C’era grande attesa per l’udienza del processo in corso alla Corte d’Assise di Udine chiamato a fare luce sul duplice omicidio di Trifone e Teresa, i due fidanzati di Pordenone freddati con cinque colpi di pistola calibro 7,65 mentre erano in macchina in un parcheggio nei pressi del Palasport. A rendere dichiarazioni spontanee per la prima volta dall’inizio del processo è stato infatti Giosué Ruotolo, unico imputato per omicidio, che ha parlato per circa 5 minuti con voce rotta dall’emozione. L’ex commilitone di Trifone Ragone, come riportato da Il Giorno, ha dichiarato:”Da 8 mesi sono in carcere e ogni giorno aspetto che arrivi una guardia a dirmi “ci siamo sbagliati, devi uscire”. Posso aver dato poco peso a una cosa, nonostante le campagne in caserma invitassero chiunque sapesse qualcosa a parlare. Ma non avevo visto nulla di utile. E se devo pagare per aver parlato in ritardo sia, ma non per qualcosa che non ho fatto. Credo nella giustizia e nella mia totale estraneità e credo che questo processo servirà a dimostrarlo”. Le sue parole convinceranno la giuria o resteranno inascoltate?