Il giorno 23 novembre di ogni la Chiesa Cristiana ricorda e festeggia tra gli altri, così come riportato nel proprio martirologio, la figura di san Clemente I che durante la propria vita terrena si è dimostrato essere eccezionale credente ed uomo di Chiesa tant’è che venne eletto Papa, il quarto della storia. Noto da un punto di vista storico con il nome di Clemente da Roma, è vissuto nel corso del I secolo dopo Cristo. Non ci sono notizie certe sulla data di nascita salvo il luogo che è stata la città di Roma. Sul proprio conto ci sono diverse versioni sulla propria nomina a Santo Pontefice ed in particolare ci sono degli storici del passato che lo etichettano come il secondo Papa essendo stato nominato dallo stesso San Pietro. L’ipotesi più accreditata da un punto di vista storico è quello che lo vedrebbe quale quarto pontefice. Ci sono anche diverse versioni sulla sua vera identità con alcuni storici che lo hanno identificato anche nella persona di del console romano Tito Flavio Clemente che essendosi convertito alla religione cristiana venne fatto oggetto di martirio per volere del suo cugino l’imperatore Domiziano che era un fermo oppositore della religione di Cristo. Una versione che tuttavia è stata messa in dubbio da alcune evidenze storico come il fatto che san Clemente sia morto durante il regno di Traiano. Secondo un’altra versione san Clemente I probabilmente avesse delle origini filippesi. Inoltre, c’è un’altra versione secondo la quale san Clemente potesse far parte della famiglia di Nerone che storicamente era piena di cristiani che poi lui stesso decise di rendere oggetto di una persecuzione molto dura. Di certo, tutte le versioni storiche sono concordi nel ritenere che san Clemente I sia morto per martirio in un giorno tra l’anno 99 e l’anno 100 dopo Cristo. Tra l’altro anche questo dato va in contrasto con il fatto che il successore di san Clemente I ed ossia Evaristo sia stato nominato Papa nell’anno 97. In tal caso si tratterebbe della prima storica situazione di rinuncia all’ufficio di romano pontefice. Stando alla versione agiografica, San Clemente fu fatto oggetto di fu bandito in Crimea per il fatto di essere stato capace di far convertire alcuni potenti romani per un totale di circa 450 persone. Anche in Crimea ebbe modo di far arrabbiare l’imperatore Traiano che ne ordinò la gettata in mare legato ad un’ancora. Su questa vicenda esiste una leggenda secondo la quale ogni anno il mare recedeva di due miglia facendo emergere dal fondale marino un santuario costruitosi miracolosamente ed evidentemente dedicato al santo.
A Roma è presente la Basilica di san Clemente e per la precisione è posizionata nella valle stante tra il colle Esquilino e il Celio. La particolarità è che questa basilica è stata costruita esattamente sulla direttrice che unisce il Colosseo all’Arcibasilica Papale di San Giovanni in Laterano. All’interno della Basilica si possono ammirare una serie di affreschi che raccontano dei tanti miracoli che sono stati attribuiti a San Clemente I.
Il giorno 23 novembre la chiesa cattolica oltre a san Clemente I festeggia anche san Colombano, santa Felicita, santa Mustiola, san Sisinnio, san Clemente che è stato il primo vescovo della città francese di Metz, santa Lucrezia, sant’Anfilochio vescovo, san Severino, san Gregorio vescovo di Agrigento, beata Margherita di Savoia e il beato Michele Agostino Pro.