Mentre proseguono le indagini su uno degli ultimi gialli più intricati, quello relativo all’omicidio dell’ex insegnante di Seriate, Gianna Del Gaudio, non mancano i dubbi su alcuni aspetti dell’intero caso. Come riporta AvellinoToday.it, per gli inquirenti continua ad essere determinante la collana mai ritrovata appartenente alla povera vittima 63enne. Il suo ritrovamento, infatti, andrebbe a chiarire una volta per tutte anche i dubbi del figlio Paolo Tizzani, sempre più certo che dietro l’omicidio della madre non ci sia un ladro ma un estraneo penetrato nella villetta di Seriate con il solo intendo di uccidere Gianna Del Gaudio. Il sospetto che dietro l’intera vicenda possa celarsi l’ombra del depistaggio, tuttavia, continua ad essere molto forte ma soprattutto continua a vedere protagonisti proprio i membri della famiglia di Gianna, a partire dal marito ed unico indagato a piede libero, Antonio Tizzani. La soluzione del caso, dunque, potrebbe ancora tardare a giungere, almeno fino all’arrivo degli ultimi riscontri scientifici.
Il figlio di Gianna Del Gaudio, Paolo Tizzani, continua ad insistere sulla tesi del foglietto portato via dall’assassino dopo l’uccisione della madre. A sua detta, come rivela AvellinoToday.it, ad uccidere Gianna non sarebbe stato un semplice ladro, come ha ribadito anche alla trasmissione La vita in diretta. Secondo Paolo Tizzani, proprio il foglio portato via dall’assassino dalla borsa della madre conterrebbe il movente del delitto. Con le sue parole, tuttavia, Paolo andrebbe a sconfessare la versione finora fornita dal padre Antonio, unico indagato a piede libero, secondo il quale ad uccidere Gianna Del Gaudio sarebbe stato proprio un ladro. Gli inquirenti a tal proposito, starebbero ormai seguendo da tempo una sola direzione, quella del depistaggio. Qualcuno nella famiglia della vittima avrebbe finora mentito. Chi, tra il figlio secondogenito ed il marito di Gianna avrebbe fornito una versione non attendibile? Le indagini sul delitto di Seriate procedono senza sosta verso la soluzione di un giallo sempre più intricato.
Si avvicina rapidamente il terzo mese dall’uccisione di Gianna Del Gaudio, ex insegnante in pensione sgozzata con un solo fendente la notte tra il 25 ed il 26 agosto scorso all’interno della sua villetta di Seriate. Mentre continuano i dubbi sul marito della vittima ed unico indagato a piede libero, Antonio Tizzani, quest’ultimo insieme al figlio minore Paolo avrebbero finora avanzato una serie di possibili ipotesi e sospetti su quanto accaduto alla povera donna 63enne. Ad eccezione dell’ultimo sopralluogo compiuto nella villetta divenuta la scena del crimine, Antonio Tizzani si è chiuso nel silenzio e soprattutto nella casa del figlio minore, distante pochi metri dall’abitazione nella quale Gianna Del Gaudio ha trovato la morte in circostanze che restano ancora misteriose. La moglie di Paolo Tizzani, Elena, la donna che nei giorni successivi al delitto aveva parlato del fantomatico uomo incappucciato avvalorando così la tesi del suocero, salvo poi smentire tutto, secondo quanto trapelato dal settimanale Giallo avrebbe lasciato la sua casa per andare a vivere dai genitori insieme ai suoi figli. Paolo Tizzani non ha nascosto la sua preoccupazione per l’attuale situazione che, a sua detta, avrebbe stravolto la sua intera famiglia. “Forse c’è qualcuno che sa, ma di certo finora nemmeno la migliore amica di mia madre si è fatta avanti”, ha dichiarato il figlio di Gianna Del Gaudio al settimanale diretto da Andrea Biavardi. Lo stesso giovane, insieme al padre, avevano avanzato i loro sospetti su alcuni ex parenti con i quali avevano avuto una causa per questioni economiche. Ricordiamo inoltre che qualche dubbio era stato covato anche nei confronti di un collega ed amico di Gianna Del Gaudio, single e più giovane della vittima e che spesso si offriva di accompagnarla a casa dopo il lavoro. Solo sospetti, senza però alcun fondamento concreto. L’ultimo sospetto del figlio Paolo avrebbe a che fare con il timore che dietro l’assassinio della madre possa esserci non un ladro, non suo padre, bensì qualcuno di estraneo che avrebbe voluto fare del male all’intera famiglia. Eppure, nonostante le ipotesi ed i sospetti, gli inquirenti continuano ad essere convinti che il delitto sia maturato tra le mura della villetta di Seriate, quindi all’interno della stessa famiglia Tizzani. Il dubbio maggiore è che l’assassino sia stato colto da un raptus e che dopo l’omicidio di Gianna Del Gaudio abbia tentato, seppur maldestramente, di nascondere le prove e depistare le indagini.