Le scoperte che stanno fuoriuscendo dal grande progetto di studi sul Santo Sepolcro rischiano di diventare davvero clamorose: la Tomba di Gesù dopo più di 200 anni viene riaperta a Gerusalemme. Nel luogo dove si presume che il Cristo sia stato sepolto dopo la Crocifissione e dove avvenne il momento centrale della cristianità, ovvero la Resurrezione del corpo e dell’anima di Gesù: avviene in questi giorni lo studio incredibile dopo la decisiva iniezione di fondi che da tempo mancavano per poter aprire il Sepolcro e analizzare il contenuto. «Per la prima volta in oltre due secoli è stata riaperta la tomba di Gesù all’interno della basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme, il luogo in cui, secondo la tradizione, è stato deposto il corpo dopo la crocifissione. La prima volta fu aperta nel 1810, e prima di allora solo nel 1555», dichiara l’articolo del Mail Online. Ieri il giornalista e direttore della Scuola superiore di giornalismo della Rai, Antonio Socci, ha spiegato in un suo articolo su Libero tutte le ultime novità che sono state viste dai ricercatori dell’Università Nazionale Tecnica di Atene. Proprio durante le ricerche, sarebbero stati registrati vari eventi misteriosi, come strani aromi nell’aria e perturbazioni elettromagnetiche. “Cosa è stato ritrovato? Accadono davvero fenomeni misteriosi in quel luogo unico al mondo?”, queste due domande guidano l’analisi di Socci sulle presunte clamorose scoperte nella Tomba di Gesù.
Tra i reperti studiati dai ricercatori nella Tomba di Gesù uno su tutti ha espresso incredulità tra tutti gli studiosi presenti: «il 26 ottobre scorso i restauratori dell’Università Nazionale Tecnica di Atene hanno rimosso la lastra di marmo che copriva la roccia su cui, venerdì 7 aprile dell’anno 30, fu deposto il corpo di Gesù. I ricercatori ne hanno approfittato per cercare le prove che dimostrassero come la lastra fosse effettivamente quella citata nelle Sacre Scritture», scrive Antonio Socci su Libero. Proprio quella lastra potrebbe provare la presenza o meno di un’entità sovrannaturale in quel sepolcro a Gerusalemme: «il sito cattolico d’informazione Aleteia il 9 novembre ha pubblicato un articolo nel quale si parla di alcuni strani fenomeni verificatisi durante questi lavori. Prima di tutto «un “dolce aroma” che emanava dalla tomba», cosa che – secondo Aleteia – «ricordava le manifestazioni olfattive associate a certi santi». Su questo bisogna essere molto cauti, quasi scettici, perché potrebbe essersi trattato di autosuggestione o di residui di unguenti profumati, anche depositati lì dai pellegrini lungo i secoli», viene riportato dal collega di fede cattolica su Libero. Ma è proprio la lastra nella tomba di Gesù a sollevare più incredulità di ogni altro reperto: « certi strumenti di misurazione impiegati dagli scienziati sono stati alterati dalle perturbazioni elettromagnetiche. Quando venivano collocati in verticale sulla pietra sulla quale ha riposato il corpo di Cristo, gli apparecchi smettevano di funzionare o funzionavano male. La direttrice dei lavori, Antonia Moropoulou, ha affermato che è difficile immaginare che qualcuno abbia messo a rischio la propria reputazione per un “trucco pubblicitario».
Antonio Socci sul caso della Tomba di Gesù osserva varie anomalie sui reperti scoperti dagli studiosi dell’università di Atene e non arriva a conclusioni affrettate ma si limita giustamente a riportare quanto di interessante e particolare è stato scoperto in questi giorni. Riportando l’opinione di un noto vaticanista Marco Tosatti, autorevole vaticanista, viene fatta una particolare associazione di idee tra i presunti fenomeni fisici all’interno del Santo Sepolcro e la Sindone, il sacro velo in cui è stato deposto il corpo di Gesù dopo la crocifissione: «Quella pietra infatti – se è l’autentica roccia su cui fu deposto Gesù – è il luogo fisico su cui avvenne la resurrezione. Un evento unico nella storia verificatosi a contatto diretto con essa. Perciò – in via ipotetica – potrebbe anche essere plausibile che la pietra ne porti delle misteriose tracce fisiche, così come le porta la Sindone». Sia la Sindone che la pietra del sepolcro – anche se va ovviamente tutto ancora determinato e accuratamente studiato in profondità – paiono aver avuto influssi dopo uno sprigionamento di energia sovrannaturale. «C’è qualche collegamento fra il fenomeno ipotizzato dagli sulla Sindone e le anomalie inspiegabili avvenute agli strumenti di misurazione elettromagnetica posti sul sepolcro. L’interrogativo è quantomeno affascinante», chiude Socci citando Tosatti. La scienza continua ad indagare, la fede – come riporta lo stesso Socci – si rifà alle parole di un santo come Papa Giovanni Paolo II che sul Santo Sepolcro ha detto forse la verità più umile e allo stesso tempo profonda di tutta questa vicenda affascinante: «Questo è il luogo più sacro del mondo. Questa tomba vuota è la testimone silenziosa dell’evento centrale della storia umana».