. Il rapper ha perso la vita in circostanze che rimangono ancora ignote. E’ stata molto toccante la dedica che il programma gli ha dedicato in un’apertura che ha visto annunciare l’evento a un commosso Alessandro Cattelan. Tutti i ragazzi ancora in gara erano seduti su delle sedie sparse per il palcoscenico e con il video nello schermo in fondo di una delle canzoni di Cranio Randagio cantavano per lui. Per alcuni di questi è stato davvero molto difficile trattenere le lacrime per l’emozione di un giovane ragazzo e collega che se n’è andato via troppo presto. E’ bello comunque che la trasmissione che ha lanciato l’artista tragicamente deceduto decida di aprire la nuova puntata con una dedica proprio nei suoi confronti. 

Questa sera durante la puntata di X Factor verrà ricordato il giovane rapper Cranio Randagio, morto come sapete domenica scorsa a Roma in circostanze ancora del tutto ignote: amici, cantanti, giudici e l’intera trasmissione di Sky ha deciso di riservare un saluto particolare al loro simpatico rapper, eliminato lo scorso anno dopo un brillante cammino iniziale. Aveva legato con tanti anche a X Factor, da Giò Sada fino agli Urban Strangers per arrivare al suo amico forse più intimo durante il talent, quel Leonardo Dragusin anche lui scelto da Mika per approdare ai live. È proprio lui a svelare che questa sera a X Factor verrà ricordato Cranio Randagio, con un tweet di qualche ora fa: «Sono in viaggio verso Milano negli studi di X Factor per ricordare Cranio Randagio. Ore 21.15 su Sky Uno». Lo stesso Dragusin in questi giorni ha scritto spesso sul suo amico Vittorio, distrutto e disperato per quanto successo e incredulo quasi: «Dopo la scomparsa di Vittorio mi sono reso conto di una cosa.. E penso sia dura da credere. La morte fa più rumore della vita.», e ancora, «Vittorio ti ricorderò sempre come come un fratello. Riposa in pace».

Clicca qui per i tweet di Leonardo Dragusin dedicati all’amico Cranio Randagio

Questa sera durante la puntata di X Factor verrà ricordato il giovane rapper Cranio Randagio, morto come sapete domenica scorsa a Roma in circostanze ancora del tutto ignote: amici, cantanti, giudici e l’intera trasmissione di Sky ha deciso di riservare un saluto particolare al loro simpatico rapper, eliminato lo scorso anno dopo un brillante cammino iniziale. Aveva legato con tanti anche a X Factor, da Giò Sada fino agli Urban Strangers per arrivare al suo amico forse più intimo durante il talent, quel Leonardo Dragusin anche lui scelto da Mika per approdare ai live. È proprio lui a svelare che questa sera a X Factor verrà ricordato Cranio Randagio, con un tweet di qualche ora fa: «Sono in viaggio verso Milano negli studi di X Factor per ricordare Cranio Randagio. Ore 21.15 su Sky Uno». Lo stesso Dragusin in questi giorni ha scritto spesso sul suo amico Vittorio, distrutto e disperato per quanto successo e incredulo quasi: «Dopo la scomparsa di Vittorio mi sono reso conto di una cosa.. E penso sia dura da credere. La morte fa più rumore della vita.», e ancora, «Vittorio ti ricorderò sempre come come un fratello. Riposa in pace». Clicca qui per i tweet di Leonardo Dragusin dedicati all’amico Cranio Randagio

Niente esami nella giornata di ieri, con Cranio Randagio che resta un caso ancora irrisolto, fino a che non verranno resi noti gli esiti dell’esame autoptico tossicologico e istologico: che non sia morto per una malattia congenita al momento è l’unica vera novità tangibile nei giorni dopo la tragica scomparsa del rapper di X Factor. Il resto per ora sono solo supposizioni frutto dell’insieme di interrogatori degli amici con lui nel festino fatale di Roma, delle parole della madre Carlotta e dalle prime ricostruzioni degli inquirenti. Il dramma rimane visto che un giovanissimo rapper è morto in seguito ad una festa probabilmente a base di marijuana, anfetamine e alcol. O almeno, questo è quanto raccontato da chi era con Cranio Randagio la notte della sua morte: ma sentite cosa hanno detto ieri gli altri amici, quelli che si dicono i veri compagni storici del simpatico rapper Vittorio Bos Andrei. «Facciamo chiarezza: Vitto non era un tossicodipendente, era uno come noi, era il fratello di uno di noi e quella mattina con lui non c’erano amici, c’erano solo codardi. Noi, se Vittorio Andrei ci fosse morto davanti avremmo subito chiamato Mamma Carlotta», scrivono su Facebook alcuni coetanei di Cranio. I soccorsi infatti pare che siano stati chiamati un’ora dopo il suo malore, in quel lasso di tempo cosa è successo? «Forse nessuno avrebbe potuto salvarlo, ma in quell’ora dalle 14 alle 15:05 nessun amico avrebbe messo il profumo e pulito la casa, nessuno amico avrebbe mai detto alla polizia “Noi fumavamo solo erba, Vitto invece faceva uso di metanfetamine», proseguono gli amici di Cranio Randagio. La lettera accorata e che accusa direttamente i protagonisti di quella festa in appartamento a Roma concluse con questo pensiero un’altra volta molto diretto: «Se in quella casa maledetta ci fosse stato un solo amico di Vitto – conclude la lettera – quello non avrebbe esitato a dare l’opportunità a Mamma Carlotta di fare l’impossibile, perché un amico di Vitto sa che Mamma Carlotta con i suoi figli ha già fatto l’impossibile». Un caso ancora complesso e che attende la parola della scienza per quanto riguarda gli esiti degli esami tossicoloogici sul corpo senza vita di Vittorio: questa a prescindete la vera pessima e drammatica notizia di questa intricata matassa.

Ancora mancano novità sul fronte degli esami sul corpo di Cranio Randagio, con l’autopsia che attende ancora il dato definitivo sul lato tossicologico e istologico: intanto la madre di Vittorio Bos Andrei, Carlotta Matiello ha voluto scrivere di suo pugno una lettera-post su Facebook per ringraziare gli amici di Cranio, della loro vicinanza e di tutto l’affetto dimostrato, non lesinando critiche invece a chi era con lui nel momento della morte e che qualcosa forse sa ma non vuol dire (evidentemente). «E’ qui che colgo intanto l’occasione per ringraziare tutti coloro che da ogni parte e in ogni forma stanno raggiungendo il mio cuore e quello dei miei figli Vittorio, Sergio e Giovanni», scrive nella prima parte un post commosso per la scomparsa di Cranio Randagio. Poi la richiesta netta di questa donna molto forte nonostante tutto: «Chi volesse salutare Vittorio Bos Andrei, in arte Cranio Randagio, lo potrà fare presso la camera mortuaria dell’Ospedale Gemelli di Roma dalle ore 11 alle 17 di venerdì 18 novembre. I funerali si svolgeranno in data da destinarsi in forma strettamente privata. Vi preghiamo di rispettare questa volontà. Per amore di Vittorio e di tutti coloro che lo amano vi promettiamo che ci sarà presto occasione di ritrovarci tutti in una “grande festa con tanto casino” in suo onore, come lui avrebbe desiderato. Con amore Mamma Randagia».