Emerge un giallo dietro il delitto di Elisabeth Huayta Quispe, giovane 29enne peruviana strangolata nella tarda serata di ieri dal marito 56enne Vittorio Fernando Vincenzi. L’uomo è stato arrestato pochi istanti dopo aver commesso l’omicidio, al culmine dell’ennesima lite udita chiaramente anche dai vicini di casa dell’appartamento a Seveso, in Brianza. Attualmente nel carcere di Monza, come riporta il quotidiano Repubblica.it è stato già ascoltato dal sostituto procuratore Giulia Rizzo. Come annunciato, dunque, sarebbe emerso un aspetto misterioso nel caso terribile, l’ennesimo, di femminicidio e che lo stesso assassino reo confesso, ancora molto frastornato, non sarebbe stato in grado di chiarire. Al loro arrivo nell’appartamento, i Carabinieri avrebbero rinvenuto anche una pentola piena d’acqua in mezzo al corridoio. A cosa sarebbe servita? Secondo gli investigatori il 56enne avrebbe anche tentato di affogare la giovane moglie, prima di ucciderla strangolandola a mani nude. Ritrovato in cucina anche un biglietto nel quale l’uomo arrestato chiedeva scusa alla moglie ed agli stessi Carabinieri.
Ancora un caso di femminicidio, l’ennesimo, questa volta a Seveso, in Brianza, dove un imprenditore di 56 anni, Vittorio Fernando Vincenzi, nella serata di ieri ha strangolato la giovane moglie 29enne peruviana, Elisabeth Huayta Quispe, al termine dell’ennesima lite. Secondo quanto riportato da Repubblica.it, un anno fa la coppia aveva deciso di separarsi. Successivamente era stato tentato un nuovo riavvicinamento ma le liti erano proseguite al punto da portare la donna a denunciare il marito per minacce e ingiurie. Anche prima dell’omicidio era scoppiato un nuovo violento litigio, durante il quale il 56enne ha soffocato a mani nude la donna, davanti ai suoi due bambini e proprio alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il delitto brutale è avvenuto nel corridoio nella loro abitazione a Seveso, al secondo piano di un condominio poco distante dalla stazione. Ad allertare i Carabinieri, in seguito alle forti richieste di aiuto da parte della vittima, sono stati i vicini di casa. Al 112, a chiamare nei medesimi frangenti era stato anche il nipote di Vittorio Fernando Vincenzi, divenuto suo confidente. A lui, l’assassino, pochi attimi dopo l’omicidio della moglie Elisabeth Huayta Quispe, si era rivolto telefonicamente confidandogli: “Ho combinato un disastro”. Quando gli uomini dell’Arma hanno fatto irruzione nell’abitazione divenuta la scena del crimine, il 56enne aveva da pochi attimi nascosto il cadavere della moglie dietro un mobile della cucina, sprangandone l’ingresso al fine di evitare che i figli vedessero la giovane mamma senza vita. Aveva quindi lasciato i bambini in casa e si era diretto sul pianerottolo all’ultimo piano del palazzo, dove è stato trovato dai Carabinieri. Proprio al cospetto dei militari ha fornito una piena confessione, mentre i suoi bambini, rispettivamente di tre e un anno venivano condotti via dai parenti della vittima. Vittorio Fernando Vincenzi è stato arrestato per omicidio in flagranza di reato e si trova attualmente al carcere di Sanquirico, a Monza.