La storia del biglietto nella borsa di Gianna Del Gaudio fa ancora discutere e le parole del figlio Paolo Tizzani dette ieri a La Vita in Diretta pesano come macigni: paradossalmente quanto riferito dal figlio di Antonio Tizzani rischia di inguaiare ancora di più la sua famiglia. «L’assassinio non è un ladro; è importante che l’assassino abbia preso un foglio, a parte la collana che non si trova, il motivo può essere che non è stato un ladro che voleva rubare, è andato dritto nella borsa per prenderlo». Se però davvero non è un ladro l’assassino della povera professoressa Gianna Del Gaudio, allora il cerchio potrebbe stringersi attorno alla famiglia e i conoscenti della donna. La versione di Antonio Tizzani intanto vacilla e anche gli altri componenti dovranno essere risentiti nelle prossime settimane per provare ad arrivare ad un punto di svolta nelle indagini, ancora lontane dallo scoprire chi ha ucciso Gianna. Con queste ultime parole però Paolo Tizzani mette in dubbio dunque l’ipotesi di un gesto feroce, compiuto a caldo, suggerendo di indirizzare le indagini verso qualcuno che aveva premeditato l’omicidio.



Nonostante gli sforzi costanti degli inquirenti, si fatica ancora ad intravedere la luce in fondo al tunnel nel caso di Gianna Del Gaudio, la donna di origini avellinesi sgozzata all’interno della sua villetta di Seriate la notte tra il 26 e il 27 agosto scorsi. A tre mesi di distanza dall’efferato delitto, l’unico indagato rimane il marito Antonio Tizzani, l’uomo che proprio negli ultimi giorni ha modificato la sua prima versione dei fatti sostenendo che nei frangenti in cui si consumava l’omicidio della moglie era impegnato nella riparazione di un ombrellone in giardino. Smentita, dunque, la tesi per cui il Tizzani era intento ad annaffiare le piante mentre Gianna Del Gaudio veniva brutalmente aggredita e uccisa. Il ferroviere in pensione dichiara di aver fornito una prima versione diversa da quella attuale poiché vittima di un’amnesia figlia del trauma di aver perso la moglie, ma tutti i passi effettuati dagli inquirenti si muovono nella direzione di verificare le sue parole. Chi crede senza vacillare all’innocenza del padre è Paolo Tizzani, figlio della coppia, che come riporta La Presse, a La Vita in Diretta ha sottolineato l’importanza di un dettaglio evidenziato dal padre nelle sue ricostruzioni: l’uomo incappucciato che fruga nella borsa della vittima e ne estrae un biglietto dandosi alla fuga. “Secondo me è importante che l’assassino abbia preso un foglio, a parte la collana che non si trova, il motivo può essere che non è stato un ladro che voleva rubare, è andato dritto nella borsa per prenderlo. Chissà cosa c’era scritto”, queste le parole del figlio di Gianna Del Gaudio e Antonio Tizzani. Accecato dal dolore o lucido al punto di aver individuato il movente del delitto di Seriate?

Leggi anche

Antonio Tizzani, chi è/ Processato per omicidio moglie Gianna Del Gaudio: le accuse, la difesa, l'assoluzioneGianna Del Gaudio e Daniela Roveri, la pista del serial killer/ Delitti a distanza di 4 mesi, casi irrisolti