Il caso di Gianna Del Gaudio, l’ex professoressa in pensione sgozzata tre mesi fa a Seriate, è tornato al centro della nuova puntata odierna di Pomeriggio 5, ricca di nuovi retroscena esclusivi. Tra le altre cose, l’accento oggi è stato posto su una persona importante, il professor Italo. Si tratta di un collega di Gianna Del Gaudio, il quale era solito accompagnare la donna a casa dopo il lavoro e sul quale, si crede possano essere ricadute le gelosie del marito della vittima, Antonio Tizzani, unica persona indagata a piede libero e che non aveva mai conosciuto personalmente. Il professore in questione non ha mai voluto rilasciare ad oggi alcun tipo di dichiarazioni relative alla tragedia che ha caratterizzato Seriate negli ultimi mesi. La sua figura, secondo quanto svelato dal giornalista Marco Oliva di Telelombardia e ospite di Pomeriggio 5, avrebbe una doppia importanza: da un lato perché potrebbe rappresentare l’oggetto della gelosia di Antonio Tizzani e dall’altro perché il professor Italo poteva sapere qualcosa sulla vita privata di Gianna Del Gaudio, eventuali suoi segreti. Forse proprio quest’ultimo aspetto avrebbe chiarito agli inquirenti che lo hanno ascoltato dopo il delitto della donna. Tuttavia, ai microfoni di Marco Oliva l’uomo non avrebbe voluto rilasciare alcuna dichiarazione sostenendo di aver detto tutto a chi di dovere.



Resta fitto il mistero attorno al giallo sul delitto di Gianna Del Gaudio, in attesa di ulteriori riscontri sugli esami dei Ris relativi alle macchie di sangue rinvenute nella villetta di Seriate e sul Dna di Ignoto 1 trovato nei guanti insieme all’arma del delitto. Il settimanale Giallo ha avuto la possibilità di raccogliere la testimonianza del genetista Giorgio Portera, lo stesso intervenuto nel caso di Yara Gambirasio e ora consulente della famiglia di Antonio Tizzani, il marito di Gianna nonché unica persona indagata a piede libero. “Non resta che attendere gli esami del Dna, una cosa è certa: chi ha ucciso Gianna in quel modo non può non essersi sporcato di sangue”, ha dichiarato l’espero. A detta del genetista Portera, inoltre, “il fatto che non ci siano finora tracce di Antonio Tizzani sull’arma è fondamentale”. Proprio sul cutter rinvenuto a distanza di alcune centinaia di metri dalla villetta di Seriate e che si crede possa essere parte del piano di depistaggio messo in atto dal killer dell’ex professoressa di Seriate, non conterrebbe alcuna traccia del marito indagato.



I sospetti degli inquirenti che lavorano al giallo di Gianna Del Gaudio, continuano a riguardare in modo particolare l’unica persona indagata, Antonio Tizzani, marito della vittima. A loro detta, come riporta il settimanale Giallo, il delitto dell’ex professoressa sarebbe maturato tra le mura della villetta di Seriate, all’interno della famiglia. Secondo le ipotesi degli investigatori, dunque, l’assassino sarebbe stato colto da un raptus e poi, una volta riconquistata la sua lucidità avrebbe tentato di ripulire maldestramente le prove depistando così le indagini. Ciò sarebbe stato testimoniato anche dai vicini di casa di Gianna Del Gaudio e Antonio Tizzani, pronti a giurare di aver udito proprio la sera prima del terribile omicidio, una violenta lite tra i due coniugi. A non convincere sarebbero anche le contraddizioni avanzate dallo stesso Tizzani, a partire dalla differenti versioni, compreso il presunto alibi relativo all’ombrellone rotto e che, secondo il suo racconto, l’uomo stava aggiustando sotto una fioca luce di un lampioncino proprio a mezzanotte, dopo la cena con il figlio maggiore e la sua compagna. Eppure, in precedenza, Antonio Tizzani, ex ferroviere 68enne in pensione, aveva asserito di essere stato occupato ad innaffiare le piante in giardino proprio mentre la moglie Gianna Del Gaudio veniva uccisa.



La posizione del marito di Gianna Del Gaudio, Antonio Tizzani, avrebbe iniziato a scricchiolare sempre di più, a distanza di tre mesi dal delitto dell’ex insegnante in pensione. Gli inquirenti sarebbero sempre più convinti che dietro l’omicidio della donna, avvenuto nella sua abitazione di Seriate in una calda notte di fine agosto, possa esserci qualcuno che in realtà conosceva bene, forse un familiare, magari proprio il marito nonché unico indagato a piede libero che però sin dall’inizio ha ribadito la sua innocenza. Tanti, tuttavia, sarebbero gli aspetti finora emersi e che manderebbero in frantumi la posizione dell’uomo, forse messa in pericolo proprio dal figlio minore Paolo e dalle sue recenti dichiarazioni. Il sito UrbanPost.it ha sottolineato una serie di episodi e che potrebbero alimentare sempre di più la tesi del depistaggio sostenuta con sempre maggiore insistenza dagli inquirenti. Alcuni gioielli appartenenti a Gianna Del Gaudio sarebbero stati rinvenuti in posti inusuali all’interno della villetta di Seriate, come ad esempio dentro una pentola. E poi ci sarebbe il giallo sulla collana della donna, mai rinvenuta: è stato il ladro nelle vesti del fantomatico uomo incappucciato rivelato da Antonio Tizzani, ad aver portato via il monile dopo il delitto di Gianna Del Gaudio? I dubbi si accumulano e a smentire la versione dell’indagato sarebbe stato proprio il figlio Paolo, attraverso una serie di messaggi Whatsapp inviati in questi giorni ad alcuni giornalisti, nei quali avanzava la teoria del foglietto e smentiva l’ipotesi che dietro all’omicidio della madre possa esserci un ladro. A confermare l’incredulità degli inquirenti rispetto alla versione di Antonio Tizzani è stata anche la trasmissione La vita in diretta che ha ribadito le recenti scoperte della Scientifica, la quale avrebbe individuato nella villetta teatro dell’omicidio di Gianna Del Gaudio, tracce di pulitura, ovvero il tentativo di ripulire le macchie di sangue. Nel caso in cui questo aspetto dovesse trovare conferma, l’ipotesi della rapina crollerebbe definitivamente lasciando spazio a quella dell’omicidio premeditato e soprattutto del depistaggio, dei quali gli inquirenti sarebbero sempre più certi. Il recente cambio di versione del marito della vittima avrebbe poi minato ulteriormente la sua posizione, la quale alla luce dei fatti apparirebbe sempre più compromessa.