E’ stato arrestato un uomo, sospettato per l’omicidio di Pamela Canzonieri, la donna ragusana uccisa nella notte tra il 17 ed il 18 novembre scorso in Brasile. Nelle passate ore erano giunte le indiscrezioni secondo le quali la polizia brasiliana avesse già concentrato la sua attenzione su vari sospettati. L’agenzia di stampa Ansa riporta l’arresto di un uomo, come confermato portavoce della polizia locale, Alberto Maraux. Il presunto assassino di Pamela Canzonieri sarebbe un vicino di casa della vittima 39enne siciliana con precedenti per traffico di droga. Il commissario responsabile del giallo per il quale è stata aperta un’inchiesta parallela anche da parte della procura di Ragusa, ha dichiarato: “Dopo aver sentito alcuni testimoni ho ritenuto necessario chiederne ai pm la custodia cautelare in carcere”, giustificando così l’arresto dell’uomo. Alcuni siti brasiliani avrebbero diffuso l’identità del presunto assassino di Pamela Canzonieri, non confermata però – al momento – dagli inquirenti. Attualmente, nel fascicolo di indagine che è stato aperto dalla procura di Roma si ipotizza il reato di omicidio volontario.
Sarebbero stati “identificati i sospetti” per la morte di Pamela Canzonieri, la 39enne, originaria di Ragusa trovata senza vita lo scorso 18 novembre a Motto di San Paolo, nello Stato di Bahia in Brasile. Come riportato da Tgcom24, gli inquirenti brasiliani hanno reso noto di aver identificato alcuni sospetti per l’omicidio. A rivelarlo è stato il portavoce della polizia locale, Alberto Maraux. E anche il commissario Argimaria Freitas Soares, titolare dell’inchiesta sulla morte di Pamela Canzonieri, ha precisato ai media che le indagini sono in fase avanzata, ma che ulteriori dettagli non sono stati forniti per non ostacolare il lavoro degli investigatori. Secondo quanto emerso dall’autopsia, ha comunicato la polizia locale, Pamela Canzonieri sarebbe stata strangolata a mani nude. La causa della morte della 39enne è asfissia, ha precisato Alberto Maraux. La polizia ha fatto anche sapere che Pamela Canzonieri è stata sorpresa in casa sua ma non ci sono segni di effrazione.
Iniziano ad emergere le prime indiscrezioni ufficiali in merito alla morte di Pamela Canzonieri, giovane donna italiana 39enne, originaria di Ragusa e trovata senza vita lo scorso 18 novembre in Brasile. E’ qui, esattamente a Motto di San Paolo, che da circa due anni lavorava in un hotel come cameriera e receptionist nei mesi invernali e dove sognava di vivere per sempre, ma il suo sogno si è interrotto la notte tra il 17 ed il 18 novembre scorso, quando Pamela Canzonieri aprì, probabilmente ignara, al suo assassino. Secondo le ultime novità trapelate dall’autopsia compiuta in Brasile – dove si trova il corpo della donna siciliana in attesa del rientro della salma in Italia – e riportate da Repubblica.it, Pamela avrebbe lottato per difendersi da un’aggressione considerata improvvisa. Il suo assassino l’ha prima colpita alla testa, poi l’avrebbe strangolata a mani nude. Si tratta di un giallo inquietante, ancora con poche risposte oltre alle prime certezze giunte dai risultati dell’esame autoptico e che hanno lasciato interdetti i familiari e gli amici della 39enne uccisa. Prima di arrivare a Ragusa, il corpo di Pamela Canzonieri dovrà affrontare diversi scali nonché un costo non indifferente, pari a 6 mila dollari. Somma, quella necessaria per compiere l’intera operazione di rimpatrio, che è stata messa a disposizione della famiglia della donna uccisa in circostanze ancora da chiarire da un ricco imprenditore ragusano, da tempo trasferitosi in America. Intanto proseguono le indagini della polizia, la quale ha già annunciato di avere dei sospetti. Sicuramente l’assassino di Pamela Canzonieri era qualcuno che lei conosceva bene in quanto non sarebbero emersi segni di effrazione. Finora sarebbero stati ascoltati diversi testimoni, tra cui una donna sulla quale sono inizialmente ricaduti i primi sospetti. Quest’ultima, che non risulta al momento indagata, avrebbe denunciato la vittima in passato dopo una violenta lite per motivi non resi noti. Ad alcuni dei testimoni, inoltre, sarebbe stato prelevato il Dna. Del caso se ne sta occupando esclusivamente la polizia brasiliana, ma la procura di Ragusa ha aperto un’indagine parallela al fine di poter proseguire con gli accertamenti una volta che la salma sarà tornata in patria. A tal proposito potrebbe essere eseguita una nuova autopsia ed eventuali richieste di rogatoria internazionale. Il fascicolo aperto sarebbe a carico di ignoti per omicidio volontario.